Coronavirus Marche 12 marzo, 27 morti e quasi 600 contagi. Treni soppressi

Il tragico bollettino delle Marche: 23 solo nel Pesarese. Contagiato sindaco di Montecassiano, Ancona blinda spiagge e parchi

Emergenza coronavirus

Emergenza coronavirus

Ancona, 12 marzo 2020 - Il numero delle vittime legate al coronavirus è già passato a 27 nelle Marche, nella giornata di oggi sono cinque i decessi. Quattro della provincia di Pesaro Urbino e uno di Porto Sant'Elpidio. Sono 23 al momento le vittime del Pesarese, 4 in più di ieri: un 71enne di Pesaro, un 77enne di Cartceto, un 56enne di Montelabbate e un 81enne di Colli al Metauro. Tutti con patologie pregresse. Ancona ferma a due vittime, una nel Maceratese, e una anche nel Fermano.

Sale a 592 il numero di contagiati nelle Marche: 403 solo nella provincia di Pesaro. Il bollettino regionale registra l'ennesima giornata nera con 113 nuovi casi solo fino alle 12 di oggi. 

 

Treni soppressi e razionalizzati

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato l’ordinanza numero 7/2020, che stabilisce il programma di razionalizzazione dei servizi ferroviari, da attuare a partire dalla mezzanotte del 13 marzo 2020. Il piano stabilisce che sia assicurato lungo le varie direttrici almeno un treno per ogni ora, per consentire gli spostamenti così come disciplinati e previsti dal Dpcm 9 marzo 2020 ed 11 marzo 2020 (cioè per motivi di lavoro, di salute e per necessità).

 

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Sindaco contagiato

Anche il sindaco di Montecassiano, in provincia di Macerata, Leonardo Catena, positivo al coronavirus.  "Dopo alcuni giorni di febbre ho fatto il test e sono risultato positivo stamattina - dichiara Catena -. Visto il ruolo che rivesto e i tanti contatti che ho quotidianamente, è opportuno renderlo pubblico in modo che chi haavuto più stretti contatti con me e manifesta sintomi del viruspossa contattare il proprio medico di famiglia. Per ora questi sono i sintomi di una brutta influenza, la temperatura sale anche a 39 e dolori tipici dell'influenza, ma non ho difficoltà respiratorie né la tosse. Da domenica sera in via precauzionale comunque mi ero già messo in isolamento domiciliare".

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"Con il servizio igiene dell'Asur abbiamo ricostruito i contatti che ho avuto nelle ultime due settimane e le persone con cui sono stato in contatto più ravvicinato per constatare se manifestano o meno dei sintomi - continua -. È un momento difficile per il Paese, cerchiamo di rispettare le regole e ringraziamo i tanti operatori sanitari che stanno facendo un lavoro straordinario in questi giorni".

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Le nuove restrizioni

E nella serata di ieri è arrivata la stretta annunciata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte per contrastare il coronavirus: Da oggi – annuncia il premier - chiudono tutte le attività commerciali di vendita al dettaglio ad eccezione di quelle di generi alimentari, farmacie e parafarmacie. Il provvedimento riguarda i negozi, i centri estetici, i parrucchieri, i bar, i ristoranti, i reparti aziendali non indispensabili per la produzione. Garantiti invece i servizi pubblici essenziali, postali, bancari, assicurativi, le edicole e le attività del settore agricolo.

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Sos Marche per gli ospedali. "I contagi cresceranno"

Terapia intensiva piena, i nuovi pazienti da intubare messi nel blocco operatorio. Cresce il numero dei casi positivi al Covid-19 in gravi condizioni nell’ospedale regionale Torrette di Ancona e la direzione medica si è vista costretta ad organizzare ambienti a pressione negativa con postazioni adatte a ricreare una rianimazione. I dieci posti nella clinica di anestesia e rianimazione si sono saturati nella tarda serata di martedì con l’arrivo di altri due casi dalle malattie infettive. I successivi tre peggioramenti dei quadri clinici hanno reso necessario organizzare un’altra unità operativa di terapia intensiva all’interno del blocco operatorio. Sono passati da 8 a 13, dunque i casi monitorati e più gravi. Tutte persone che fino a martedì erano state tenute in osservazione nel reparto di malattie infettive. Un fatto preoccupante, così come la totale assenza di miglioramento dei pazienti in terapia intensiva, tra cui un uomo di 40 anni e una donna di 47 anni.

