Coronavirus Marche 18 marzo, 23 nuove vittime. "Un altro giorno triste"

Sono 114 i morti in complesso, 119 i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Ceriscioli: "Rinnovo a tutti l'appello a stare a casa"

Emergenza coronavirus (Ansa)

Emergenza coronavirus (Ansa)

Ancona, 18 marzo 2020 - Il dato  fornito dalla regione Marche  registra un altro giorno nero per l'emergenza Coronavirus. Centonovantasei nuovi positivi, le vittime sono state ben 23 nelle ultime 24 ore. In complesso il dato sale a 114 nelle Marche: 92 della provincia di Pesaro Urbino, che paga il prezzo più alto, 10 della provincia di Ancona, 5 della provincia di Macerata, 6 di quella di Fermo e 1 nell'Ascolano.

Aggiornamento del 19 marzo

Il Gores ha comunicato i dati dei decessi di oggi, aggiornati alle ore 18. "Dati tristi anche oggi, con ben 23 decessi" afferma il presidente Luca Ceriscioli. "Non è ripetitivo - aggiunge - ed è sentito e condiviso con tutta la regione, l'abbraccio virtuale a tutti coloro che soffrono e a tutte le persone che lavorano giorno e notte in questa emergenza. Rinnovo a tutti l'appello a stare a casa. Non metterci a rischio, e quindi non ammalarci, è il migliore aiuto che possiamo dare alle persone più deboli e al personale sanitario, che stiamo ammirando ogni giorno per il lavoro infaticabile che si sta portando avanti".

Nelle Marche, informa il Gores (Gruppo operativo regionale emergenza sanitaria) il totale dei casi positivi è di 1567. Di questi, 757 sono ricoverati (580 sono ricoverati semplici, 119 ricoverati in terapia intensiva, 58 ricoverati nell'area post-critica). I dimessi sono 39, 719 persone sono in isolamento domiciliare.

Una preoccupante impennata dei morti dunque, arrivati a 94 (69 dei quali maschi), di età media di 80,2 anni, e la quasi totalità, il 98,9%, con patologie pregresse. La provincia di Pesaro paga sempre il pegno più doloroso con 74 vittime residenti, sale Ancona che arriva a 10 e, oltre a Macerata e Fermo con 6 vittime la prima e 3 la seconda, ieri si è registrato il primo decesso in provincia di Ascoli Piceno.

Le schede Le regole in casa per scarpe e vestiti – Il farmaco - PDF / Nuovo modulo per l'autocertificazione - Come capire se si è a rischio

Per quanto riguarda la provincia anconetana, a Torrette un uomo di 63 anni residente a Chiaravalle, Fulvio Fulgenzi, è morto dopo diversi giorni di ricovero in terapia intensiva. Si tratta del secondo caso di paziente in rianimazione che non riesce a farcela, mentre altri restano ricoverati nella clinica di rianimazione da ormai due settimane. Un altro pensionato, residente a Falconara, è deceduto invece all’interno del reparto di malattie infettive a Torrette. Tra i due decessi avvenuti all’Inrca, uno riguarda Leonardo Osimani, 80 anni di Ancona, morto sabato scorso, ma fino a ieri non era appunto chiaro se il decesso fosse ricollegabile in qualche modo all’influenza da Coronavirus.

Leggi anche Mattarella firma il 'Cura Italia'

 

Via al servizio di sorveglianza delle persone in quarantena

A partire da domani mattina Asur dà il via a un servizio automatico di sorveglianza per raggiungere con maggiore sistematicità e precisione le persone che si trovano in quarantena nel proprio domicilio (perché sono contatti stretti di un caso confermato di coronavirus o perché sono rientrati da un viaggio a rischio), per aiutare nella verifica quotidiana delle condizioni di salute. I pazienti saranno contattati ogni giorno e la telefonata conterrà un messaggio registrato con possibilità di risposta da parte del cittadino. In base alla risposta fornita saranno allertati, se necessario, il medico curante e il Dipartimento di Prevenzione dell'Asur.

Sicurezza dei lavoratori: 353 aziende controllate

Asur ha comunicato che da venerdì 13 marzo a oggi, mercoledì 18 marzo, sono stati effettuati 353 controlli (tra sopralluoghi e contatti telefonici) per verificare il rispetto delle condizioni di sicurezza sanitaria per i lavoratori nelle aziende delle cinque Aree Vaste della regione. Le prime verifiche sono servite a individuare le aziende con irregolarità, alle quali sono state indicate precise prescrizioni, da verificare con ulteriori controlli. “I luoghi di lavoro – afferma il presidente Luca Ceriscioli – sono gli ambienti sui quali dobbiamo vigilare al massimo ora in termini di contenimento del contagio. Gli ispettori svolgono per questo una funzione importante, ma altrettanto fondamentale è il ruolo dei datori di lavoro, che con senso di responsabilità devono adottare le scelte più opportune, anche di chiusura delle attività, nel caso in cui non sia possibile garantire la sicurezza. E’ importante, infine, anche il ruolo dei lavoratori, soprattutto in termini di rispetto delle regole base di comportamento”. Al fine di facilitare le operazioni di ispezione, ma anche le imprese, la Regione ha elaborato e diffuso nei giorni scorsi una check list contenente i criteri da rispettare, su cui verteranno i controlli.