Coronavirus Emilia Romagna, Bonaccini: "Fase 3, 14 miliardi di investimenti"

Sulla scuola: "Servono certezze sulla riapertura, se ripartono le imprese così deve essere anche per i servizi". Nuova ordinanza: possibile spostarsi per la manutenzione delle barche

Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna (Serra)

Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna (Serra)

Bologna, 28 aprile 2020 -  Quattordici miliardi di euro per uscire dalla crisi innescata dall'epidemia Coronavirus e provare a risollevare l'Emilia Romagna nella fase 3. E' la soluzione individuata dal governatore Stefano Bonaccini, che ne ha parlato questa mattina in videoconferenza con l'Assemblea legislativa regionale.

Nella fase che si aprirà nei prossimi mesi con la ripartenza delle attività economiche, ma ancora con le difficoltà determinate dal nuovo quadro internazionale post-epidemia, la Regione proverà a sparare il suo 'bazooka' di investimenti pubblici, che "saranno la prova del nove", dice Bonaccini, anche perché saranno in grado di attivare investimenti privati. Ebbene nelle casse della Regione, "da una ricognizione che abbiamo fatto risultano impegnabili risorse per oltre 14 miliardi di euro in Emilia-Romagna nel prossimo triennio, qualcosa che sfiora il 10% del pil della nostra regione", sottolinea il governatore.

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Un miliardo di investimenti è previsto solo per la sanità e poco meno di 6,5 miliardi di euro sulla mobilità nel prossimo triennio, "tra ferro, gomma e rinnovo mezzi". Previsti poi oltre 1,5 miliardi di euro a sostegno degli investimenti delle imprese, 122 milioni di euro solo per il tecnopolo di Bologna e il centro meteo. A questi si aggiungono 2,2 miliardi di euro per completare la ricostruzione post sisma.  Il governatore ha citato anche circa mezzo miliardo per l'edilizia scolastica, oltre 360 milioni di euro di interventi per la difesa del suolo, oltre 134 milioni di euro per l'efficientamento energetico, oltre 90 milioni di euro per la rigenerazione urbana, "a cui vanno aggiunti altri 70 milioni di euro per le aree intere i piccoli comuni". Previsti, ancora, oltre 570 milioni di euro per investimenti in agricoltura, 115 milioni di euro per la casa, 140 milioni di euro per il turismo, quasi 100 per lo sport, 34 per la cultura, una ventina per l'agenda digitale.

Gli investimenti pubblici "sono l'elemento che può fare la differenza tra la ripartenza e la crisi", dice ancora Bonaccini, che conta anche molto su ciò che può fare l'Unione europea. "L'Europa ha battuto un colpo - sostiene Bonaccini- il paradigma è cambiato, sono state individuate risorse importanti. L'Italia da sola non ce la potrebbe fare e la risposta serve adesso".

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Scuola, "servono certezze per la riapertura"

Per quanto riguarda la riapertura delle scuole "servono certezze. E se servono lavori lo si dica adesso. Non ad agosto", sottolinea Bonaccini. L'appunto, in particolare, Bonaccini lo rivolge al Governo. Proprio stamani, infatti, il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, e il ministro alla Famiglia, Elena Bonetti, hanno convocato le Regioni e gli Enti locali per parlare della ripartenza degli istituti scolastici. L'Emilia-Romagna, sul tema, preme per accelerare i tempi, evidenziando i problemi legati alla didattica a distanza, con "troppe classi ancora non connesse e troppi bambini tagliati fuori". "C'è bisogno di certezze - incalza il governatore - anche perché se ripartono le imprese devono ripartire anche i servizi". Tra i quali, cita Bonaccini, i centri estivi, che per il governatore "vanno potenziati" perché ci sono genitori che "stanno consumando le ferie in questo periodo e quest'estate dovranno lavorare". 

"Per i centri estivi - ha spiegato Bonaccini - non staremo con le man in mano aspettando un altro Dpcm. C'è una progettualità ce va dispiegata adesso se a giugno vogliamo partire. E' un lavoro avviato questa settimana dalla vicepresidente della Regione e dall'assessore all'Istruzione con supporto dei professionisti, esperti, scuola e Terzo Settore e i gestori. Ne ho parlato con il card. Zuppi per quello che la Chiesa può mettere insieme con i suoi spazi ricreativi".  

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Nuova ordinanza: possibile spostarsi per la manutenzione delle barche

Da domani, 29 aprile, in Emilia-Romagna sarà possibile spostarsi per fare manutenzione alle imbarcazioni e ai velivoli di proprietà. Lo si potrà però fare nell’ambito della stessa provincia, individualmente e rientrando in giornata alla propria abituale abitazione. Inoltre, nel settore edilizio sono consentite alle imprese le attività propedeutiche alla riapertura dei cantieri negli stabilimenti balneari, sia su demanio pubblico che su proprietà private, nelle strutture ricettive, negli impianti termali, nei parchi tematici e all’interno dei pubblici esercizi e degli esercizi commerciali. Questo nel pieno rispetto di quanto stabilito dal protocollo di sicurezza nei cantieri sottoscritto dal Governo e dalle parti sociali. E’ quanto stabilisce una nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, le cui disposizioni si applicano a tutto il territorio regionale, compresa la provincia di Piacenza. In particolare, le imbarcazioni potranno essere portate ai cantieri navali “per avviare le attività propedeutiche alla riapertura dei cantieri stessi”. Si sta inoltre approfondendo il tema delle seconde case, che verrà definito con molta probabilità già domani

"Ripartenza, servono prospettive"

"Non possiamo tenere chiuso un Paese senza dare prospettive di riapertura. Dobbiamo mettere da parte polemiche e accuse. Bisogna lavorare insieme. Non c'è altra strada".

