Coronavirus Marche, ok al cibo d'asporto. Altri 5 morti e 53 nuovi casi

Il nuovo bollettino del Gores. Sì al take away: c'è il decreto

Coronavirus, curva altalenante nelle Marche (Foto Cardini)

Coronavirus, curva altalenante nelle Marche (Foto Cardini)

Ancona, 26 aprile 2020 - Sono 53 i nuovi positivi, il 6,22% rispetto agli 851 tamponi effettuati. Cinque i decessi registrati nelle ultime 24 ore. Continua la curva altalenante dei contagi da Coronavirus nelle Marche. Il giorno precedente i positivi erano stati 30 su 1.143 'refertati (2,6%). E' quanto si legge nell'aggiornamento quotidiano del Gores, il gruppo operativo regionale che coordina l'emergenza sanitaria. Salgono quindi a 6.111 i contagiati nelle Marche su 35.107 esami effettuati (17,4%). 

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Ecco la distribuzione dei casi di positività provincia per provincia: 2.428 a Pesaro e Urbino (17 in più di ieri), 1.796 ad Ancona (7 in più), 998 a Macerata (13 in più), 423 a Fermo (7 in più), 279 ad Ascoli Piceno (3 in più).

Sono cinque i morti addebitati al Coronavirus oggi. Due sono decessi avvenuti nelle ultime 24 ore, tre risalgono a qualche giorno fa, ma solo adesso è arrivata la conferma della diagnosi. Le vittime sono quattro donne e un uomo con un'età compresa tra 80 e 90 anni. Due vivevano nella provincia di Pesaro e Urbino (un uomo di 80 anni di Tavoleto e una donna 81enne di San Costanzo), tre nel Maceratese (tutte donne: una 90enne di Matelica, una 85enne di Petriolo, una 89enne di Macerata).

Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, è tornato anche a ribadire l'utilità del rispetto massimo delle norme relative al distanziamento sociale. "C'è voluta tanta fatica, da parte dei cittadini e degli operatori della sanità - ha detto riferendosi all'incremento lento dei nuovi casi accertati di 'Covid-19' -, per arrivare a un numero così in basso, ma ci vuole pochissimo per rimandarlo in alto: questo è il pensiero che dobbiamo avere".

Secondo Ceriscioli, "questo periodo è stato anche un addestramento per ognuno di noi e ci ha insegnato a come difenderci, come tenersi lontani, come avere l'atteggiamento giusto nei confronti della pandemia, ma finché c'è la possibilità di infettarsi, dobbiamo utilizzare ogni forma di precauzione, è un impegno che non è finito".

Ricoverati

Sono 58 le persone ricoverate in terapia intensiva di cui 17 a Torre (Ancona). I ricoveri in reaprti non intensivi sono 296 mentre quelli in aree semi intensive sono 147. Infine le degenze post critiche sono 225 e in isolamento domiciliare ci sono 8,132 persone di cui 4.535 asintomatici e 3.497 sintomatici. 

Cibo d'asporto, sì della Regione Marche 

Il presidente della regione Luca Ceriscioli ha emanato in data di oggi un decreto che, da domani, consente la vendita di cibo da asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande come rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio. Esclusi gli esercizi e delle attività localizzati in aree o spazi pubblici in cui è vietato e/o interdetto l’accesso.

La vendita per asporto sarà effettuata esclusivamente previa ordinazione on-line o telefonica, garantendo "che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamenti, dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all'esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che il cliente permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce".

Allo stesso modo, dice la Regione, è consentito l’asporto in quegli esercizi di ristorazione per i quali sia prevista l’ordinazione e la consegna al cliente direttamente dall'auto. Resta sospesa ogni forma di consumo sul posto.

Come è avvenuto nei premi per i sanitari, Ceriscioli pare ricalcare le scelte del vicino presidente Stefano Bonaccini. "Il take away è una modalità importante per tutto il settore – dice il governatore –, sia nella ristorazione sia per gelaterie e pasticcerie". 

D’altra parte il tema ristoranti è aperto da qualche giorno e non sono mancati gli appelli alla fase due. "Un conto sono 20 giorni di chiusura o un mese, ma qui stiamo parlando ormai di un periodo esagerato e non si può andare avanti così", ha detto Michele Zannini, vice presidente della Fipe. E’ chiaro che già il trasporto a domicilio nelle ultime settimane rappresentava una risposta per i ristoranti. Ancor di più lo sarà il take away allargato anche a pasticcerie e gelaterie, rimaste drasticamente chiuse da settimane".