Coronavirus 30 agosto, il bollettino covid di oggi. In Emilia Romagna 109 casi

Lieve flessione dei contagi, ma aumentano ancora i malati covid nei reparti regionali di terapia intensiva (ora sono 11)

Il bollettino coronavirus di oggi, 30 agosto, in Emilia Romagna

Il bollettino coronavirus di oggi, 30 agosto, in Emilia Romagna

Bologna, 30 agosto 2020 - Per il secondo giorno consecutivo, in Emilia Romagna si registra una frenata dei contagi. Sono 109 quelli resgistrati oggi (ieri sono stati 149), 56 dei quali asintomatici. Aumentano però a 11 (uno più di ieri) i ricoveri nei reparti di terapia intensiva della regione. Le province più colpite sono quelle di Ravenna (21), Parma (20) e Bologna (18).  I tamponi processati oggi sono 9.202 (circa mille in meno di ieri) a cui si aggiungono 2.109 test sierologici. Scendono appena sotto i cento i nuovi casi attivi (99) e non ci sono decessi. Dei 109 nuovi casi, 56 sono asintomatici, 52 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 48 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.

L'aggiornamento del 31 agosto

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Il bollettino covid in Italia

Circa cento casi in meno anche a livello italiano: oggi sono 1.365 (ieri 1.444) ma ci sono quattro vittime, tre delle quali in Lombardia. La regione che fa segnare il maggior numero di contagi è la Campania con 270 casi. Seconda la Lombardia con 235, poi Lazio (+156) e quarte Emilia Romagna e Veneto (entrambe +109). I ricoveri in terapia intensiva sono 7 in più: il totole sale a 86. Sono 1.251 le persone sono ricoverate con sintomi, con un incremento di 83 pazienti rispetto a ieri. Il numero totale di casi attualmente positivi è di 24.205, con un incremento di 1.049.

La mappa del contagio in regione

Ecco come sono siddivisi i 109 nuovi casi dell'Emilia Romagna: 4.803 a Piacenza (+6, di cui 2 sintomatici), 3.942 a Parma (+20, di cui 11 sintomatici), 5.374 a Reggio Emilia (+8, di cui 5 sintomatici), 4.387 a Modena (+9, di cui 3 sintomatici), 5.665 a Bologna (+18, di cui 13 sintomatici), 494 casi a Imola (+3, di cui nessun sintomatico), 1.222 a Ferrara (+4, di cui 2 sintomatici), 1.418 a Ravenna (+21, di cui 6 sintomatici), 1.120 a Forlì (+4, di cui 1 sintomatico), 954 a Cesena (+9, di cui 5 sintomatici) e 2.426 a Rimini (+7, di cui 5 sintomatici).

Ravenna al top: 21 casi

Ravenna e provincia si sono registrati 21 casi: 2 riguardano una persona rientrata dalla Sardegna e una dal Senegal, 3 con sintomi e i restanti fanno riferimento all’attività di tracciamento su casi già accertati.

Bologna, meno casi

Nella provincia di Bologna, su 18 nuovi casi (ieri erano 23), 2 persone dello stesso nucleo familiare, una di rientro dalla Sardegna, sono state trasferite alla Ausl di Modena per competenze territoriale; 10, di cui 3 già contatti di casi noti, sono riconducibili a focolai familiari, 4 da rientri dalla Sardegna, 1 dall’estero (Croazia) e 1 caso sporadico, legato a persona asintomatica, che ha eseguito il tampone nell’ambito dei controlli per categoria lavorativa di appartenenza.

Parma

In quella di Parma, su 20 nuovi casi, 3 derivano da attività di tracciamento su focolai familiari, 5 da casi segnalati dai medici di medicina generale; 6 rientri dalla Sardegna, 3 dall’estero (Romania, Albania, Ucraina), 1 da tampone pre-ricovero ospedaliero in Pronto soccorso e 1 da tampone per ingresso in una Cra, 1, infine, dallo screening sierologico su categoria definite.

Ricoveri e in isolamento

Le persone in isolamento a casa sono complessivamente 97 in più di ieri (in tutto 2.758), il 95% dei casi attivi. Crescono anche oggi, per il terzo giorni consecutivo i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: sono 11 (+1) e sono 99 quelli ricoverati negli altri reparti Covid (+1 rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 24.478 (+10 rispetto a ieri): 26 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 24.452 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Tutto questo, a pochi giorni dall'apertura dei portoni delle scuole e della università, che avviene però sotto mille incertezze: molti insegnanti stanno chiedendo l'esonero dalla cattedra per motivi di salute. In tutta la regione vengono segnalati un boom di richieste sia per i test sierologici sia per i tamponi di vacanzieri che, prima di riprendere la normale routine, decidono di testare la propria negatività. 

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