Covid 18 marzo 2021: bollettino oggi coronavirus di oggi. Contagi Italia ed Emilia Romagna

Salgono i nuovi contagi da coronavirus e anche il tasso di positività che va al 6,7% (dal 5,4 di ieri). Oggi 65 vittime. Ospedali: ricoveri in aumento. Il report Gimbe: nella nostra regione terapie intensive occupate al 50% e i nuovi casi aumentano del 25,5%. E per la Ue restiamo tra le regioni in rosso scuro

Bollettino Covid 18 marzo in Emilia Romagna: dati sui contagi

Bollettino Covid 18 marzo in Emilia Romagna: dati sui contagi

Bologna, 18 marzo 2021 - E' arrivato in serata l'atteso via libera dell'Ema sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca: "Il siero AstraZeneca è sicuro ed efficace, i benefici sono superiori ai rischi ed escludiamo relazioni tra casi di trombosi", ha sentenziato l'Agenzia europa per il farmaco che sottolinea come il vacicno "non può essere associato a un incremento degli eventi di trombosi". 

Colori regioni oggi: la mappa d'Italia sempre più colorata di rosso

Da domani alle 15, dunque, anche in Emilia Romagna si riparte con le somministrazioni dei vaccini di AstraZeneca. In questi giorni la campagna vaccinale è andata avanti con Pfizer e Moderna, comprese le seconde dosi a chi aveva già fatto la prima. Ma, intanto, i numeri sulla diffusione del coronavirus in regione non sono confortanti: aumentano i nuovi casi che oggi sono 2.531, testati su 37mila tamponi, con un tasso di positività che arriva al 6,7% contro il 5,4% di ieri (la media nazionale è salita al 7%).

Coronavirus, bollettino contagi Covid. Dati Italia e regioni

Le vittime registrate oggi in regione sono 65 (ieri 52), di cui 33 a Bologna che resta la provincia a rischio massimo: oggi 661 contagi a cui vanno aggiunti i 65 dell'Imolese, per un totale di 726 nuovi casi nell'area metropolitana. Seguono poi Modena (373), Rimini (285) e Reggio (231). I casi attivi sono abbondantemente sopra ai 70mila e oggi sono aumentati di 852 persone. Aumentano ancora i ricoveri: altri quattro pazienti hanno avuto bisogno delle cure salva-vita delle terapie intensive dove ora ci sono 385 persone. Nei reparti non critici ci sono 3.515 pazienti covid (+15).

Sul fronte vaccinale, il presidente Stefano Bonaccini ha preso una decisa posizione contro i no vax dichiarando di essere favolevole all'obbligo di immunizzazione per i sanitari che lavorano in ospedale.

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Coronavirus: i dati in Italia e nelle altre regioni

Sono 24.935 i nuovi positivi di oggi in Italia, secondo i dati del ministero della Salute: un dato in crescita rispetto ai 23.059 di ieri. I tamponi processati oggi sono 353.737 i tamponi e il tasso di positività di oggi è salito al 7% (ieri 6,2%). Sono invece 423 le vittime in un giorno (ieri erano state 431). I guariti sono 15.976 mentre gli attuali positivi crescono di 8.502 unità a 547.510. I posti letto di terapia intensiva occupati sono 153 su 656; quelli di degenza 1.562 su 3.160.

La tabella per regioni:

Covid oggi: il bollettino in Emilia Romagna

Sono 2.531 i nuovi positivi al coronavirus nella nostra reguone, 1.109 dei quali asintomatici. Di questi, 616 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 95 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 38 con gli screening sierologici, 13 tramite i test pre-ricovero. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 22.881 tamponi molecolari, a cui si aggiungono 164 test sierologici e 14.884 tamponi rapidi. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 6,7%.

I guariti (1.614) superano i nuovi casi attivi (852): questi ultimi ora sno 70.438. Le persone in isolamento in casa perché con sintomi blandi sono 66.502 (+833).