Per indicare con esattezza il giorno in cui riapriranno bar, ristoranti, negozi al dettaglio, parrucchieri, estetisti, "ci vorrebbe un mago" tuttavia, rispetto alla 'road map' indicata dal governo l'auspicio è che ci possa essere "un'accelerazione", sempre che la curva dei contagi si confermi in discesa: questo, in sintesi, il pensiero del presidente della Regione Emilia Romagna. "Non dobbiamo illudere nessuno nell'indicare la data esatta. Mi permetto di dire quello che ha detto Nicola Zingaretti questa mattina. Se la curva epidemiologica ci conforterà - ha concluso - mi auguro che ci sia un'accelerazione rispetto alle date ipotizzate" dal governo. 

Quanto al turismo, "stiamo già lavorando. Abbiamo visto che si sta pensando a diverse cose, dal plexiglass al bambù... mi affiderei all'ingegno e alla creatività dei romagnoli", dice Bonaccini ospite della trasmissione 'Circo Massimo' su Radio Capital.

"Nel '46 Rimini era la città più bombardata d'Italia - aggiunge - e questa terra era una delle tre aree più povere del Paese: lì, senza avere il mare dei Caraibi, si sono inventati una delle maggiori industrie turistiche al mondo perché hanno un genio, una creatività e un'ospitalità senza uguali. Stiamo giù lavorando ai distanziamenti in spiaggia, si sta immaginando uno steward per ogni bagno, e negli alberghi si possono servire pranzo, cena o colazione in camera per evitare affollamenti nelle sale. Stiamo pensando a come ci si possa preparare al meglio". 

Verso la riapertura dei cimiteri

Bonaccini non si sbilancia sulla riapertura delle chiese per la messa ("No, non ne ho parlato con il cardinale Zuppi, mi pare che l'interlocuzione sia a livello di governo"), ma spezza una lancia per la riapertura dei cimiteri, chiusi anch'esso da tempo per l'emergenza coronavirus.

"Stiamo invece ragionando, lo abbiamo fatto ieri coi parlamentari e oggi coi consiglieri regionali- risponde il governatore dell' Emilia- Romagna durante la conferenza stampa di oggi - sulla possibile riapertura dei cimiteri. Stiamo valutando coi sindaci di poterlo fare a breve".

Il rilancio del turismo dell'Emilia Romagna con testimonial vip

L’Emilia Romagna riparte da televisione, web e radio per rilanciare il turismo e promuovere le bellezze del territorio.  Con un finanziamento di 2 milioni di euro sono pronte a partire, dopo il lockdown, diverse campagne - realizzate da Regione, Apt e Destinazioni turistiche regionali – per far conoscere le migliori mete turistiche, rilanciare vacanze attrezzate e sicure e riaprire così le porte a viaggiatori e vacanzieri di tutt’Italia.

E a raccontare la regione saranno testimonial di eccezione. Le bellezze e le particolarità delle città d’arte, gli itinerari legati al cinema lungo la via Emilia, le suggestioni della Dolce Vita, saranno presentati da Stefano Accorsi, mentre spetterà a Paolo Cevoli illustrare le mille attrazioni della Romagna, dal mare alla montagna. I due volti noti dello spettacolo ed emiliano-romagnoli doc saranno affiancati da tre fuoriclasse dello sport, Alberto Tomba, Stefano Baldini e Davide Cassani, nel ruolo di ambasciatori delle tante occasioni per vacanze attive.

"Abbiamo deciso di investire 2 milioni di euro in campagne tv su reti nazionali, web e radio- afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini- per dare un segnale importante di ripartenza del nostro turismo dopo il lungo e doloroso lockdown. L’Emilia-Romagna, la sua straordinaria industria turistica, insieme a tutti gli operatori dell’accoglienza, sono pronti a far decollare al meglio la stagione estiva. Lo diciamo attraverso volti noti e amati, al 100% emiliano-romagnoli come quelli di Accorsi, Cevoli, Tomba, Baldini e Cassani, per promuovere attrazioni uniche - dalle meraviglie Unesco delle nostre capitali d’arte e cultura alla vacanza all’aria aperta in Appennino, dall’ospitalità della Romagna con le spiagge attrezzate e sicure, il buon cibo e l’entroterra, all’immaginario cinematografico di Fellini, Antonioni, Guareschi- con il calore di sempre. Ora più che mai c’è bisogno di autenticità, e i volti che abbiamo scelto la rappresentano al meglio”.

Il premier Conte oggi a Piacenza

Oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte è andato a Piacenza, dove nella sede della Prefettura ha incontrato il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il sindaco Patrizia Barbieri e il prefetto Maurizio Falco. E' la seconda tappa, dopo Lodi, del giro nelle zone più colpite dall'epidemia di Covid 19.