Coronavirus oggi 2 ottobre, bollettino Emilia Romagna. I contagi salgono

Sono 163 i nuovi casi di coronavirus in regione, 86 asintomatici. Calano i malati ricoverati. Bologna la zona più colpita

I dati coronavirus del 2 ottobre (foto Policlinico Sant'Orsola)

I dati coronavirus del 2 ottobre (foto Policlinico Sant'Orsola)

Bologna, 2 ottobre 2020 - Si alzano anche in Emilia Romagna i numeri del contagio da coronavirus: i nuovi positivi sono 163 (di cui 86 asintomatici). Ieri sono stati 103, Dei 163 nuovi malati, 76 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 86 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti. Molto alto il numero dei tamponi processati: sono 13.054, a cui si aggiungono 2.052 test sierologici. Calano i ricoverati sia nelle terapie intensive sia nei reparti covid della regione.

Bollettino Coronavirus, i dati di oggi sull'Italia. Tabella Covid del 2 ottobre

Continua l'impennata dei casi a livello nazionale: oggi sono stati registrati 2.499 nuovi casi (rispetto ai 2.548 di ieri). Oggi le regioni più colpite sono Campania e Lombardia. Boom di casi anche in Toscana, nelle Marche i malati sono quasi raddoppiati in un giorno (da 28 a 42).

Tornando all'Emilia-Romagna, sono 30 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, 8 quelli legati al ritorno da altre regionis. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38,1 anni. Sugli 86 asintomatici, 43 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 31 attraverso i test per categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 attraverso gli screening con test sierologici, 7 con i test pre-ricovero, mentre per un caso non è ancora stata conclusa l’indagine epidemiologica.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 4.677 (+23 rispetto a ieri). Le persone in isolamento a casa sono complessivamente 4.465 (+31), il 95% dei casi attivi. I pazienti in terapia intensiva sono 11 (-3 rispetto a ieri), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 201 (-5). Le persone guarite hanno raggiunto quota 26.416 (+140 rispetto a ieri):

Per quanto riguarda la situazione nel territorio, il maggior numero di casi si registra nelle province di Bologna (37), Piacenza (17), Parma (15), Reggio Emilia (16), Modena (30), Forlì (18) e Rimini (15).

La mappa del contagio

Questi i casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.069 a Piacenza (+17, di cui 5 sintomatici), 4.329 a Parma (+15, di cui 7 sintomatici), 5.833 a Reggio Emilia (+16, di cui 7 sintomatici), 4.959 a Modena (+30, di cui 21 sintomatici), 6.383 a Bologna (+37, di cui 20 sintomatici), 586 a Imola (+1, sintomatico), 1.465 a Ferrara (+1, asintomatico), 1.815 a Ravenna (+8, di cui 1 sintomatico), 1.395 a Forlì (+18, di cui 2 sintomatici), 1.136 a Cesena (+5, di cui 4 sintomatici), 2.607 a Rimini (+15, di cui 9 sintomatici).

A Bologna 37 casi

A Bologna e provincia ci sono 37 nuovi casi. Di questi, 20 i sintomatici, di cui 3 sporadici e 17 legati a focolai (per frequenza di luoghi pubblici, ambito familiare e lavorativo). Tra i sintomatici, un caso è un rientro dall’estero (Polonia). Dei 17 asintomatici, 3 risultano sporadici mentre 14 sono stati ricondotti a focolai (familiari, per frequenza in luoghi pubblici). Tra gli asintomatici, 2 casi sono rientri dall’estero (Macedonia), uno da un’altra regione italiana.

Piacenza

In provincia di Piacenza, su 17 nuovi positivi (di cui 12 asintomatici), 5 sono rientri dall’estero (uno dalla Bosnia, uno dalla Francia, uno dal Marocco, uno dalla Spagna, uno dall’Egitto); altri 4 nuovi contagi, di cui uno sintomatico, sono stati individuati in quanto contatti di casi già noti (di cui 2 appartenenti a focolai preesistenti); uno grazie agli screening pre-ricovero, 4 perché hanno manifestato sintomi, uno in seguito a test cui è stato sottoposto dopo essersi recato al Pronto soccorso per un’altra patologia; gli ultimi due sono emersi in seguito a screening durante il ricovero.

