Coronavirus oggi: bollettino Covid del 17 febbraio. Dati Italia ed Emilia Romagna

Lieve aumento dei positivi (oggi sono 1.025) e del tasso di positivià che arriva al 3,6%. Scendono i ricoveri nei reparti non critici e le vittime, che oggi sono 31, di cui 14 in provincia di Bologna. Bonaccini conferma che la nostra regione è tra quelle candidate alla zona arancione

Andamento dei contagi ogni 5 giorni - dati aggiornati al 16 febbraio

Andamento dei contagi ogni 5 giorni - dati aggiornati al 16 febbraio

Bologna, 17 febbraio 2021 - Lieve aumento dei contagi da coronavirus e del tasso di positività, ma i dati emiliano romagnoli restano lontani da quelli allarmanti dell'ultima settimana: basterà ad evitare all'Emilia Romagna la zona arancione? La nostra regione è tra le sei che rischiano un inasprimento delle misure e anche oggi è terza in Italia per numero di contagi dopo Lombardia e Campania.

AGGIORNAMENTO Bollettino Coronavirus del 18 febbraio. Contagi Italia ed Emilia Romagna

Focus Colori regioni: chi rischia la zona arancione

 

Sono 1.025 i nuovi positivi al covid, rilevati su poco meno di 28mila tamponi: l'incidenza dei positivi è dunque del 3,6%, in lieve aumento rispetto al 2,8% di ieri. La media nazionale è oggi a 4,1%, in lieve aumento rispetto a quella di ieri. Scende in regione anche il numero delle vittime, che oggi sono 31 (-4), di cui 14 a Bologna. Tra le province, Bologna resta quella con il magggior numero di casi (230) seguita da Rimini (143), Ravenna (139), Reggio Emilia (135). Rispetto a ieri ci sono 1.762 casi attivi in meno: ora sono 35.268. Scendono i ricoveri nei reparti non critici: oggi sono 1.902 (-71 rispetto a ieri) e sono stabili (+1) quelli in terapia intensiva.

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Bollettino coronavirus in Italia: dati e tabella

In Italia, oggi sono stati rilevati 12.074 nuovi contagi da Covid-19, in aumento rispetto ai 10.386 di ieri. I tamponi processati sono stati 294.411, oltre 20mila in più rispetto a ieri, e il tasso di positività è stato del 4,1%, in lieve salita rispetto al 3,8% di ieri. Purtroppo, è cresciuto anche il numero dei decessi da coronavirus, oggi 369 (a fronte dei 336 di ieri), per un totale di 94.540 morti dall'inizio dell'epidemia. Per quanto riguarda i ricoveri, continuano a diminuire, sia nei reparti critici delle terapie intensive, dove si è registrato un calo di 31 pazienti, in tutto sono 2.043, sia negli altri reparti Covid, dove oggi ci sono 18.274 malati, 189 in meno rispetto a ieri. La regione con più contagi è stata oggi la Lombardia (1.764), seguita dalla Campania (1.575) e dall'Emilia Romagna (1.025).

Le vittime

Tornando ai dati emiliano romagnoli, purtroppo, si registrano 31 nuovi decessi: 3 a Piacenza (due donne di 85 e 91 anni e un uomo di 86); 1 in provincia di Parma (una donna di 81 anni); 3 nella provincia di Modena (una donna di 92 anni e due uomini di 71 e 76 anni); 14 in provincia di Bologna (6 donne: di 82, 85, 86, 90 anni e due di 91, una delle quali residente a Imola; 8 uomini: di 58, 64, 75, 78, 83, due di 84 e uno di 95 anni ); 5 nel ferrarese (quattro donne - rispettivamente di 87, 88, 91 e 93 anni - e un uomo di 45 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 91 anni e un uomo di 80 anni); 3 nel riminese (tutte donne, rispettivamente di 62, 86 e 88 anni). Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia e Ravenna.

I ricoveri

Scendono i malati covid nei reparti non critici: sono oggi 1.902 (-71). Praticamente stabili, invece, i pazienti nelle terapie intensive, sono 176 (+1 rispetto a ieri): 10 a Piacenza (-1), 9 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 18 a Reggio Emilia (+1), 35 a Modena (+1), 54 a Bologna (+2), 11 a Imola (invariato), 15 a Ferrara (-2), 3 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 15 a Rimini (invariato).

Sintomatici e asintomatici per provincia

Ecco come sono divisi i 1.025 nuovi casi di oggi: 46 a Piacenza (di cui 23 sintomatici), 74 a Parma (di cui 43 sintomatici), 135 a Reggio Emilia (di cui 75 sintomatici), 62 a Modena (di cui 40 sintomatici), 230 a Bologna (di cui 149 sintomatici), 45 casi a Imola (di cui 25 sintomatici), 42 a Ferrara (di cui 11 sintomatici), 139 a Ravenna (di cui 93 sintomatici), 44 a Forlì (di cui 36 sintomatici), 65 a Cesena (di cui 47 sintomatici) e 143 a Rimini (di cui 88 sintomatici).  Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 8 casi, positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare

L'Emilia Romagna diventerà arancione?

