Coronavirus Emilia Romagna, 85 nuovi casi. Altri sette morti, 4 clinicamente guariti

In terapia intensiva ci sono 24 persone, quattro sono clinicamente guariti. I pazienti con sintomi lievi in quarantena domiciliare sono 187

I casi in Emilia Romagna sono aumentati di 85 unità da ieri

I casi in Emilia Romagna sono aumentati di 85 unità da ieri

Bologna, 3 marzo 2020 – Ecco i nuovi dati dei contagi da Coronavirus che in Emilia Romagna sono arrivati a quota 420, alla luce di 1.778 test tampone, ossia 85 i nuovi casi rilevati da questa mattina: la maggior parte resta concentrata a Piacenza (256 erano 212), 84 a Parma (erano 61), 14 a Reggio Emilia (erano 8), 33 a Modena (erano 29), 6 a Bologna (erano 3) e 24 a Rimini (erano 19), 1 a Forlì-Cesena, 2 a Ravenna. Ci sono anche 4 clinicamente guariti: 2 a Ravenna (due lughesi) e 2 a Reggio Emilia (uno a Castelnuovo Sotto e uno a Rolo, entrambi erano in quarantena domiciliari).

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Sale ancora il numero dei decessi: complessivamente 18, sette in più rispetto a ieri, tutti con patologie pregresse. Tra le persone decedute due donne, una di 70 anni della provincia di Parma, morta all'ospedale di Vaio (Parma), e una ultraottantacinquenne lombarda, all'ospedale di Piacenza. Sono cinque gli altri morti, a Piacenza: quattro piacentini, rispettivamente 91,80, 86, 77 e un lodigiano di 77 anni.

I nuovi pazienti, come la maggior parte delle persone risultate ad oggi positive, sono in condizioni non gravi, molti asintomatici o con sintomi modesti e 187 le persone in cura a casa, in isolamento. I ricoveri in terapia intensiva sono 24 (ieri serano 16). Sono due i dipendenti delle Regione risultati positivi.

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Tra i positivi al tampone anche il sindaco del comune piacentino di Calendasco, Filippo Zangrandi, come lui stesso ha annunciato ieri su Facebook. Zangrandi è anche dipendente della Regione Emilia-Romagna. Per questo motivo il suo ufficio, all'assessorato Ambiente, è stato oggetto di una pulizia approfondita. Dalla Regione viene precisato che in questi giorni tutti i locali dell'ente vengono puliti in modo molto accurato. Pare che Zangrandi non andasse in ufficio da una settimana.

Le tende

Sono 14 i triage nelle tende montate dalla Protezione civile fuori dai pronti soccorso degli ospedali. Sono luoghi dove i nuovi pazienti vengono valutati prima di accedere alle strutture vere e proprie, ed - eventualmente - spargere contagi. Sono 3 a Piacenza, 3 a Parma, 3 a Reggio Emilia (Reggio città, Montecchio e Guastalla) 4 a Modena (Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città) e uno, appena terminato, a Imola. L'assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo, ha specificato che Viale Aldo Moro sta "valutando di montare strutture fuori ai penitenziari" per eventuale quarantene di nuovi detenuti "o altre attività di supporto".

Le mascherine

L'assessore alla Protezione civile Priolo ha specificato che sono 47mila e 500 le mascherine stoccate nel magazzino di Reggio Emilia che saranno poi distribuite dalla sanità a seconda delle esigenze.

La cultura

Da oggi riaprono a Bologna i musei comunali e la Torre degli Asinelli. Gli ingressi, però, saranno contingentati a gruppi calcolati in base alle capienze delle sale espositive. Per la Torre degli Asinelli, l’accesso sarà consentito in turni di 20 persone per volta. Avrebbe invece dovuto chiudere per l’emergenza legata al coronavirus una palestra di Carpi. Ma così non è stato. Per questo i carabinieri l'hanno sottoposta a sequestro. Il personal trainer deve rispondere di “inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”.

Bonaccini 

Alla luce dell'emergenza, nei territori più colpiti, "si sta facendo un lavoro straordinario per quanto complicato sia" perché si è di fronte "a una sfida inedita in cui non si conosce la natura del virus e che tipo di propagazione possa avere". Un lavoro compiuto "d'intesa con i colleghi e amici Fontana e Zaia", presidenti di Lombardia e Veneto "con cui ci sentiamo decine di volte al giorno e con il Governo italiano".

Il testo completo del Decreto

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