Coronavirus Veneto oggi, oltre 2 mila casi. Zaia: "Allarme ricoveri: come a marzo 2020"

Bollettino: continuano a salire positivi (2.191, ieri 1.901) e ricoveri (+62). Calano i decessi (59, ieri 84). "A fine marzo possibili 300 in terapia intensiva". Astrazeneca? "Qui nessuna reazione grave"

Coronavirus Veneto: bollettino del 17 marzo, Zaia: "Allarme ricoveri"

Coronavirus Veneto: bollettino del 17 marzo, Zaia: "Allarme ricoveri"

Venezia, 17 Marzo 2021 - Salgono i nuovi positivi al Covid-19 in Veneto, oggi sono +2191 mentre ieri erano +1901 (totale 359247). Crescono gli attualmente positivi, oggi sono 36442 (+729). Diminuiscono i nuovi decessi: oggi sono +59, mentre ieri erano +84 (totale 10259). Salgono i guariti: oggi sono 312546 (+1403). Crescono i ricoveri causati dal coronavirus in Veneto, oggi sono 1807 (+62). 1600 persone sono in area non critica (+58), di cui 1337 positive (+55) e 263 negativizzate (+3). Sono 207 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (+4), di cui 191 positivi (+5) e 16 negativizzati (-1).

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"A fine marzo possibili 300 in terapia intensiva"

"I nostri modelli ci dicono che prima di fine marzo si potrebbero oltrepassare oltre 300 prese in carico nelle terapie intensive. Sembra la replica di marzo dello scorso anno". Lo ha detto il presidente del veneto Luca Zaia "I nostri modelli di proiezione - ha aggiunto - indicano che fino a fine marzo ci sarà la parte più impegnativa. Speriamo che ci aiuti la buona stagione e la campagna vaccinale, anche quella già fatta", ha concluso.

Zaia: "Nessuna reazione grave ad AstraZeneca"

“In Veneto - afferma il Presidente della Regione Luca Zaia - non c’è stata nessuna reazione avversa grave al vaccino di AstraZeneca. Il professor Simioni dell'università di Padova, esperto di malattie del sangue, si è messo a disposizione per valutare la coagulazione del sangue pre e post vaccino. Ho chiesto che questa valutazione venga fatta per tutti i vaccini. Noi siamo per un monitoraggio random del sangue per capire se, dopo qualche giorno dal vaccino, ci sono stati dei fenomeni”. "Con questa velocità di crociera - spiega il Presidente Zaia - perdiamo circa 10mila vaccinati al giorno. Contavamo di crescere fino a 50mila dosi al giorno, ma per noi pesa molto il blocco di AstraZeneca. L'obiettivo resta quello di mettere in sicurezza la popolazione target degli over 70 prima dell'estate, potrebbe essere una grande sfida. Spero che dopo Pasqua si veda la luce fuori dal tunnel e finiscano le restrizioni".

"Pronti a studio sulla coagulazione pre e post vaccino"

Il Veneto è disponibile a effettuare uno studio per valutare la coagulazione del sangue prima e dopo la vaccinazione. Ha annunciato Luca Zaia. «Il dottor Flor (dg regionale della sanità, ndr) - ha riferito ai giornalisti - ha avuto un colloquio con il prof. Paolo Simioni dell'Università di Padova, esperto di malattie del sangue. Si è messo a disposizione per una ricerca, per valutare la coagulazione del sangue pre e post vaccino, su tutti i vaccini. Siamo a favore di un monitoraggio 'random', ci servirebbero volontari. E' un intervento che ci sembra banale, e la questione mi sembra ragionevole", ha concluso.

Specializzandi per la campagna vaccinale

È stato chiuso in Veneto l'accordo per l'utilizzo degli specializzandi medici nella campagna vaccinale. Lo ha riferito l'assessore regionale alla Salute Manuela Lanzarin. L'accordo prevede il ricorso, su base volontaria, degli specializzando dal primo anno in su, fuori dall'orario di formazione, soprattutto il sabato e la domenica e nelle ore serali. "A Padova - ha detto Lanzarin - si calcola possano aderire un migliaio, a Verona circa 350. Secondo l'accordo nazionale avranno un contratto di lavoro autonomo a tempo determinato legato all'emergenza, con compenso pattuito a livello nazionale, di 40 euro all'ora".

Tra le altre categorie di addetti alla vaccinazione il Veneto ha già chiuso l'accordo con i medici di medicina generale, per i pazienti 'superfragili' come anziani a casa, diabetici, malati cardiocircolatori. In itinere vi sono poi altri tre protocolli, con odontoiatri, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali interni, già passati a livello nazionale e ora con singoli tavoli per definire modalità e contenuti. Si attende quindi l'accordo nazionale per le farmacie. C'è infine una cabina regia tecnica con le sigle sindacali per le vaccinazioni all'interno delle imprese.

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