Fase 2 Marche, il 18 maggio la ripartenza. Ecco come

Via a bar, ristoranti e negozi. Mentre il 29 tocca alle spiagge

Corso Garibaldi ad Ancona ha ricominciato a riempirsi con mascherine d’ordinanza

Corso Garibaldi ad Ancona ha ricominciato a riempirsi con mascherine d’ordinanza

Ancona, 12 maggio 2020 - Coronavirus, le Marche anticipano il resto d’Italia e fissano il rilancio su due date: riaprono estetiste e parrucchieri, ma anche mercati ambulanti, bar, ristoranti e negozi (anche nei centri commerciali) dal 18 maggio con tutte le principali attività produttive, mentre la stagione balneare con le sue strutture ricettive dal 29 maggio.

Via libera dunque, ma attraverso una serie di misure di sicurezza previste nelle linee guida dei famosi protocolli, settore per settore. Dopo parrucchieri ed estetiste, con le prove della settimana scorsa, esercenti ed albergatori attendono con ansia di ripartire. Tutto fatto con il governo, o quasi: "I nostri protocolli sono stati già trasmessi all’Inail, che per conto del governo dovrà fissare le linee guida per le riaperture: è il nostro contributo in termini di ispirazione" ha affermato ieri il presidente della Regione Marche, annunciando alla stampa le regole e le misure messe in campo per la ripresa di diverse attività. Governo anticipato: "Su quelle date c’è totale accordo con il Primo Ministro Conte, oggi pomeriggio (ieri, ndr) abbiamo fissato alcuni dettagli con il Ministro Boccia durante l’incontro con le Regioni".

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Sulla stagione balneare le Marche anticipano tutte le altre scattando il 29 maggio e facendosi promotrice di una serie di linee guida che potrebbero essere emulate da altri territori: "Il nostro percorso è stato condiviso dall’Emilia-Romagna e molto probabilmente accadrà lo stesso con l’Abruzzo – puntualizza l’assessore al turismo, Moreno Pieroni – Il progetto sarebbe quello di aver delle normative simili, anzi identiche, lungo tutto il tratto del litorale dell’Adriatico centrale, anche per non confondere le persone. Siamo la prima Regione ad approvare la bozza per le linee guida da osservare, questo anticipo servirà agli operatori per dotarsi per tempo di tutte quelle misure necessarie sotto il profilo della sicurezza. Per questo riusciamo a partire per il ponte del 2 giugno".

Le linee guida approvate ieri dalla giunta interessano, in primis, le attività produttive, e poi tutte le altre, sono state condivise dall’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni d’Italia: "Il lavoro che abbiamo prodotto deve servire anche all’azione del governo: spero vengano recepite le linee di indirizzo che abbiamo messo in campo" ha sottolineato Maurizio Mangialardi, presidente dell’Anci regionale. Le imprese produttive ripartono prima, ormai tra meno di una settimana: "E’ stata una nostra scelta quella di supportare le imprese marchigiane con indicazioni precise, costruendo per loro una road map da qui fino al 18 – ha aggiunto Ceriscioli – In questo modo, abbiamo messo le aziende nelle migliori condizioni per accompagnarle nella fase di ripartenza. Stilare i protocolli di sicurezza è stato un lavoro complesso e faticoso, condotto insieme alle associazioni di categoria che si è concretizzato in un percorso qualificante e senza alcuna improvvisazione, attraverso il quale seguiamo la riapertura nelle condizioni di sicurezza".

Governatore e gli assessori presenti all’incontro, oltre a Pieroni anche Manuela Bora, hanno assicurato che presto arriveranno misure definite per la parte culturale e dello spettacolo e anche per i centri diurni. Tutti passi avanti legati però ad una curva del dato epidemiologico positiva: "Come Marche abbiamo le carte in regola come dato epidemiologico, che è il migliore in Italia – ha precisato il governatore – Se si dovesse riaccendere il dato pandemico, saremo costretti a tornare indietro, serve un grande senso di responsabilità per vivere in modo corretto questa possibilità di riapertura. I protocolli? Rimangono questi, a meno di aggiustamenti in corsa che dovessero arrivare per elementi nuovi".