 

Ceriscioli: "Settimana in trincea"

"Le curve epidemiologiche ci indicano la direzione dei prossimi giorni: stiamo andando verso il raddoppio dei casi – è il commento del governatore delle Marche, Luca Ceriscioli –. Sarà una settimana di trincea e noi continuiamo a lavorare perché il sistema sia pronto. Invito di nuovo tutti i cittadini a osservare strettamente le indicazioni per contenere il contagio. Ringrazio di cuore tutti gli operatori sanitari che in questi giorni stanno svolgendo un lavoro straordinario. È dura, ma tutti insieme ce la facciamo".

 

Ancona blinda parchi e spiagge

Chiusi ad Ancona parchi ed accessi alle spiagge. La decisione è stata annunciata questa mattina dal sindaco, Valeria Mancinelli, sulla sua pagina Facebook. Il primo cittadino dorico non ha mancato di rimproverare alcuni suoi concittadini in particolare quelli più giovani per non aver rispettato le misure per il contenimento della diffusione del contagio da Coronavirus. "Lo avevo detto giorni fa in modo netto: bisogna restare a casa e limitare gli spostamenti - spiega Mancinelli-. Evidentemente non bastano gli appelli. Siamo in pandemia, la diffusione del virus è molto aggressiva. Non possiamo più essere leggeri mettendo a rischio la nostra salute e quella di chi ci sta accanto. Bisogna smetterla di avere comportamenti irresponsabili. Smetterla. Per questo siamo costretti a chiudere i parchi e gli accessi alle spiagge. Siamo costretti perché si verificano assembramenti, soprattutto di giovani, ma non solo". I controlli verranno intensificati annuncia il sindaco ma non basteranno se non ci sarà la collaborazione attiva dei cittadini. "Intensifichiamo i controlli m a non possiamo mettere Polizia locale e Carabinieri dappertutto - continua Mancinelli -. Siamo adulti? Siamo responsabili? Avremo tempo e modo per tornare a vivere insieme la nostra Ancona ed incontrarci per fare festa. Adesso servono disciplina e rigore nel rispettare le regole".

 

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Ospedali Non Covid-19

Vengono dedicati esclusivamente ai pazienti NON COVID-19 gli stabilimenti ospedalieri di Urbino, Fano, Fabriano, specifiche aree operative dell’AO Riuniti di Ancona e della struttura di Macerata, Amandola e Ascoli Piceno. Le strutture sono finalizzate a garantire le risposte ai bisogni sanitari tempo-dipendenti e, in ogni caso, a tutte le attività rivolte a pazienti COVID-19 negativi, non procrastinabili per motivazioni cliniche (es. cardio-vascolari, cerebro-vascolari, traumatologici, oncologici indifferibili, etc.). Tutte le restanti strutture ospedaliere pubbliche SSR sono tenute a garantire le necessarie attività assistenziali rivolte ai pazienti COVID-19 positivi. Il Punto Nascita della struttura ospedaliera di Civitanova Marche (PU AV3) garantirà percorsi sicuri ed isolati, oltre a supporto specialistico infettivologico, dedicati alle donne in gravidanza, positive per COVID-19, che necessitano di ricovero in ambiente ostetrico-ginecologico.

