Coronavirus Emilia Romagna oggi, 154 nuovi casi. I morti salgono a 30

Otto decessi nel giro di 24 ore. "Incremento significativo. Occorre ridurre i contatti sociali, soprattutto per gli anziani"

La progressione dei casi non si ferma

La progressione dei casi non si ferma

Bologna, 5 marzo 2020 - Altri 154 casi, ieri ne erano stati registrati 124. Insomma, la progressione non si ferma, anzi "l'incremento percentuale è significativo", come dice Sergio Venturi, chiamato a gestire l'emergenza Coronavirus dopo che l'assessore Raffaele Donini  è risultato positivo al virus assieme alla sua collega Barbara Lori. Il conto complessivo della Regione Emilia-Romagna arriva a 698 casi di positività al Coronavirus. Aumentano però anche i campioni refertati, che passano da 2.385 a 2.884.

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Le vittime

Sono 8 i decessi da Coronavirus registrati da ieri, portando così il numero dei morti a 30 nella regione Emilia Romagna, 6 delle quali di provenienza lombarda. Sono 3 residenti nella provincia di Parma, di cui una donna di 92 anni e due uomini rispettivamente di 89 e 73 anni; 4 in quella di Piacenza, di cui 3 donne di 81, 85 e 87 anni e 1 uomo di 76; un deceduto, un uomo di 68 anni, è della provincia di Bologna. Per 6 dei nuovi decessi sono ancora in corso gli approfondimenti per verificare se, come in tutti i casi precedenti, si trattasse di pazienti con patologie pregresse. 

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Le province

Ecco i casi visti provincia per provincia (ma i dati si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi): 378 Piacenza (59 in più rispetto a ieri), 150 Parma (35 in più), 68 Rimini (35 in più), 45 Modena (4 in più), 31 Reggio Emilia (11 in più), 19 Bologna (7 in più, di cui 4 nuovi casi nel circondario imolese, dopo quello di ieri), 4 Forlì-Cesena (2 in più), 3 Ravenna (1 in più rispetto a ieri). Continua a non avere casi positivi la provincia di Ferrara. A preoccpare, attualmente, sono le zone di Piacenza, che è contiguo alla zona rossa lombarda, e quello di Rimini dove i casi sono raddoppiati e sono quasi tutti concentrati nella zona sud della provincia, al confine con il Pesarese. 

Le condizioni

La maggior parte dei nuovi casi ha un quadro clinico non grave, con sintomi modesti o addirittura privi di sintomi.299 i pazienti in isolamento a casa perché non necessitano di cure ospedaliere, 32 quelli ricoverati in terapia intensiva (6 in più rispetto a ieri). Aumenta anche il numero delle persone “clinicamente guarite”, cioè pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, diventano asintomatici: ieri erano 6, oggi sono 10.

L'appello 

"Riduciamo i contatti sociali - è l'accorato appello di Sergio Venturi - è l'unico modo che abbiamo per contenere il virus. Stiamo valutando - aggiunge - assieme ai sindaci più attenzione su palestre e piscine. Ma soprattutto, stiamo guardando con preoccupazione ai centri anziani. Lo dico facendo parte della categiaria, perché ho più di 65 anni: il momento della socialità si deve prendere una pausa. Facciamo in modo di ridurre le presenze nei centri anziani. Abbiamo notato che il dinamismo degli anziani che è normalmente meraviglioso ha fatto sì che la maggior parte dei ricoveri in terapia intensiva sia over 65".

Alla guida

Il ritorno più veloce del west. Con Raffaele Donini, insediato il 28 febbraio scorso, positivo al Coronavirus assieme alla collega Barbara Lori (sono invece negativi tutti gli altri assesori), la Regione Emilia-Romagna richiama in servizio il titolare appena uscito del dicastero chiave di questi giorni: Sergio Venturi.

Lo ha detto il presidente Stefano Bonaccini in un'intervista la nostro giornale (leggi qui il testo integrale): “L’assessore Donini sta bene, al momento è asintomatico e, come ha detto anche lui, lavora da casa. E a darci una mano importante sarà anche Sergio Venturi, a cui ho chiesto di gestire l’emergenza nelle prossime settimane, visto comunque che Raffaele dovrà giustamente rispettare l’isolamento domiciliare. Sergio è stato assessore regionale alla Sanità fino a pochi giorni fa, conosce la macchina sia come assessore che come dirigente medico: ha subito accettato, dimostrando che eravamo una squadra prima, nella passata legislatura, e che lo siamo ora, con il nuovo mandato”.

Bonaccini, intervistato dal capocronista del Carlino Bologna Valerio Baroncini, ha anche chiesto uno “choc economico forte” per risollevare le tre regioni che da sole producono “il 40% del Pil nazionale”. Tra queste, suggerisce il governatore appena riconfermato, un'accelerazione sulle grandi opere come il Passante di Bologna.

La giunta

Tutti negativi gli assessori regionali, tranne Donini e Lori.  E dunque continua la loro attività come pure prosegue l'Unità di crisi regionale e chi vi collabora continuando ad assicurare l'attività istituzionale, garantendo la gestione delle misure contro il coronavirus e il coordinamento con autorità nazionali e locali. Attività che avviene con la massima precauzione, privilegiando il lavoro da remoto (videoconferenze), limitando i contatti diretti e, comunque, rispettando le distanze di sicurezza.