Coronavirus Marche 15 marzo, 57 vittime e 1.133 contagi. Gli ospedali al collasso

Impennata della curva epidemiologica e il dossier della Protezione Civile mette al primo posto per stress il nostro sistema sanitario

Emergenza coronavirus

Emergenza coronavirus

Ancona, 15 marzo 2020 - Sta subendo una preoccupante impennata la curva delle vittime positive al Coronavirus nelle Marche. Il Gores ha comunicato i risultati degli esami di laboratorio conclusi nella giorata di oggi. Salgono a 1133 i positivi (235 più di ieri), su un totale di 2946 testati. Dopo i dieci decessi registrati venerdì dal Gores della Regione, il gruppo di coordinamento per l’emergenza sanitaria in corso, tra ieri e oggi, ha registrato un bilancio delle morti da Covid-19 che è salito a 57 (11 nella giornata di oggi).

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Sono 98 i pazienti delle Marche positivi al coronavirus ricoverati in terapia intensiva, 521 quelli in terapia non intensiva, 461 quelli in isolamento domiciliare. In provincia di Pesaro Urbino si registra il maggior numero di caso positivi, 712, seguita da Ancona, 267, Macerata, 94, Fermo, 36, Ascoli Piceno, 14. Nelle Marche sono ricoverati anche 10 pazienti extra regione. Il maggior numero di ricoveri in terapia intensiva a Marche Nord, 25, poi Ospedali Riuniti di Ancona 22, a Camerino 18 pazienti in terapia intensiva e semintensiva, San Benedetto del Tronto 7, Fermo e Jesi 6, Civitanova Marche 5, Senigallia, Urbino e Inrca 3. Sono infine 3.458 i casi e contatti in isolamento domiciliare, tra cui 392 operatori sanitari.

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Fino a ieri tutte le vittime erano residenti in provincia di Pesaro-Urbino (oggi si è aggiunta la prima di Ascoli), ma vista l’emergenza che ha colpito in maniera durissima soprattutto la parte nord della regione, molti dei casi positivi da tempo vengono portati nelle strutture preparate dal coordinamento regionale su tutto il territorio. Otto morti su 10 erano uomini (delle 46 vittime globali ben 36 erano di sesso maschile), ben quattro erano ricoverati all’ospedale di Senigallia, un 83enne e un 87enne di Pesaro, un uomo di 66 anni di Mondolfo e una 67enne di Pesaro. Tre decessi si sono verificati nell’unità di terapia intensiva dell’ospedale Marche Nord, due uomini di Pesaro di 80 e 88 anni e una donna di 84 residente a Tavullia. Due vittime si sono verificate all’ospedale di Jesi, un 76enne di Pesaro e un 70enne di Fano, infine un 84enne di Pesaro è deceduto nell’ospedale di Camerino.

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L’età media dei defunti resta abbastanza alta, 79,6 anni e la provincia di Pesaro-Urbino resta la più colpita con 40 vittime su 46. In questa fase di continuo aggiornamento del numero delle vittime, dei contagi territorio per territorio e via discorrendo, una statistica su scala nazionale dimostra come le Marche vantino un primato tutt’altro che tranquillizzante. La nostra regione, infatti, è al primo posto in Italia alla voce dello stress sul sistema sanitario nel rapporto tra pazienti Covid-19 ricoverati in terapia intensiva e la reale capienza massima. La fonte è assolutamente affidabile visto che si tratta di uno studio fatto su dati della Protezione civile e del Ministero della Salute. Sfruttato il 74% delle postazioni a disposizione, di molto superiore alla Lombardia che segue col 61%, via via le altre regioni e soprattutto nel raffronto con la media nazionale che è al 23%. La necessità di aver dovuto dedicare pezzi di ospedali esclusivamente al virus su tutto il territorio marchigiano ne è la conferma.

Leggi anche Coronavirus, il farmaco anti-artrite sperimentato a Torrette Sul fronte dei contagi, l’ultimo aumento in ordine di tempo è molto elevato con 174 contagi in più, da 725 di venerdì a 899 di ieri. Tutte le voci in aumento, dai tamponi effettuati (2.561) a quelli negativi (1.662). In salita i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 93 (26 a Marche Nord, 21 a Torrette, 18 a Camerino e gli altri suddivisi in ulteriori sei ospedali), e non intensiva 449 oltre a quelli in isolamento domiciliare, 321. Resta purtroppo ancora a zero la tabella delle guarigioni. Sul fronte della territorialità dei contagi, la provincia di Pesaro-Urbino è arrivata a 591, segue Ancona con 215, Macerata con 58, Fermo a 22 e Ascoli passata da 2 a 7 casi accertati. In isolamento fiduciario, ossia in quarantena, resta sempre un vero e proprio esercito nelle Marche, quasi 3mila persone, di cui oltre un decimo sono operatori sanitari.

 

I comportamenti da seguire