Coronavirus, focolaio in Veneto. Zaia e l'ordinanza "per inasprire le regole"

Cluster nel Vicentino e l''indice Rt della regione passa da 0,43 a 1,6. L'ira del Governatore: "Ricovero coatto per chi rifiuta le cure"

Una foto tratta dal profilo Twitter del presidente della Regione Veneto, Zaia (Ansa)

Una foto tratta dal profilo Twitter del presidente della Regione Veneto, Zaia (Ansa)

Venezia, 3 luglio 2020 -  Una nuova ordinanza restrittiva "per inasprire le regole" sulla prevenzione del contagio del Coronavirus sarà presentata presentata lunedì 6 luglio in Veneto. Lo ha annunciato il Governatore Luca Zaia, alla luce di assembramenti e "comportamenti sconsiderati di troppe persone" evidenziatisi in questi ultimi giorni.

"Continuando di questo passo non dobbiamo porci la domanda se il virus tornerà in ottobre, perché l'abbiamo già qui. Ai comportamenti irresponsabili di qualcuno, si aggiungono gli altri che abbiamo conosciuto in queste ore".

"Il nuovo focolaio di Covid-19 scatenato da un imprenditore vicentino rientrato dalla Bosnia ha portato il Veneto da un rischio basso a un rischio elevato, passando da una r con t pari a 0,43 a una di 1,63", ha detto Zaia.

Il presidente del Veneto ha ricostruito la vicenda legata al viaggio in Bosnia, che ha determinato 5 nuove positività e 89 isolamenti. "Se questo è il sistema di gestire la positività e la sintomatologia, dopo quattro mesi di coronavirus allargo le braccia - ha rilevato -. Così non ne veniamo fuori. Fosse per me, di fronte a certi comportamenti prevederei il carcere. E' essenziale che a livello nazionale si prenda in mano il dossier, mettendo in fila le questioni con un Dpcm o con un provvedimento del ministro Speranza".

"La legge prevede una multa di 1000 euro in caso di fuga dall'isolamento sanitario: mi sembra ridicolo - ha sottolineato Zaia -. E ritengo che sia fondamentale il ricovero coatto, così come è necessario essere severissimi con gli isolamenti sanitari. Io ho dato disposizioni ai Sisp di tolleranza zero e, se ci sono elementi, di procedere alla denuncia. Non possiamo permetterci la diffusione del virus per l'irresponsabilità di qualcuno. Quello che è accaduto, è gravissimo".

"Di tutto questo ne parlerò - ha concluso Zaia - con Bonaccini in conferenza dei servizi, perché siamo i primi a sperimentare una vicenda del genere, inquietante".