Coronavirus oggi, bollettino 19 ottobre. In Veneto 502 nuovi contagi e nessun decesso

Negli ospedali +19 ricoverati, stabili le terapie intensive. Zaia: "Se gli ospedali collassano siamo fottuti"

Coronavirus, il bollettino del 19 ottobre (foto Ansa)

Coronavirus, il bollettino del 19 ottobre (foto Ansa)

Venezia, 19 Ottobre 2020 - Scende la curva dei contagi in Veneto e nessun decesso secondo il bollettino Covid di oggi 19 ottobre. Dopo che ieri era stato il registrato il record di casi, nelle ultime 24 ore sono 502 i nuovi positivi (che portano il totale a 36.353 da inizio pandemia). Ieri erano 800 e 9 i decessi. Gli attualmente positivi, che passano dai 9425 di ieri ai 9845 di oggi (+420). I decessi rimangono stabili a 2255, mentre aumentano i negativizzati arrivando a toccare quota 24253 (+83 rispetto a ieri).

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Ricoveri

Negli ospedali veneti sono ricoverate 538 persone (+19), di cui 440 positivi (+18), 396 in area non critica (+18) e 44 in terapia intensiva (dato invariato), e 98 negativi (+1), 90 in area non critica (+1) e 8 in terapia intensiva (come ieri).

In isolamento

Soggetti in isolamento domiciliare in Veneto sono 13.061, così suddivisi per provincia: Belluno 1130, Padova 1038, Rovigo 629, Treviso 2756, Venezia 3000, Verona 2856, Vicenza 1634.

Zaia: "Non tifo per il lockdown"

 "Presenteremo un piano a diversi step con soglie di terapie intensive e ricoverati: Il tema è che se il paziente Covid arriva in ospedale in numeri importanti la sanità collassa e se collassano gli ospedali siamo fottuti"Facendo il punto della situazione, il Presidente Zaia ha inoltre affermato: “Per ogni Ulss avvieremo centri aperti per 24 ore per i tamponi rapidi. In Veneto anche nei momenti peggiori non siamo mai scesi sotto i 200 posti di terapia intensiva per pazienti non Covid su un totale di 494 posti disponibili. I trapianti non sono mai stati sospesi. I modelli che prevedono catastrofi non sono attendibili, non ci sono ancora dati sufficienti. L'appello ai cittadini è sempre lo stesso: evitate gli assembramenti, portate la mascherina. Le nuove misure regionali sulle mascherine non sono ancora pronte”.

Il Governatore è intervenuto anche sulle novità dell’ultimo dpcm per il mondo della scuola: “Gli orari sfalsati a scuola sono adatti a realtà metropolitane, non al nostro territorio. Non tifo per il lockdown nè perchè le scuole chiudano. Osservo che la didattica mista o alternata (un po' a casa e un po' in classe) negli ultimi anni delle superiori mi sembra una misura di buon senso, mentre la soluzione degli orari sfalsati a scuola, previsti dal Dpcm, sono adatti a realtà metropolitane non al nostro territorio. Studieremo la materia insieme all'Ufficio scolastico regionale per trovare soluzioni adatte e compatibili con il nostro territorio. Per quanto mi riguarda gli orari scaglionati presentano due problemi: uno di tipo logistico, l'altro di contratto di lavoro di docenti e personale scolastico. Continuo a pensare che la rotazione, per ragazzi di 17-18-19 anni, sia preferibile. Si potrebbe arrivare fino a 200.000 studenti in didattica alternata”. In conclusione, parlando delle case di riposo, Zaia ha detto: “D'ora in poi il test rapido sarà obbligatorio, ogni settimana, per i lavoratori delle case di riposo”.

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