Coronavirus oggi, bollettino Covid 13 ottobre. 2 morti in Emilia Romagna, contagi stabili

I nuovi casi sono 341, rilevati su oltre 13mila tamponi. Aumentano ancora i ricoveri: +6 terapia intensiva, +39 altri reparti covid. Modena, focolai nelle case di riposo

Coronavirus, atteso il bollettino covid di oggi 13 ottobre (foto Imagoeconomica)

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Bologna, 13 ottobre 2020 - Forte raccomandazione all'uso di mascherine anche in casa, in presenza di non conviventi; chiusura dei locali a mezzanotte; feste nelle abitazioni private sconsigliate se i partecipanti superano le 6 unità: sono alcune delle misure contenute nel nuovo Dpcm del 13 ottobre 2020. Oltre alle regole, poi, ci sono i numeri di questa emergenza: sono stabili i contagi da Coronavirus in Emilia Romagna: oggi 341 su oltre 13.300 tamponi (ieri erano 337, ma su 6.600 test). Il bollettino di oggi della Regione rileva anche due vittime, un uomo di 82 anni della provincia di Bologna  e uno in quella di Ferrara (79 anni). 

Aggiornamento I numeri del 14 ottobre

In regione la pressione sugli ospedali è in forte aumento, ma ancora molto lontana dal picco massimo dell'emergenza registrato a inizio aprile, quando i ricoverati in terapia intensiva arrivarono a 374. Attualmente i pazienti in terapia intensiva sono 31 (+6 rispetto a ieri) e 323 (+39) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

E cominciano a essere numerosi anche i focolai individuati nelle residenze per gli anziani. Solo nelle ultime 24 ore sono stati individuati 45 casi in due residenze in provincia di Modena. Nel Ferrarese, sono invece 16, 8 ospiti e 8 operatori, i casi scoperti. Alcune positività nelle strutture sono emersi anche nel Bolognese e nel Parmense. Nei prossimi giorni proseguirà lo screening per testare ulteriori contatti, sia fra gli ospiti, sia fra il personale.

Approfondimento I numeri del Coronavirus in Italia - La conferenza stampa di Conte dopo il Dpcm

Dall’inizio dell’epidemia da Covid-19, in regione si sono registrati 38.356 casi di positività, 341 in più rispetto a ieri. Il numero totale dei decessi sale invece a 4.498.

Dei 341 nuovi casi, 86 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 194 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti. Sui 158 asintomatici, 102 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 30 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 con i test pre-ricovero. Per 18 casi è in corso la verifica sul motivo del tampone.

Gli ultimi contagiati rappresentano il 2,5% dei 13.344 tamponi processati (ieri i casi erano stati 337, il 5,1% dei 6.600 test).

Sono 11 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia, Malta e regioni della Francia. Due invece i casi positivi di rientro da altre regioni.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 48,9 anni.

Grafici: l'andamento della pandemia in regione

 

La mappa del contagio, i sintomatici provincia per provincia

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.420 a Piacenza (+14, di cui 10 sintomatici), 4.595 a Parma (+58, di cui 33 sintomatici), 6.121 a Reggio Emilia (+34, di cui 26 sintomatici), 5.362 a Modena (+61, di cui 13 sintomatici), 6.893 a Bologna (+69, di cui 44 sintomatici); 620 casi a Imola (+2, sintomatici), 1.626 a Ferrara (+30, di cui 14 sintomatici); 1.934 a Ravenna (+14, di cui 8 sintomatici), 1.631 a Forlì (+27,  di cui 17 sintomatici), 1.259 a Cesena (+6, di cui 2 sintomatici) e 2.895 a Rimini (+26, di cui 14 sintomatici).

Bologna, focolai soprattutto familiari

A Bologna e provincia si registrano 69 nuovi casi. Nel dettaglio, 45 sono sintomatici, di cui 15 considerati sporadici e 30 riconducibili a focolai (familiari, presso strutture socio-sanitarie e per frequenza di luoghi pubblici). Due casi sono rientri da regioni italiane (Puglia e Veneto). Dei 24 asintomatici, 11 risultano sporadici e 13 sono stati inseriti in focolai. Un caso è un rientro dall’estero (Moldova).

Modena, la maggior partre dei contagi in due case di riposo

In provincia di Modena sono 61 i nuovi positivi. Sul totale, 50 sono contatti di casi noti, 45 dei quali tra operatori e ospiti all’interno di due case di riposo per anziani. Altri 7 (di cui 6 studenti) sono risultati positivi a screening sulle categorie a rischio e in ambito scolastico. Infine, 4 sono casi sporadici.

Parma, gran parte asintomatici i nuovi casi

Dei 58 nuovi casi a Parma e provincia, 17 sono stati rilevati in quanto pazienti sintomatici, 13 nell’ambito dell’attività di contact tracing, 23 a seguito di screening su determinate categorie (fra cui scuole e case di riposo); 2 sono stati individuati con test di screening pre-ricovero, 1 con test su una persona ricoverata. Uno è risultato positivo al rientro da un Paese straniero (Moldavia) e un ultimo, infine, dal test eseguito in partenza per l’estero.

Reggio Emilia, c'è anche un focolaio scolastico

In provincia di Reggio Emilia, su 34 nuovi casi positivi 8 sono classificati come sporadici, 19 sono riconducibili a focolai familiari, uno a un focolaio scolastico, 3 a focolai di amici. Uno è un rientro dalla Moldavia, un altro dalla Lombardia; un ultimo, infine, è emerso in seguito al test pre-operatorio.

