Corona Emilia Romagna, i decessi salgono a 8. Riaprono i musei, stop alle trasferte

Un nuovo positivo a Ravenna. Nel decreto anche disposizioni per bar e pub: servizio solo se seduti ai tavoli. Bonaccini: "Ora fondi per la crisi"

Saranno allestite le tende fuori da nove ospedali della regione

Saranno allestite le tende fuori da nove ospedali della regione

Bologna, 1 marzo 2020 – Le scuole resteranno chiuse (almeno) fino al lunedì 9 marzo, ma intanto riaprono i musei. Questo mentre il numero dei contagiati da coronavirus sale ancora, 16 casi in più rispetto questa mattina su 1.795 test refertati. E mentre a San Marino viene registrato il primo decesso (ricoverato a Rimini). Rimane Piacenza la provincia più colpita, con 174 casi; 59 sono a Parma e 2 a Ravenna (uno in più rispetto a stamattina), mentre non ci sono nuovi casi Modena (24)Rimini (16)Reggio Emilia (7), Bologna (2) e a Forlì-Cesena (1).

Aggiornamento del 2 marzo

Ai 5 decessi già avvenuti se ne aggiungono 3: due uomini rispettivamente di 79 e 76 anni, già affetti da diverse patologie, residenti nel parmense e ricoverati in ospedale e un uomo di 74 anni affetto da gravi patologie, residente in provincia di Piacenza e ricoverato in ospedale.

La maggioranza delle persone continua a presentare sintomi modesti, 24 non hanno alcun sintomo e 137 - quasi la metà - stanno seguendo il previsto periodo di isolamento a casa, perché non hanno bisogno di cure ospedaliere. Sono invece 13 i pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Musei aperti

Inrtato, arriva anche il testo del sospirato Decreto della presidenza del consiglio, valido da lunedì 2 a domenica 8 marzo, con le modifiche chieste dai vari governatori. Riaprono i  musei, le biblioteche e gli archivi, le aree e i parchi archeologici anche se con limitazioni del numero di persone che devono "evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, tali che i visitarori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro". Una mezza concessione a quel segnale di ritorno alla normalità invocato da Stefano Bonaccini e, per il Veneto, da Luca Zaia che avevano chiesto un allentamento delle misuere almeno su cinema, musei e chiese.

Partite e trasferte

Sempre in Emilia-Romagna, sono sospesi eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento di tali eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse.  Inoltre, i tifosi emiliano romagnoli di ogni tipo di sport non potranno più andare in trasferta: "Ai tifosi residenti in nella nostra regione, Lombardia e Veneto e delle province di Pesaro-Urbino e Savona è vietata la trasferta, ovvero la partecipazione a eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province", specifica la Regione.

Bar e pub

Restano aperti bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

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Le tende

La Regione sta disponendo nuovi "moduli provvisori", ossia le tende della protezione civile, fuori dagli ospedali. Qui avviene l'accettazione al pronto soccorso dei malati prima di accoglierle all’interno dei servizi ospedalieri. Ne arriveranno tre nella provincia di Modena (ospedali di Mirandola, Vignola e Pavullo), uno a Imola (in fase di allestimento e attivo da martedì 3 marzo); due nel parmense (ospedali di Fidenza e Borgo Taro); tre nel reggiano (due a Guastalla e uno a Montecchio). 

Visite in ospedale

Sono previste limitazioni dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere.

Funivie

Restano aperti i comprensori sciistici, ma le funivie e le cabinovie devono essere riempite con un massimo di persone pari a un terzo della capienza 

Piacenza

La provincia di Piacenza avrà misure più stringenti rispetto al resto della regione, fra i provvedimenti previsti, in aggiunta a quelli validi per il resto della regione, c'è la chiusura dei negozi centri commerciali nelle giornate di sabato e domenica (con eccezione per farmacie e negozi alimentari) e la sospensione delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere, centri termali, culturali, sociali e ricreativi.

"Fondi straordinari"

"Adesso servono anche misure economiche per tutelare imprese e lavoro nei diversi comparti più colpiti ed esposti, a partire da turismo, cultura e servizi - fa ancora una volta presente il governatore Stefano Bonaccini -. Ne parleremo mercoledì a Roma col presidente Conte assieme alle altre Regioni e con tutte le parti sociali: non possiamo permettere che i nostri imprenditori e i nostri lavoratori paghino il prezzo di questa vicenda senza adeguati ammortizzatori. E su questo l’Europa ci deve ascoltare, perché, sia chiaro, il problema è comune e servono fondi straordinari. Su questo, il Paese sia unito e la politica non si divida”.

Il testo completo del Dpcm