Coronavirus Veneto 29 marzo, altri 30 morti. "Calano i contagi a Rovigo"

Zaia: "Stiamo facendo tanti tamponi". Un altro decesso in Polesine, Compostella: “Non dobbiamo abbassare la guardia”

Coronavirus, altri 30 morti in Veneto. Casi in calo nel Polesine (Ansa)

Coronavirus, altri 30 morti in Veneto. Casi in calo nel Polesine (Ansa)

Rovigo, 29 marzo 2020 – Trenta nuovi decessi e 428 nuovi casi di contagio da coronavirus in Veneto nelle 24 ore. Ne dà notizia oggi il presidente della Regione, Luca Zaia. I positivi, ha detto, sono 8.358, contro i 7.930 di ieri. "Aumentano perché stiamo facendo tanti tamponi, ce ne sono 5-6.000 in lavorazione". I ricoverati sono 1.941, quelli in terapia intensiva 355, 11 in più, mentre i decessi passano da 362 a 392. I dimessi sono 715.

Due nuovi casi di Covid-19 di registrano nella provincia di Rovigo per un totale di 121 positivi dall’inizio dell’emergenza, e un ulteriore decesso rispetto a ieri. E’ quanto emerge dal quotidiano bollettino del direttore generale dell’Azienda Uls 18, Antonio Compostella. “Benché vi sia una flessione leggera nella curva dei contagiati, non dobbiamo diminuire il nostro impegno quotidiano – sottolinea Compostella –, ma continuare nell’azione di contenimento e ricostruzione dei contatti, e nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, nelle regole igieniche, e nel rimanere a casa il più possibile. Non dobbiamo abbassare la guardia”.

Leggi anche Il robot che visita i contagiati Bollette e mutui: come funziona  La nuova autocertificazione  Due, come detto, i nuovi casi di positività. Il primo: un uomo nato nel 1973, del basso Polesine, lieve sintomatologia, lavora nel Trevigiano, in isolamento domiciliare. Il secondo: una donna classe 1989, dell’alto Polesine, contatto di un caso positivo; era in isolamento domiciliare dal giorno della positività del contatto. E’ deceduto invece un uomo del 1944, dell’alto Polesine. Era stato ricoverato a Legnago per un forte problema cardiologico, per essere poi dimesso il 18 marzo. Due giorni fa è stato trasportato in gravissime condizioni al Pronto soccorso di Rovigo, dove è deceduto dopo poco. Il tampone è stato eseguito dopo la morte e ieri è risultato positivo. “Le curve epidemiche parlano chiaramente di una diminuzione dei contagi sia a livello nazionale che a livello regionale e locale. Ma non dobbiamo farci prendere da facili entusiasmi – ribadisce ancora Compostella –. E’ il momento di continuare con il rigore per non vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi e rifar crescere il virus”. I ricoverati a oggi sono 36: 12 in Pneumologia - Terapia Semi Intensiva di Rovigo, 2 a Malattie Infettive, 13 nell'Area Covid non critica di Trecenta, 9 in Terapia Intensiva Covid a Trecenta. Sono inoltre 562 le persone attualmente in isolamento domiciliare Detto che ieri c’è stato un nuovo nato in provincia di Rovigo (sempre una bella notizia, soprattutto di questi tempi), Compostella si è soffermato poi sulla situazione delle case di riposo del territorio: “Questa mattina abbiamo completato la distribuzione di 5000 mascherine chirurgiche alle case di riposo nelle 20 case di riposo della provincia. Abbiamo distribuito anche mascherine FFP2 nella struttura di Fratta Polesine dove è presente un caso di positività in isolamento”. E ancora: “Settimanalmente facciamo il punto delle necessità di dispositivi di protezione individuale della case di riposo e le riforniamo. Proseguiamo l’attività di screening con i tamponi, tra oggi e domani completeremo lo screening presso l’Iras di Rovigo e poi si proseguirà con altre strutture del Polesine fino a completarle tutte. I numero dei deceduti dal 1 gennaio alla fine di Marzo 2019 è completamente sovrapponibile a quello del 2019, a dimostrazione che le nostre case di riposo sono state toccate solo marginalmente dall’epidemia di Coronavirus. Questo per sottolineare l’estrema sicurezza che hanno le nostre strutture”. Proseguono i due filoni di esecuzione tamponi: persone con sintomatologia e screening a dipendenti, enti e strutture. Infine, dal direttore generale dell’Azienda Uls 18, anche un ringraziamento speciale “alle volontarie di Lendinara e alle aziende che hanno fornito il materiale per la realizzazione delle 200 visiere che ieri ci sono state donate. L’ennesimo segno – ha concluso Compostella – della vicinanza della comunità per noi fondamentale in questi giorni difficili”.