Si tratta di un momento cruciale, perchè sulla base dei dati dei prossimi giorni verrà deciso il passaggio dell'Emilia Romagna in zona arancione o meno, dopo il monitoraggio di venerdì. L'indice Rt è pericolosamente vicino alla soglia di 1, anche se la pressione negli ospedali al momento regge. Il presidente Stefano Bonaccini ha dichiarato: "E' vero che c'è un rischio elevato, l'Emilia-Romagna rischia concretamente di diventare zona arancione la prossima settimana. (...) Sottolineo che occorre molta prudenza, e dire ai cittadini che serviranno ancora settimane di pazienza perché le cosiddette varianti in tutta Europa rischiano di creare ulteriori disagi. Serve però una più ordinata discussione su questi temi, altrimenti si rischia il caos. Con un metodo che sia sicuramente diverso da quello che ha portato all'ultimo momento alla chiusura degli impianti da sci. Io sono moderatamente ottimista, arriverà la bella stagione e dopo l'estate potremmo ricominciare a correre. Ma per arrivare a questo i sacrifici servono ora".

Come ha commentato l'assessore Donini, sarà il governo a stabilire le sorti della nostra regione, valutando come hanno inciso sulla diffusione del virus il periodo trascorso in zona gialla e la circolazione delle varianti, soprattutto di quella inglese, che ha una maggiore capacità di contagio.   

In particolare, l'Rt della città di Bologna è ormai stabilimente sopra 1 da diversi giorni (1,09); il sindaco Merola ammette di aspettarsi il passaggio in zona arancione, e invita i cittadini a resistere in attesa che il piano vaccinale possa procedere e dare i propri risultati. 

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Ristori a bar e ristoranti

Sono quasi 11mila i gestori di bar e ristoranti dell'Emilia-Romagna che hanno risposto al bando ristori della Regione finanziato con oltre 21 milioni per dare una boccata d'ossigeno alle attività commerciali tra le più colpite dall'emergenza Covid. Circa la metà delle imprese attive da Piacenza a Rimini ha inoltrato la propria domanda sulla piattaforma Restart realizzata per questo bando da Infocamere per Unioncamere Emilia-Romagna. "Un buon risultato", per l'assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, "che non risolve certo i problemi dei gestori ma permette loro di avere risorse fresche, che si sommano ai ristori nazionali, da impiegare per la tenuta di attività cardine per l'economia di tutto il territorio. Grazie all'ottima collaborazione con Unioncamere e le Camere di commercio siamo riusciti a mettere in piedi in tempi rapidi un sistema inedito, per portata, che già a partire da Pasqua permetterà alle prime imprese di ricevere i soldi direttamente sui propri conti correnti".

Delle 10.747 domande arrivate, 2.218 riguardano il territorio di Bologna, poi Modena con 1.569 domande inoltrate, quindi Reggio Emilia con 1.258 e Parma con 1.082. Seguono Rimini con 999 domande presentate, Piacenza con 995, Forlì-Cesena con 927, Ravenna con 864 e infine Ferrara con 835.

Vaccini covid

Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 298.601 dosi, di cui 3.007 oggi; sul totale, 128.065 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Diffusione della variante inglese

Preoccupa la circolazione della variante inglese nella nostra regione. Un'analisi effettuata su 204 campioni, raccolti tra il 4 e il 5 febbraio da Piacenza a Rimini, ha rilevato che nel 27,9% di questi si trattava della variante VOC202012/01 - la cosiddetta variante inglese, la cui diffusione sarebbe in crescita. Tuttavia, la ricerca scientifica sta facendo grossi sforzi per continuare a individuare altre possibili varianti, come ricorda Vittorio Sambri, direttore dell'Unità operativa di microbiologia dell’Ausl della Romagna, perché "solo così facendo potremo essere tempestivi e fare tutto il necessario per individuarne e contenerne la diffusione".  

Grafici e tabelle sulla pandemia

Migration

Vaccinazioni: da ieri il via per gli over 85

Nel frattempo, procede la lotta al covid-19 anche attraverso l'arma dei vaccini: proprio ieri sono iniziate le somministrazioni alla fascia di popolazione over 85. Nonostante qualche problema tecnico iniziale con le piattaforme, che ha visto il sistema andare in tilt nella giornata di lunedì e causato qualche disagio a chi voleva prenotare il proprio appuntamento, si sono registrate 73.829 prenotazioni e la procedura è iniziata ieri con la vaccinazione di 4.105 persone. Alle 15 di ieri, sono stati effettuati in totale 293.182 vaccini, di cui 127.385 seconde dosi, cioè di persone che hanno completato il ciclo vaccinale e possono ora dirsi immunizzate.

Queste le parole dell'assessore alle Politiche per la salute Donini, in merito al procedere della campagna vaccinale: "Un giorno di grande speranza, che porta una nota positiva nel contesto, purtroppo ancora critico, dell’andamento dei contagi. Dopo le vaccinazioni a coloro che sono stati più esposti al rischio durante la pandemia, cioè il personale sanitario e delle Cra, insieme ai degenti delle strutture per anziani, iniziamo a mettere in sicurezza un’altra fascia vulnerabile della nostra popolazione: le persone più avanti con gli anni”.

Entro la prossima settimana, verranno aperte le prenotazioni per il personale scolastico, che riceverà il vaccino AstraZeneca.

Il direttore generale dell'Ausl di Bologna Paolo Bordon
Il direttore generale dell'Ausl di Bologna Paolo Bordon

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