Coronavirus oggi Veneto, bollettino Covid 30 ottobre. Altri 17 morti e 3mila nuovi casi

Sono 999 i ricoverati negli ospedali, di cui 122 in terapia intensiva (+20). Zaia: "Il contagio cresce in modo esponenziale ma cerchiamo anche gli asintomatici"

Il governatore del Veneto, Luca Zaia

Il governatore del Veneto, Luca Zaia

Venezia, 30 ottobre 2020 - Non accenna a fermarsi la crescita dei positivi al coronavirus in Veneto, che oggi arrivano a toccare quota 54256. Nelle ultime 24 ore si registrano 3012 nuovi contagi e 17 decessi (ieri erano stati 16 i morti e 2.109 i nuovi contagi). Crescono anche gli attualmente positivi, che oggi sono 26.547 (+2921) e, in misura contenuta, i negativizzati che toccano quota 25.321 (+74). Crescono anche i ricoverati negli ospedali, che ad oggi sono 999 (+38). 877 sono in area non critica (+18), di cui 777 positivi (+18) e 100 negativizzati (dato stabile). Sono 122 le persone in terapia intensiva (+20), di cui 117 positive (+20) e 5 negativizzate (dato stabile). Continuano a crescere i soggetti in isolamento domiciliare in Veneto, che oggi sono 17597 (ieri erano 16918). I dati suddivisi per provincia: Belluno 1717, Padova 1126, Rovigo 1188, Treviso 3626, Venezia 4101, Verona 3282, Vicenza 2557.

Zaia: "Il contagio cresce in modo esponenziale, ma noi cerchiamo anche gli asintomatici"

Il 98% dei positivi a domicilio in Veneto è asintomatico - ha affermato il governatore Zaia -. Questo spiega l'andamento del virus in questo momento: il contagio cresce in modo esponenziale ma dobbiamo considerare l'alta quota di positivi che noi intercettiamo con i tamponi, la maggioranza sono asintomatici. Andiamo a trovare il positivo che non ha sintomi o carica infettante ma viene comunque trovato. La rete che usiamo per pescare ha maglia fine. Il trend dice che il contagio riprende la curva che avevamo a marzo, nei ricoveri in area non critica. Le terapie intensive crescono, ancora non sono con una curva impressionante, ma non hanno la tendenza di marzo. Non sto dicendo che stia andando bene, siamo preoccupati, ora dobbiamo capire quando la curva tornerà a scendere”.

"Covid Center? Non ci sono alternative"

Non abbiamo alternative ai Covid Center - prosegue il presidente della Regione -. Non possiamo distribuire questi pazienti in tutti gli ospedali perché sono pazienti infettanti: dobbiamo mantenere degli ospedali puliti. I nostri Covid Center sono in totale 10. Li stiamo attrezzando per far sì che vi siano i punti di riferimento provinciali per il Covid. Abbiamo in totale mille terapie intensive fisiche con i respiratori installati. Gradualmente i Covid Center diventeranno solo dedicati al Coronavirus, ma in questi i punti nascita resteranno aperti fino all'impossibile, mentre le altre prestazioni verranno dirottate in altri ospedali”.

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