Coronavirus Emilia Romagna 27 aprile, il bollettino di oggi. 45 morti, crollo contagi

L'incremento dei contagi è di 212 casi, uno dei più bassi. Venturi: "Ora fiducia, non siamo lontani dal traguardo". Fase 2 sanità, si riparte con l'attività ordinaria negli ospedali

Coronavirus Emilia Romagna, i dati del 27 aprile (FotoSchicchi)

Coronavirus Emilia Romagna, i dati del 27 aprile (FotoSchicchi)

Bologna, 27 aprile 2020 - "Numeri molto bassi in Romagna, numeri molto bassi a Reggio e Modena, dove c'è la curva più spiccata di riduzione dei nuovi contagi. Dobbiamo essere fiduciosi, Ci dovremo abituare a contare i decessi fino allo zero ma non siamo lontani dal traguardo". E' il commento ai dati di oggi in Emilia Romagna del commissario ad acta per l'emergenza Coronavirus Sergio Venturi. I nuovi positivi sono 212, i morti in più rispetto a ieri sono 45. "L'età media delle persone decedute dall'inizio dell'epidemia è di 81 anni", riferisce Venturi. 

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In Emilia Romagna dall’inizio della crisi sanitariasi sono registrati 24.662 casi di positività al Coronavirus, 212 in più rispetto a ieri, ancora uno degli aumenti fra i più bassi registrati ultimamente. Le nuove guarigioni sono 283 (9.006 in totale). I test effettuati hanno raggiunto quota 164.979 (+3.051).

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Ancora in calo i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -116 rispetto a ieri (12.225 contro 12.341).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia e comunicati dalla Regione.

Si registrano 45 nuovi decessi: 26 uomini e 19 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivatia 3.431.

I nuovi decessi riguardano 10 residenti nella provincia di Piacenza, 7 in quella di Parma, 4 in quella di Reggio Emilia, 2 in quella di Modena, 12 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 5 in quella di Ferrara, 5 nella provincia di Forlì-Cesena (due decessi nel forlivese). Nessun nuovo decesso nella provincia di Rimini, in quella di Ravenna e da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.826 a Piacenza (75 in più rispetto a ieri), 3.112 a Parma (39 in più), 4.585 a Reggio Emilia (8 in più), 3.578 a Modena (16 in più), 3.827 a Bologna (34 in più), 364 le positività registrate a Imola (1 in più), 905 a Ferrara (4 in più). In Romagna sono complessivamente 4.465 (35 in più), di cui 970 a Ravenna (1 in più), 877 a Forlì (9 in più), 665 a Cesena (9 in più), 1.953 a Rimini (16 in più).

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Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi complessivamente arrivano a 8.498, -79 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 247 (+ 2 rispetto a ieri). Diminuiscono quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-55).

Le persone complessivamente guarite salgono a 9.006 (+283): 2.575 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 6.431 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Venturi, alla fine del collegamento, parla anche dei bambini: "Stanno facendo sacrifici molto forti, non è granché positivo per la loro crescita. Facciamo in modo che possano tornare il più rapidamente possibile alle loro arrività preferite. Sono certo che il presidente Bonaccini, che già si esposto stamattina, lo farà presente al Governo". 

Coronavirus, la diretta video del 27 aprile del commissario Venturi

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Ospedali, riprende l'attività ordinaria. Cosa cambia

L’emergenza Coronavirus non è finita, ma la Regione è pronta per iniziare a far tornare gradualmente la sanità dell’Emilia-Romagna alla normalità.

Da domani, martedì 28 aprile, in tutta l’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, ripartono alcune prestazioni programmabili e non urgenti da parte delle strutture del sistema sanitario pubblico e privato, che erano state sospese a causa dell’epidemia. Si riparte dunque progressivamente con l’attività ordinaria, nel massimo rispetto della sicurezza di pazienti e operatori.

Lo ha stabilito la Giunta nella seduta di oggi pomeriggio, approvando anche le Linee guida a cui le Aziende sanitarie dovranno fare riferimento per la riprogrammazione delle agende e delle prenotazioni (sospese e nuove), a partire dai ricoveri programmati e dall’attività ambulatoriale e territoriale, comprese visite ed esami. Per l’attuazione delle indicazioni previste, entro la serata verrà adottata una nuova ordinanza regionale che supera la precedente dedicata allo stop dell’attività ordinaria programmabile, e quindi rinviabile, nella sanità privata, così come avveniva in quella pubblica.