Covid, le vittime di oggi 18 marzo

Purtroppo, si registrano 65 nuovi decessi: 4 in provincia di Piacenza (tutti uomini, di 71, 73, 76 e 78 anni); 3 nel parmense (una donna di 88 anni e 2 uomini, di 83 e 86 anni); 2 nella provincia di Reggio Emilia (entrambi uomini, di 79 e 87 anni); 6 nella provincia di Modena (tutti uomini, rispettivamente di 70, 74, 77, 80 e 2 di 81 anni); 33 nella provincia di Bologna (11 donne: di 72 anni – deceduta a Imola – 74, 2 di 75, 76, 77, 78 – deceduta a Imola – 79, 88, 91, 96 anni – deceduta a Imola –, e 22 uomini: di 59, 60, 2 di 63 anni, 66, 67, 71, 73 – quest’ultimo deceduto a Imola –, 75, 3 di 78 anni – di cui uno deceduto a Imola – poi 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 87, 89 – quest’ultimo deceduto a Imola –, 95 anni); 2 nella provincia di Ferrara (una donna e un uomo, entrambi di 75 anni); 5 in provincia di Ravenna (2 donne, di 93 e 96 anni, e 3 uomini, di 69, 76, 82 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (tutte donne, di 78, 86, 88, 90 anni); 6 nel riminese (3 donne, di 59, 94 e 99 anni, e 3 uomini, di 68, 74 – quest’ultimo deceduto a Cesena – 88 anni).

Ricoveri covid in Emilia Romagna

Sono 3.551 (+15) i pazienti covid negli ospedali emiliano romagnoli, in terapia intensiva sono 385 (+4 rispetto a ieri): 9 a Piacenza (-2 rispetto a ieri), 25 a Parma (+1), 31 a Reggio Emilia (numero invariato), 81 a Modena (+1), 118 a Bologna (+6), 30 a Imola (-1), 34 a Ferrara (-1), 17 a Ravenna (-2), 7 a Forlì (+1), 9 a Cesena (+1) e 24 a Rimini (numero invariato rispetto a ieri).

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Sintomatici e asintomatici per provincia

Ecco come sono distribuiti i 2.521 nuovi casi di oggi: 88 a Piacenza (di cui 58 sintomatici), 160 a Parma (di cui 70 sintomatici), 231 a Reggio Emilia (di cui 114 sintomatici), 373 a Modena (di cui 246 sintomatici), 661 a Bologna (di cui 362 sintomatici), 65 casi a Imola (di cui 28 sintomatici), 166 a Ferrara (di cui 30 sintomatici), 238 a Ravenna (di cui 140 sintomatici), 144 a Forlì (di cui 120 sintomatici), 120 a Cesena (di cui 93 sintomatici) e 285 a Rimini (di cui 161 sintomatici). Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 27 casi, positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare. Sono stati inoltre eliminati 2 casi, sempre comunicati in precedenza, in quanto giudicati non Covid-19.

Contagi oggi a Bologna

Sui 661 nuovi casi di positività in provincia di Bologna, 362 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 45 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 8 attraverso il test per categoria a rischio, 4 mediante i test pre ricovero, mentre è in corso l’indagine epidemiologica per 242. Tra i 661 nuovi contagi, 517 sono sporadici e 144 inseriti in focolai. Un caso è importato da altre Regioni.

Gimbe: in Emilia Romagna terapie intensive occupate al 50% e i nuovi casi aumentano del 25,5%

"Tutti i numeri della pandemia sono in aumento". Lo evidenzia il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbre nella settimana 10-16 marzo che per l'Emilia Romagna fa scattare l'allarme per quel che concerne le terapie intensive dove l'occupazione da parte dei pazienti Covid è sopra al 50% (come per Lombardia Umbria, Marche e Provincia Autonoma di Trento) contro una media nazionale che oltrepassa comunque la soglia critica del 36% di posti occupati. Anche per i posti letto in area medica occupati dai pazienti Covid la situazione è in peggioramento con il 54% di posti occupati nella nostra regione.  "Il sovraccarico ospedaliero - commenta Renata Gili, responsabile ricerca sui Servizi sanitari della Fondazione Gimbe - oltre a rendere più complessa l'assistenza dei pazienti Covid, aumenta lo stress di personale e servizi ospedalieri e impone di rimandare interventi chirurgici e altre prestazioni non urgenti per pazienti non Covid".

"L'ulteriore incremento dei nuovi casi - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - ha determinato nell'ultima settimana la netta espansione del bacino dei casi attualmente positivi, aumentato di oltre 57 mila unità". In Emilia Romagna rispetto la settimana precedente i nuovi casi sono aumentati del 25,5%. 

