Coronavirus Marche news, Luca Ceriscioli: "Avevo ragione, vincono i cittadini"

Il governatore e il braccio di ferro con Roma: "Chiudere le scuole è stata la scelta giusta. In tanti mi hanno sostenuto"

Luca Ceriscioli, governatore delle Marche

Luca Ceriscioli, governatore delle Marche

Ancona, 5 marzo 2020 - «Non ho sassolini da togliermi dalle scarpe. L’importante è che sia passata una scelta a favore dei cittadini". Luca Ceriscioli, governatore delle Marche, assiste all’evoluzione delle decisioni del governo sulla chiusura delle scuole.  

Soddisfatto? "Il governo ha allungato fino al 15 marzo la chiusura delle scuole e io non posso che essere d’accordo. Le scelte fatte più volte nell’ultima settimana hanno ancor più senso". Se l’aspettava? "Il contenimento del virus era necessario fin dall’inizio. Si chiama prevenzione, è l’unico modo per gestire l’epidemia". Cioè chiudere le scuole ed eliminare gli assembramenti. "Proprio così, la nostra prima ordinanza, arrivata in contemporanea al primo caso nelle Marche aveva quel senso lì: ovvero due settimane che possono impedire al virus di diffondersi ulteriormente". Invece è arrivato il ricorso al Tar, solo per le Marche, però. "Non commento, non voglio prendere rivincite, anzi proprio non le cerco". Ha retto un bello scontro. "Mi hanno sostenuto da subito in tanti, dentro e fuori le Marche. Ho apprezzato molto i messaggi, pubblici e privati, del dottor Burioni, che mi ha sempre dato sostegno".

Leggi anche Come si cura Le differenze con l'influenza Come difendersi

Il governo invece? "A me è parso spaccato in molte occasioni". Ovvero? "Con il ministro Speranza ho parlato più volte. E dopo la nostra decisione di chiudere di nuovo le scuole, pur non firmando l’intesa, ho capito che adesso stava dalla nostra parte". Il ministro Boccia invece? "Ha fatto scelte e ricorsi prettamente politici. La sua linea è finita malissimo". Cosa ha apprezzato? "L’idea che gran parte della gente lavorasse dalla stessa parte, quella giusta". Chi ha perso? "Gli sfortunati che vivevano nella minimizzazione dell’evento". Negli stessi giorni lei ha rinunciato alla ricandidatura a governatore. "E la cosa ha fatto capire a tutti, anche a quelli che parlavano di scelte pilotate o condizionate, che le mie posizioni non c’entravano nulla con la politica". E cosa ha prevalso? "La posizione dei tecnici. È tornato il momento di dare valore alle competenze. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo, basta con la demolizione dei tecnici". E la sanità pubblica? "Devo ringraziare tutti gli addetti alla sanità, il loro impegno è stato encomiabile. L’ho detto ogni giorno e lo ripeto". Ha finalmente scoperto la comunicazione? "Prima ho scoperto che la Regione non ha comunicato abbastanza le tante cose che ha fatto e un po’ mi secca. Ora ho preso una specie di rivincita. Intanto su suggerimento della consigliera Pergolesi di M5s abbiamo attiviato un canale su Telegram della Regione per contrastare le fake news. Così evitiamo di confoderci su Facebook. Ieri ho scoperto che hanno fatto un falso profilo con il mio nome. Così, chi vuole seguirci si può iscrivere gratuitamente a Telegram". Ma se hanno anticipato la diffusione della sua ultima ordinanza, peraltro sbagliata? "Abbiamo aperto un’inchiesta, tra l’altro era anche farlocco sulle date". E la soddisfazione più grande che ha registrato? "Essere apprezzato per quello che si fa e perché ho combattuto dalla stessa parte dei cittadini. Senza finalità politiche". Il momento più duro? "Venire a sapere che degli amici sono intubati in Rianimazione, colpisce duramente. Soprattutto noi che non sottovalutiamo il coronavirus ma. Siamo già a 4 morti nella nostra regione. Lo combattiamo senza sopravvalutarlo". Ma la rivincita con i grandi comunicatori del suo partito? "Nessuna rivincita. Contro nessuno, lo ripeto. Le valutazioni economiche sono importanti, ma prima c’è la salute. La comunità ha riconosciuto il valore più importante". Adesso la sua razionalità piace? "Certo, soprattutto nei momenti più difficili. Io ho girato con l’amuchina per dare un esempio. Se bisogna girare con la mascherina è giusto metterla, se serve. Se invece lo si fa solo per le telecamere non è cosa che apprezzo". Ecco il presidente matematico. "I numeri contano. Lo sa che uno di quei comunicatori che lavoravano con noi voleva basarci una campagna sociale?". © RIPRODUZIONE RISERVATA