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Sospensione prestazioni “D”, “P” e Malus

Gli Enti del SSR sono tenuti a garantire esclusivamente le attività improcrastinabili, concentrandole in sessioni dedicate con percorsi esclusivi e sicuri dal punto di vista epidemiologico e, dove possibile, a sospendere temporaneamente e rinviare le attività assistenziali programmate. Resta confermato il mantenimento di tutte le attività d’urgenza con priorità di ricovero di tipo “A”. E’ sospesa l’attività specialistica ambulatoriale istituzionale, tranne che per le prestazioni con classe di priorità “U” e “B” e per le prestazioni di controllo non differibili. Le prestazioni con classe di priorità “D” e “P” e quelle prenotate in regime di libera professione intramuraria saranno riprogrammate. Al fine di evitare situazioni di congestione e promiscuità, che possono portare alla diffusione di malattie a trasmissione aerea, anche gli accessi ai punti prelievo devono avvenire solo previa prenotazione. Questa disposizione non si applica alle richieste in urgenza o per le seguenti categorie di pazienti: soggetti in terapia anticoagulante orale, soggetti con malattia rara, oncologici, donne in gravidanza, bambini di età inferiore a 14 anni, ai quali sarà sempre garantito l’accesso diretto, assicurando in ogni caso il mantenimento delle condizioni di sicurezza. La delibera dispone anche la sospensione temporanea delle procedure inerenti il Malus, per il periodo di durata dell’emergenza epidemica.

 

Ulteriori laboratori per l’esame dei tamponi

La delibera ha inoltre stabilito che, mantenendo il laboratorio di riferimento regionale dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona per la diagnosi molecolare del Coronavirus, riconosciuto come pienamente affidabile dall’ISS (concordanza 100%), si demanda agli enti del Servizio sanitario regionale la possibilità di dotarsi autonomamente di analizzatori per test COVID-19, sempre nel rispetto degli standard di qualità stabiliti dai riferimenti nazionali vigenti. In ogni caso, sarà obbligatorio provvedere all’immediato inserimento dell’esito dell’indagine (positivo/negativo) nel sistema informativo in uso presso il laboratorio, collegato alla nuova piattaforma regionale. Sarà inoltre necessario l’invio del campione all’ISS per una conferma diagnostica.

 

Personale sanitario in quarantena attiva

Sono state fornite le linee di indirizzo per favorire la riammissione in servizio degli operatori asintomatici, attualmente in isolamento domiciliare fiduciario (circa 300). Tali linee sono state discusse con i sindacati del comparto, precisando che gli operatori potranno rientrare al lavoro, opportunamente protetti, come da indicazioni fornite dalle Direzioni Generali degli Enti e delle Direzioni delle strutture private regionali sul corretto uso dei DPI.

Salute e rispetto della quarantena​

Alle persone con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere al proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante. Per le persone sottoposte alla misura della quarantena o risultati positivi al virus, è fatto divieto assoluto di uscire dalla propria abitazione o domicilio.

Aperte farmacie e parafarmacie e punti vendita di generi alimentari 

La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è comunque sempre chiamato a garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, pena la sospensione dell'attività in caso di violazione. 

Sospesi i concorsi

Sono sospese le procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari o in modalità telematica. Sono esclusi dalla sospensione i concorsi per il personale sanitario, gli esami di Stato e di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo e quelli per il personale della protezione civile, che devono svolgersi preferibilmente con modalità a distanza o, in caso contrario, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. 

Congedi sospesi e medici e infermieri richiamati al lavoro

Sono sospesi quelli ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale. La direzione medica di Torrette, nel frattempo, ha deciso di richiamare in servizio medici e infermieri costretti all’isolamento fiduciario da una decina di giorni dopo essere stati a contatto con pazienti poi risultati positivi ai tamponi. Tra ieri e oggi alcune decine di dipendenti torneranno al lavoro in anticipo di qualche giorno rispetto alla scadenza naturale, mentre si apprende della positività di almeno altri due operatori, un medico e un infermiere, del Dipartimento di Emergenza (Dea).

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