CronacaCoronavirus oggi, bollettino Covid del 30 settembre. Emilia Romagna, casi sopra quota 100

Coronavirus oggi, bollettino Covid del 30 settembre. Emilia Romagna, casi sopra quota 100

Sono 101 i nuovi positivi in regione, le province più colpite sono Bologna, Parma, Ferrara e Modena. Ma calano i casi attivi. Nessun decesso

Coronavirus (Foto Ansa)

Coronavirus (Foto Ansa)

Bologna, 30 settembre 2020 - Supera di nuovo quota cento, anche se rimane più o meno stabile (101 contro i 97 di ieri), il dato dei contagi da coronavirus in Emilia Romagna. I tamponi effettuati sono - come ieri - un numero che ruota intorno ai 10mila (9.938 per la precisione, più 2763 test sierologici). L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43 anni. Non si registra nessun decesso.

Aggiornamento Il bollettino Covid del 1° ottobre

Vaccino antinfluenzale, nelle farmacie dell'Emilia Romagna sale la quota disponibile - Coronavirus Italia, il bollettino del 30 settembre. Dati e tabella Covid

Il focus sui nuovi casi

Dall’inizio dell’epidemia, in totale, sono stati registrati 35.311 casi di positività: dei nuovi 101 casi, 58 sono asintomatici e sono stati individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: sul totale dei nuovi casi, 50 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 54 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti. Sono 20 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia, Malta e regioni della Francia. Il numero di casi di rientro da altre regioni è 3.

Calano i casi attivi

casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 4.653 (-57 rispetto a ieri). Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 4.434 (-58 rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. I pazienti in terapia intensiva sono 14 (invariati rispetto a ieri), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 205 (+1 rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite hanno raggiunto quota 26.174 (+158 rispetto a ieri): 8 “clinicamente guarite” (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 26.166 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Per quanto riguarda la situazione nel territorio, il maggior numero di casi si registra nelle province di Bologna (34), Parma (12), Ferrara (11) e Modena (10).

Bologna

Bologna e provincia, su 34 nuovi positivi, otto stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 4 sono stati diagnosticati al rientro dall’estero (due dall’Albania, uno dalla Romania, uno dalla Polonia), due provengono da un’altra regione (Lazio e Lombardia), due sono risultati positivi ai controlli pre-ricovero, uno dopo gli screening sierologici, 17 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 14 dei quali nell’ambito di focolai già noti.

Parma

In provincia di Parma sono 12 i nuovi positivi: quattro sono stati individuati al rientro dall'estero (di cui tre dalla Tunisia e uno dall'Albania), quattro sono stati rilevati nell'ambito di attività di contact tracing, di cui tre riconducibili a focolai familiari, due sono stati rilevati con test di screening pre-ricovero, uno ha effettuato il tampone prima di partire per l’estero e uno per presenza di sintomi.

Ferrara

Ferrara e provincia, su 11 positivi, sei sono di rientro dall'estero (tre dall’Albania, uno dall’Ungheria, uno dalla Romania, uno dalla Tunisia), due sono stati individuati in quanto contatti di casi già noti, riconducibili a focolai famigliari, uno ha eseguito il tampone spontaneamente, uno è stato diagnosticato prima di un viaggio in Russia e uno, infine, ha eseguito il tampone su richiesta del proprio medico per presenza di sintomi.

Modena

In provincia di Modena, su 10 nuovi positivi, due sono stati diagnosticati al rientro dall’estero (uno dall’Albania, uno dall’Ucraina), quattro sono stati individuati in quanto contatti di casi noti, due sono risultati positivi in seguito a uno screening aziendale, due sono casi sporadici.