Ferrara, la situazione di oggi

Su 30 nuovi positivi in provincia di Ferrara, 9 sono stati individuati in quanto contatti di casi già noti (riconducibili a focolai in ambito scolastico e familiare); uno è un rientro da un viaggio all’estero (Ucraina); un altro è emerso in seguito a test per le categorie a rischio; 9 hanno manifestato sintomi (di questi, 6 sono ricoverati, 3 in isolamento domiciliare dopo il tampone richiesto dal medico); 8 (di 4 ospiti e 4 operatori di residenze per anziani) emersi attraverso controlli. Due, infine, sono stati individuati tramite test pre-ricovero.

Forlì, fondamentale il contact tracing

A Forlì sono 27 i nuovi casi, di cui 11 individuati perché contatti stretti con positivi e 8 per contatto con familiari positivi. Un caso è emerso attraverso il tampone effettuato prima dell’ingresso in un reparto ospedaliero; 3 dopo aver fatto il tampone su richiesta del medico di famiglia per sintomi; un altro è risultato positivo sempre in seguito al tampone fatto all’interno dello screening scolastico; 2 casi dopo aver fatto il tampone al Pronto soccorso per manifestazione di sintomi; per un ultimo caso è in corso l’indagine epidemiologica.

Rimini, quanti sono gli infetti

Dei 26 nuovi casi nel riminese, 8 sono casi sporadici, in seguito a manifestazione dei sintomi; 16 per contatto con casi certi, per la maggior parte in ambito familiare; 2, infine, sono emersi da screening professionali.

Ravenna, cinque casi da rientro dall'estero

Quattordici i nuovi positivi a Ravenna e provincia, di cui 6 – definiti casi sporadici – hanno manifestato sintomi (di questi, 2 hanno partecipato a un evento di conviviale fuori provincia); uno è emerso in seguito a test pre-ricovero per altra patologia; un altro per contact tracing in ambito familiare; un altro ancora dopo aver effettuato volontariamente il tampone. Infine, 5 casi sono rientri dall’estero, e precisamente dalla Tunisia (3), dal Regno Unito (1) e dalla Danimarca (1).

Piacenza, i numeri del 13 ottobre

Dei 14 nuovi positivi in provincia di Piacenza, 5 sono stati individuati attraverso il contact tracing; uno perché ha manifestato sintomi; 2 in seguito all’accesso al Pronto soccorso; 2 attraverso lo screening sul luogo di lavoro; 4 dopo aver effettuato spontaneamente il tampone in un laboratorio privato.

Tamponi e test sierologici

tamponi effettuati ieri sono 13.344, per un totale di 1.310.995. A questi si aggiungono anche 2.959 test sierologici.

Casi attivi, terapie intensive, guariti

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 6.876 (203 in più di quelli registrati ieri).

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 6.522 (+158 rispetto a ieri), oltre il 95% dei casi attivi.

Sono 31 i pazienti in terapia intensiva (+6 rispetto a ieri) e 323 (+39) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

Le persone complessivamente guarite salgono a 26.982 (+133 rispetto a ieri): 7 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 26.975 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Covid Italia, i dati di oggi. Tabella delle regioni

Con la ripresa dei tamponi tornano a crescere i nuovi casi positivi da coronavirus: 5.901 nelle ultime 24 ore (+1.282) con 112.544 test (+27mila). E' quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute che conferma anche una risalita dei decessi a quota 41 (+2). Gli attualmente contagiati arrivano a 87.193 (+4.429) con 5.076 ricoverati con sintomi (+255) e 514 in terapia intensiva (+62).

Sono in isolamento domiciliare 81.603 pazienti (+4.112) mentre sono guarite o sono state dimesse 1.428 persone. La regione con più contagi è la Lombardia con 1.080, seguita da Campania (635) e Lazio (579).

Dpcm 13 ottobre 2020, Bonaccini: "Parere condizionato"

"Le misure adottate in queste ore dal Governo sul versante sanità rispondono a richieste e sollecitazioni che le Regioni avevano rivolto all'Esecutivo nei giorni scorsi, in particolar modo per quanto riguarda l'allargamento dei test utilizzabili per un'efficace e più ampia azione di prevenzione anche attraverso prodotti cha siano già certificati dalle autorità sanitarie di Paesi G7 e per quel che concerne il restringimento dei previsti periodi di quarantena e la previsione del tampone unico negativo per certificare la fine del periodo di contagiosità". Lo ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.

"Rispetto al Dpcm - ha poi spiegato Bonaccini - la Conferenza delle Regioni ha espresso un parere condizionato ad alcune osservazioni già inviate al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia. Si tratta - ha continuato Bonaccini - di proposte che sottolineano la necessità di: prevedere adeguate forma di ristoro per i settori e le attività economiche che saranno interessati dalle limitazioni introdotte dal decreto; chiarire e circostanziare al meglio gli ambiti del concetto di 'festa' su cui si soffermano alcune disposizioni del provvedimento; verificare le misure previste in relazione agli aspetti concernenti il trasporto pubblico locale, approfondendo lo scenario di contesto".

"E' chiaro che dover chiudere a mezzanotte i locali o dover interrompere alle 21 la somministrazione di bevande" in assenza di servizio al tavolo "un qualche danno lo darà. Però, dentro un quadro di rialzo della curva epidemiologica che ci deve preoccupare tutti quanti, e dentro un rialzo, seppur contenuto, dei ricoverati anche in terapia intensiva, credo che sia giusto darsi l'obiettivo di ulteriori misure limitate perché non ci possiamo permettere un lockdown generalizzato che sarebbe un passare di colpo dalla pandemia sanitaria ad una pandemia sociale ed economica", ha aggiunto nel pomeriggio il Governatore.

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