Coronavirus Marche 18 aprile, quasi 1.800 i guariti. Crollo dei contagi. Sette vittime

Solo 53 positivi su 1.283 campioni esaminati e 7 le vittime. Si svuota anche la terapia intensiva

Sanitari nell'emergenza Covid-19

Sanitari nell'emergenza Covid-19

Ancona, 18 aprile 2020 - Buone notizie nelle Marche: cresce il numero di guariti e dimessi: ora sono 1.754. E contemporaneamente scende ancora la percentuale contagi al Covid. Su 1283 campioni analizzati nelle ultime 24 ore, i positivi risultano soltanto 53, appena il 4,1%. Crolla anche il numero dei pazienti in terapia intensiva: appena 88, su 892 ricoverati totali.

Si tratta del numero più basso dall'inizio della crisi sanitaria. Il rapporto tra test effettuati nell'arco di una giornata e positività registrate è significativamente più basso di quello registrato ieri (era l'8,5%). I casi complessivamente accertati in tutta la regione sono diventati 5.721, il 22% rispetto ai 26.013 tamponi processati. I dati sono stati diffusi questa mattina dal Gores, il gruppo operativo regionale che coordina l'emergenza sanitaria.

I decessi

Il Gores ha comunicato che sono sette le persone decedute nelle ultime 24 ore, e ha indicato ulteriori cinque decessi, avvenuti nei giorni scorsi, di dubbia attribuzione e ora accertati come riferibili a coronavirus. In totale sono 807 le vittime dell'epidemia nelle Marche di cui 504 uomini e 303 donne. Il 94,3% aveva patologie pregresse e l'età media delle vittime è 79,9 anni.

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Il virus si batte così, a colpi di ingegno e creatività. I primi a capirlo sono i più giovani che hanno messo a disposizione della Fondazione Marche il loro talento, regalando - nel vero e proprio senso della parola - i brevetti risultati migliori che un giorno, magari neanche troppo lontano, potrebbero divenire nostri compagni di viaggio abituali nella ‘fase due’. Del resto, per quanto non piaccia a nessuno, tutto lascia presagire che con l’effetto Covid ci si debba convivere ancora per svariate settimane o più probabilmente mesi e il modo migliore - attendendo svolte sul fronte di cure e vaccini - per giocarsela a viso aperto con il nemico invisibile è mettere in campo le armi preparate dagli innovatori.

La Fondazione Marche ha scelto 5 progetti
La Fondazione Marche ha scelto 5 progetti

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Sono questi alcuni degli oltre cento progetti pervenuti ad ‘Ecapital Emergency’, l’iniziativa coordinata dal presidente di ‘Ecapital Mario Pesaresi, che in appena quattro giorni ha fatto il pieno di adesioni. "Il comitato – evidenziano dalla Fondazione Marche – ha deciso di puntare su un atto di grande generosità dei partecipanti che hanno risposto in coro, rinunciando alla proprietà intellettuale delle loro idee a favore delle imprese disponibili a realizzare i cosiddetti ‘prodotti servizi al costo’, ovvero senza profitto per tutto il 2020. Si tratta di una risposta concreta alla pandemia presentando soluzioni innovative e fuori dagli schemi". L’iniziativa era rivolta a tutti coloro che avessero idee realizzabili o prototipabili in 48 ore: studenti, laureati, docenti universitari, ricercatori, ingegneri, medici, biologi, informatici. Le formulazioni potevano riguardare app online, piattaforme web, device, raccolta e gestione dei dati utili a operatori sanitari, strutture ospedaliere, 118, forze dell’ordine, protezione civile, persone fisiche, lavoratori ed aziende. Il comitato tecnico scientifico, formato da imprenditori (Bruno Bucciarelli), specialisti in informatica (Domenico Ursino), in ingegneria meccanica (Gian Marco Revel) ed elettronica (Marco Pacetti), medici di anestesia e rianimazione (Paolo Pelaia), esperti in organizzazione sanitaria (Antonella Pianosi) ha v alutato tutti i lavori in un solo weekend premiando le migliori cinque idee (che pubblichiamo in alto nella pagina) da proporre ad altrettante aziende marchigiane. Le stesse imprese - peraltro segnalate dai partecipanti in quanto ritenute tecnicamente idonee a sviluppare le iniziative- sono già state contattate per l’eventuale trasformazione dei progetti in prodotti.

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1 la stazione igienizzante

Il primo premio è andato al 25enne di Ancona Daniele Stanzini: ideata una stazione igienizzante da piazzare all’ingresso di ogni edificio pubblico, ospedali compresi, per garantire un elevato livello di sicurezza sanitaria a chiunque vi acceda. Il progetto è stato ribattezzato ‘Sanistation 3.0’. 

2 una app digitale per aiutare i soccorsi

La seconda piazza va al lavoro di Raffaele Travaglini, 57 anni, di San Benedetto del Tronto. La sua proposta si incentra su una app digitale per rendere più funzionali i servizi offerti dalla Croce Rossa e da tutte le associazioni simili, impegnate nelle attività di supporto alle categorie deboli. 

3 una mascherina anti danni al viso

Sul podio dei premiati c’è anche Maria Elena Chiodo. La 26enne di Loreto ha proposto la realizzazione di una mascherina in polipropilene dedicata agli operatori sanitari per evitare i danni al viso riconducibili alle tante ore di utilizzo di dispositivi di protezione.

4 protezioni pensando anche all'ambiente

Quarto posto per Manuela Lorenzetti, 30 anni, di Loreto. La dottoressa in ingegneria biomeccanica ha proposto la realizzazione di una mascherina riutilizzabile in cotone e Tnt tripli-strato, lavabile e sterilizzabile, per ridurre gli impatti ambientali. 

5 un braccialetto per le distanze

La quinta segnalazione è per il 26enne jesino Martino Taffetani. Il suo ‘smart safety distance band’ consiste in un braccialetto in silicone per segnalare, specialmente in un’azienda, se una persona si avvicina troppo ad un’altra, superando la distanza di sicurezza di un metro.