La mappa del contagio

Questi i casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.045 a Piacenza (+6, nessun sintomatico), 4.309 a Parma (+12, di cui 5 sintomatici), 5.799 a Reggio Emilia (+4, di cui 1 sintomatico), 4.914 a Modena (+10, di cui 3 sintomatici), 6.312 a Bologna (+34, di cui 20 sintomatici), 584 a Imola (+2, nessun sintomatico), 1.460 a Ferrara (+11, di cui 2 sintomatici), 1.804 a Ravenna (+5, di cui 4 sintomatici), 1.369 a Forlì (+8, di cui 2 sintomatici), 1.128 a Cesena (+5, di cui 3 sintomatici), 2.587 a Rimini (+4, di cui 3 sintomatici).

Le statistiche

Ecco i dati sull'andamento della pandemia in Emilia Romagna aggiornati a ieri:

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Il Covid in Italia, il bollettino di oggi

Sono 1.851 i nuovi casi di coronavirus Sars-CoV-2 in Italia, secondo quando reso noto dal ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 19 morti, che portano il totale a 35.894 dall'inizio dell'emergenza. Da ieri sono stati eseguiti 105.564 tamponi. Le persone ricoverate sono 3.327 (+8), mentre i pazienti in terapia intensiva sono 280, con un incremento di 9 unità. I guariti salgono a 227.704 (+1.198 da ieri). Gli attualmente positivi sono 51.263 (+633 da ieri). Nessuna regione ha riportato zero contagi. .

Coronavirus e autobus

La Regione Emilia-Romagna ha stanziato un milione di euro per garantire a passeggeri e autisti la massima sicurezza anche sui mezzi pubblici. I fondi serviranno per i dispositivi di separazione tra l’area di guida riservata all’autista e i passeggeri, l’installazione a bordo di distributori di gel igienizzante, e a una regolare sanificazione di tutti i mezzi. La Giunta regionale ha pertanto stabilito di destinare alle Agenzie locali per la Mobilità risorse pari un milione di euro riconoscendo ai singoli bacini o ambiti provinciali la percentuale del 53,67% a copertura del fabbisogno espresso dai territori attraverso una ricognizione della Regione. 

Nel dettaglio le risorse sono così ripartite: al bacino di Piacenza sono destinati circa 54.500 euro, a Parma quasi 54mila euro, a Reggio Emilia circa 64mila euro, a Modena circa 83mila euro, a Bologna 270mila euro, a Ferrara oltre 127mila euro, al bacino della Romagna oltre 347mila euro.

Covid, un aiuto per le Fiere

A poche ore dal vertice istituzionale che dovrebbe far fare un altro passo alla fusione tra la Fiera di Bologna e quella di Rimini, il presidente Stefano Bonaccini, bussa di nuovo alla porta del Governo percheé venga in aiuto del sistema fieristico italiano messo in ginocchio dalla pandemia. "Come presidenti delle tre Regioni che ospitano l'80% del volume economico delle fiere, Emilia- Romagna, Veneto e Lombardia, abbiamo chiesto al Governo una mano", ricorda Bonaccini a margine della presentazione del Salone nautico che si svolgerà a Bologna dal 17 al 25 ottobre. "Ho fiducia che il ministro Gaultieri, che ha dimostrato attenzione, quella mano la tenda davvero. Stiamo già lavorando con Cassa depositi e prestiti. È evidente che il governo e il Paese non si possano permettere che i sistemi fieristici italiani non funzionino", ammonisce Bonaccini.

"Parliamo di un settore strategico, ci aspettiamo quello che riteniamo ci sia dovuto, perché non è nell'interesse di Bologna e dell'Emilia-Romagna, è nell'interesse dell'Italia", sostiene il governatore. "Voglio essere fiducioso, se c'è bisogno batteremo i pugni sul tavolo, ma presumo che troveremo al più presto una soluzione", assicura Bonaccini, che stasera incontrerà il sindaco di Bologna, Virginio Merola, e quello di Rimini, Andrea Gnassi, per far avanzare il progetto di integrazione tra in quartieri delle due città. "Abbiamo alcune tra le fiere principali a livello nazionale ed europeo. Il fatto che Rimini e Bologna vogliano stare insieme è musica per le orecchie della Regione che ha sempre chiesto ai quartieri di collaborare piuttosto che competere", conclude.

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