“Anche se sappiamo bene che l’emergenza non è finita- affermano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- è giusto guardare oltre e organizzare la fase 2 anche in sanità, proprio a tutela di tutti i pazienti. Sia chiaro: in questi messi niente si è fermato e il sistema sanitario, grazie a un grande lavoro organizzativo e di squadra, ha continuato a lavorare a 360 gradi, a partire dalle urgenze che sono sempre state garantite. Adesso, però, è il momento di impostare la graduale ripresa di tutte le attività rimandate: ambulatoriali, territoriali e di ricovero. Avendo come obiettivo sempre il massimo rispetto della sicurezza di operatori, pazienti e cittadini”.

Alle Aziende sanitarie spetta dunque il compito di definire un piano complessivo di riavvio delle attività, che dovrà essere aggiornato in base agli scenari futuri, anche relativi all’epidemia. Per quanto riguarda in particolare i ricoveri, le Aziende dovranno comunque prevedere di mantenere liberi e disponibili, per prudenza, almeno il 30% dei letti che sono stati aggiunti nei reparti di Terapia intensiva da inizio emergenza.

Dai ricoveri alle attività ambulatoriali, le principali novità

Per quanto riguarda i ricoveri programmati, nell’ambito delle liste di attesa, per singola disciplina devono essere identificati gli interventi “non procrastinabili” in relazione a: classe di priorità (a partire dai pazienti già in lista per interventi di alta priorità, classe A, o quelli di classe B, per i quali sono già trascorsi i 60 giorni di attesa); patologia (con priorità per i pazienti oncologici); condizione clinica (pazienti in evoluzione negativa/aggravamento). I casi dovranno comunque essere valutati in relazione allo specifico quadro clinico.

Relativamente alla ripresa dell’attività ambulatoriale e territoriale, il recupero dell’attività sospesa dovrà porre particolare riguardo alle prestazioni collegate alla presa in carico di pazienti con patologie croniche o malattie rare. Mentre sul fronte della chirurgia ambulatoriale, l’indicazione è ancora quella di posticipare tutti gli interventi programmati il cui esito a breve/medio termine non abbia sostanziale impatto sulla qualità della vita della persona.

Rimane sospesa la possibilità di accedere ai punti prelievo direttamente senza appuntamento, pertanto le Aziende dovranno valutare l’opportunità di estendere l’orario di esecuzione dei prelievi fino alla tarda mattinata per meglio distribuire gli accessi programmati. Per il momento restano sospese le visite di medicina dello sport per l’idoneità sportiva agonistica, di cui si valuterà la ripresa sulla base delle future disposizioni nazionali riguardanti le attività sportive.

Vaccinazioni per bambini e adulti

Per quanto riguarda le vaccinazioni per l’infanzia, dopo l’iniziale fase di limitazione delle vaccinazioni alle prime due dosi di esavalente (difterite, tetano, pertosse, polio, epatite B, emofilo a tre e cinque mesi) pneumococco, menigococco B, rotavirus e alla prima dose di MPRV a 15 mesi, la ripresa del calendario vaccinale procederà secondo il calendario vaccinale regionale. con le indicazioni previste dal calendario vaccinale regionale, anche mediante la chiamata alle famiglie per tutte le vaccinazioni della prima infanzia e per il richiamo delle vaccinazioni a 5-6 anni.  Rispetto agli adulti, l’offerta vaccinale alle donne in gravidanza è stata garantita anche nella prima fase emergenziale; ora si stabilisce la graduale ripresa dell’attività vaccinale per i portatori di malattie croniche e l’effettuazione delle altre vaccinazioni indifferibili rivolte agli adulti.  

Screening tumori

Le Linee guida della Regione indicano come prioritaria la ripresa del programma di screening dei tumori della mammella, anch’essa sospesa a tutela dei cittadini. Prevista la graduale ripresa anche dello screening per i tumori del colon retto, e l’eventuale prosecuzione delle attività anche nel periodo estivo, quando normalmente tale attività viene ridotta o sospesa. Infine, per il programma di screening dei tumori della cervice uterina, è previsto il completamento dei trattamenti non ancora effettuati e la ripresa degli esami di approfondimento (secondo livello) che erano stati sospesi.