Parma

A Parma e provincia, su 15 nuovi positivi, 3 sono stati rilevati poiché hanno manifestato sintomi, 7 sono rientri dall’estero (2 dalla Moldavia, 2 dal Marocco, uno dalla Romania, uno dall’India e uno dalla Tunisia); 3 a seguito di screening pre-ricovero (di cui due con sintomatologia compatibile) e 2 nell’ambito di attività di contact tracing.

Reggio Emilia

In provincia di Reggio Emilia, su 16 nuovi casi positivi, 7 sono riconducibili a focolai familiari noti, uno è stato classificato come sporadico, 5 sono rientri dall'estero (rispettivamente da Moldavia, Marocco, India, Madagascar, Malta), due sono legati a focolai lavorativi, un ultimo è emerso in seguito a screening. Sul totale i sintomatici sono 7, gli asintomatici 9.

Modena

In provincia di Modena, su 30 nuovi positivi, 3 sono rientri dall'estero (2 dalla Russia, uno dall’Inghilterra); 9 sono contatti di casi noti, legati a diversi focolai familiari, 7 sono stati individuati tramite gli screening sulle categorie professionali a rischio e in ambito scolastico, uno è emerso dopo un tampone pre-ricovero. Dieci casi sono classificati come sporadici. Sul totale, i sintomatici sono 21, gli asintomatici 9.

Forlì

Nel forlivese, su 18 nuovi casi (di cui 2 sintomatici), 13 sono riconducibili al focolaio lavorativo intercettato da alcuni giorni a Forlì; uno è risultato positivo di rientro dall’Ucraina, un altro è stato identificato come positivo in seguito a un tampone prima di un intervento; un altro dopo un tampone effettuato per sintomi al Pronto soccorso ospedaliero. Infine, degli ultimi 2 positivi, uno è emerso in seguito a screening sul luogo di lavoro.

Rimini

Nel riminese, su 15 nuovi casi (6 asintomatici, 9 sintomatici), 14 sono in isolamento domiciliare e uno ricoverato (a causa di altre patologie). Nel dettaglio, 7 sono stati identificati perché contatti di casi già noti (di cui 4 in ambito familiare e 3 di amici); 2 sono rientri da un’altra regione italiana. Un caso è stato individuato dopo un tampone eseguito per ricovero ospedaliero legato sempre ad altra patologia; due casi sono rientri dall’estero (Albania e Ucraina). Infine, 5 casi sono stati individuati in seguito alla manifestazione di sintomi (di questi, un paziente era recentemente rientrato da un’altra regione italiana).

Il covid in Italia: il bollettino di oggi

Nuovi positivi Covid in calo (meno 49 unità) a livello nazionale. Ma la guardia resta molto alta: sono oggi 2.499 i nuovi contagiati a fronte di un ulteriore record di tamponi: sono 120.301 oggi rispetto ai 118.236 del giorno prima (+2.065). Mentre aumentano di 1.350 unità gli attualmente positivi (malati), a quota 53.997, di cui 3.142 ricoverati nei reparti (+45) e 294 nelle terapie intensive (+3) e 50.561 isolati a casa. Il ministero della Salute riporta anche 23 nuovi decessi (ieri 24) e 1.526 guariti. Il maggior aumento in Campania, con 392 casi di positività riportati oggi e in Lombardia con 307 nuovi casi.

Covid, sport e spettatori

Pubblico presente anche questo fine settiman, seppure nei limiti consentiti dalle regole anti-covid, alle partite in programma in Emilia-Romagna nei prossimi giorni per i campionati di calcio professionistico di Serie A, B, C, Legabasket e pallavolo. Con una ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, viene autorizzata la partecipazione del pubblico entro il limite di 1.000 spettatori alle partite di calcio in programma sabato 3 ottobre a Reggio Emilia (Sassuolo-Crotone) e a Ferrara (Spal-Cosenza), domenica 4 ottobre a Parma (Parma-Verona), a Modena (Modena-Vis Pesaro) e a Cesena (Cesena-Triestina) e mercoledì 7 ottobre a Carpi (Carpi-Fano) e a Piacenza (Piacenza-Livorno).