La Ue: Emilia Romagna ancora in rosso scuro

La mappa Ecdc sulle zone più a rischio covid in Europa
La mappa Ecdc sulle zone più a rischio covid in Europa

L'Emilia Romagna resta stabilmente tra le cinque regioni italiane e la Provincia autonoma di Trento in rosso scuro, la fascia di massimo rischio, nella mappa epidemiologica d'Europa aggiornata dall'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Da questa settimana nella lista entra il Piemonte, che si aggiunge alla nostra regione, alla LombardiaMarche e Campania. La Valle d'Aosta, che la scorsa settimana era arancione, torna rossa.

Donini: "In ospedale un esercito strenato di sanitari che però sta reggendo l'urto"

"Abbiamo un esercito stremato che però c'è e sta reggendo l'urto del terzo picco pandemico". Il tutto, sottolinea l'assessore alla Sanità dell' Emilia- Romagna, Raffaele Donini, grazie alla vaccinazione in massa del personale sanitario e di quello delle Cra: non a caso i contagi di queste categorie sono crollate ad una media "largamente inferiore all'1%".  Il personale sanitario ma anche il socio assistenziale oggi, "pur con turni massacranti e sforzi enormi, è protetto", sottolinea Donini. Oggi "abbiamo ospedali piani di pazienti ma anche un organico in forze. Pensate se questo picco fosse arrivato con il personale sanitario non vaccinato. Sarebbe stata una situazione drammatica perché non avremmo avuto personale a disposizione per curare la gente".

"Senza vaccino avremmo potuto avere molti più decessi"

Senza le vaccinazioni degli anziani ospiti delle Cra e degli over 80 "nel terzo picco avremmo potuto avere molti più decessi". In ogni caso, fa notare ancora Donini, "ancora oggi siamo tra le regioni più colpite, e lo saremo sempre. Perché siamo più esposti alle relazioni, ai contatti, agli attraversamenti. Avere improntato la campagna vaccinale su queste basi sicuramente ha evitato una situazione molto peggiore".

"Vaccini? Pronti a ripartire"

Alle 15 di oggi sono state somministrate complessivamente 635.638 dosi; sul totale, 214.710 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Dunque il criterio resterà lo stesso nel proseguio della campagna vaccinale: "Si parte non da chi rischia di contagiarsi, ma da chi rischia di morire se contagiato". Arriverà anche il tempo delle vaccinazioni nelle aziende, sottolinea l'assessore, ma "in una terza fase, quando avremo tanti tanti vaccini". Con un avvertimento: "Non ci possiamo scegliere noi il vaccino".

Il portale per i riservisti

Intanto, si allarga la schiera di chi si mette a disposizione per ricevere le dosi vaccinali rimaste a fine giornata: a fronte di una disdetta improvvisa, infattim, si rischia di sprecare una dose. Così, in molti si aggirando nei pressi dei centri per subentrare anche all'ultimo secondo. 

Per questo, la consigliera regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini, suggerisce alla Regione di costituire un portale ad hoc dedicato proprio ai 'riservisti' dei vaccini. Ieri anche Pd e M5s hanno sollecitato la Regione a prevedere un protocollo standard per tutte le Ausl dell'Emilia-Romagna, per garantire le iniezioni ai volontari con i vaccini avanzati a fine giornata. "Nessuna dose deve andare persa - insiste oggi Castaldin i- e proprio per disciplinare quest'ordinanza a livello regionale e locale, ho immaginato ed elaborato il fac-simile di un portale che ogni giorno possa, da una parte, spiegare quante sono le dosi vaccinali che possono essere ridestinate perchè avanzate e, dall'altra, incontrare la disponibilità delle persone che intendono candidarsi", ad esempio anche in base "a chi è più vicino rispetto a una data sede" vaccinale.

Il momento è delicato, sottolinea la consigliera Fi, quindi "dobbiamo far qualcosa che dia un ordine alle cose. E questo secondo me è un primo passo". All'interno del portale elaborato da Castaldini e dal suo staff, si possono "scegliere le giornate nelle quali rendersi disponibili, indicare il numero di telefono al quale essere contattati, l'eventuale categoria prioritaria alla quale si appartiene e il preavviso minimo entro il quale essere chiamati. E che ci si possa registrare sul portale con Spid, Cie, Cns o altri accessi verificati di livello 2". Il personale sanitario, invece, potrebbe accedere con le credenziali della rete Sole.