Coronavirus Veneto 14 marzo, tamponi random ai passanti

L'annuncio di Zaia, screening anche a chi non ha sintomi per fermare il virus. Le vittime salgono a 55

Il Veneto allarga lo screening da Covid-19

Il Veneto allarga lo screening da Covid-19

Rovigo, 14 marzo 2020 - La Regione Veneto passa al modulo d'attacco e decide di sottoporre al tamponi tutti i contatti dei pazienti risultati positivi, anche se non hanno sintomi. Lo ha deciso l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin. Nello spettro finiscono anche i contatti occasionali e non soltanto quelli "stretti". La strategia è chiara: "Puntare così a isolare anche i positivi asintomatici, e ragionando anche sulla possibilità di concentrarsi su particolari categorie specifiche particolarmente esposte.

Ma il governatore Luca Zaia si spinge oltre e annuncia tamponi random ai passanti. "Il Veneto è il territorio in cui è stato fatto il più alto numero di tamponi a livello mondiale. Adesso stiamo pensando a un progetto per farne degli altri, sui cittadini, all'esterno dei supermercati. Lo realizzeremo nelle prossime settimane. Abbiamo acquistato 100mila tamponi ma ne sono arrivati solo 10mila, anche a causa della chiusura delle frontiere", aggiunge Zaia. Il presidente della Regione mostra un prudente ottimismo. "Non nego una timida risposta positiva rispetto all'atteggiamento tenuto ma è necessario fare ancora di più. Evitiamo tassativamente le passeggiate e le cene di condominio: i nuclei familiari devono rimanere quelli storici. Nel giro di due o tre giorni penso che avremo già i primi dati sullo sforzo fatto dai veneti", spiega il Governatore.

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Le vittime

"Il numero dei morti per coronavirus non è una farsa - avvisa Zaia -, in Veneto sono 55 persone decedute per questo virus e questo la dice lunga. Continuiamo con lo studio e la sperimentazione, quella del nuovo farmaco, e con gli incontri con la delegazione dei medici cinesi per capire come è stata affrontata l'emergenza a Wuhan". Rispetto a ieri si sono registrate 5 nuove vittime.

I contagi

Ma un buona notizia c'è. Da ieri Vo' Euganeo - uno dei due primi focai italiani - non ha nessuno caso nuovo di positività. La cittadina padovana, prima zona rossa insieme a Codogno, ha imboccato decisamente la strada della guarigione. "Abbiamo applicato la quarantena - racconta il sindaco Giuliano Martini - con grande senso di responsabilità e fatto due screening a cui ha aderito il 95% della popolazione".  

Ma nel resto della regione i casi positivi sono saliti a 1.937, con una crescita di 264 contagi rispetto alla rilevazione di ieri sera. I pazienti in terapia intensiva sono 119.