Una deroga al numero massimo di spettatori è concessa per lo svolgimento delle partite valide per i campionati di Legabasket e pallavolo che si terranno domenica 4 ottobre a Casalecchio di Reno (Fortitudo-Varese) e a Piacenza (You Energy Piacenza-Perugia) e giovedì 8 ottobre a Ravenna (Consar Ravenna-Modena), consentendo l'accesso del pubblico nei palazzetti nel limite del 25% della capienza, nel rispetto di specifiche condizioni. La mascherina va indossata per tutta la durata dell'evento se al chiuso, all'aperto fino al raggiungimento del posto e comunque ogni qualvolta ci si alzi, come indicato dalla precedente ordinanza regionale sugli eventi sportivi.

Mascherine obbligatorie

Proprio questa sera, a Bologna, entra in vigore la nuova ordinanza voluta dal sindaco Virginio Merola, che impone le mascherine obbligatorie anche all'aperto, per tutto il fine settimana, nella zona del centro cittadino. La decisione è stata presa dopo che un focolaio divampato a una festa di universitari in Erasmus è arrivata a 60 ragazzi positivi.

A Piacenza, invece, obbligo di mascherine anche all'aperto da domani, sabato 3 ottobre. Lo prevede l'ordinanza fimata dal sindaco Patrizia Barbieri, in vigore fino al termine dello stato di emergenza disposto a livello governativo. Sono esentati unicamente i bambini sotto i sei anni, le persone con disabilità o patologie certificate incompatibili con l'uso continuativo della mascherina, i soggetti individuati in appositi protocolli e coloro che svolgono, all'aperto, attività sportiva. "Come è noto sta proseguendo il piano di sorveglianza sanitaria sul territorio - dice il sindaco Patrizia Barbieri - e in questo momento si evidenzia un innalzamento del contagio da Covid-19".

In Lazio, il provvedimento è stato preso a livello regionale per tutti i giorni della settimana. Una decisiione che il premier Conte dice di stare valutando anche a livello nazionale.

Lo studio sulle trombosi polmonari

Uno studio dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Modena ha messo in luce il meccanismo che provoca le trombosi polmonari nei pazienti covid più gravi. E' stato infatti notato - rivela lo studio - che il tessuto polmonare è denso di megacariociti, ossia le cellule che producono piastrine e che di solito hanno basse concentrazioni nei polmoni. A questo si associa ad alti livelli sistemici di interleuchina 6. "Questa eccessiva densita', unitamente al rilascio di piastrine neoprodotte, provoca ipercoagulabilita' e rischi di immunotrombosi anomala che compromettono gli scambi gassosi a livello polmonare, giaà resi difficoltosi dalla polmonite interstiziale e dal conseguente danno alveolare diffuso".

L'importanza dell'elettrocardiogramma

Un altro studio emiliano romagnolo ha evidenziato l'importanza dell'Ecg nell'infezione da Covid-19. Lo studio, coordinato dall'Università di Ferrara e Maria Cecilia Hospital, conferma che circa il 30%, dei pazienti covid più gravi è affetto non solo da una polmonite, ma anche da un interessamento della circolazione del polmone che viene ad essere occlusa da fenomeni trombotici e tromboembolici. Questa particolare modalità di espressione del Covid può essere riconosciuta dal 'semplice' elettrocardiogramma standard che, in questi casi, mostra tipici aspetti di sovraccarico di pressione del ventricolo destro (che è connesso con la circolazione polmonare), la parte del cuore che deve spingere il sangue nei polmoni i cui vasi sono ostruiti dai trombi e coaguli. Di conseguenza il ventricolo fa molto sforzo e come tutti i muscoli si ipertrofizza e questo viene registrato nell'Ecg. 

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