Covid e farmaci: boom degli ansiolitici. Nelle Marche +68%

Il monitoraggio dell'Aifa: in grande crescita sopratutto nel centro Italia la vendita di questo tipo di prodotti

E' aumentata la vendita degli ansiolitici durante l'emergenza Covid

E' aumentata la vendita degli ansiolitici durante l'emergenza Covid

Ancona, 15 marzo 2021 – E' stato un anno complicato, tragico per molti versi, quello segnato dall'emergenza Covid. Si nota anche alla voce farmaci venduti. Nel 2020, dalla prima ondata di Coronavirus in poi, si è registrato un aumento di ansiolitici (+12%), soprattutto nelle regioni del centro Italia, Marche (+68%) e Umbria (+73%). E durante la cosiddetta fase 2 dell'epidemia, l'acquisto di questi farmaci è aumentato in misura maggiore rispetto all'incremento già osservato durante la prima fase. E' questo uno dei dati che emerge dal Monitoraggio dell'Agenzia italiana del farmaco sull'uso dei farmaci durante l'epidemia Covid-19, di cui sono stati pubblicati i dettagli regionali e un aggiornamento ai primi 2 mesi del 2021. Dal monitoraggio mensile e su base regionale emerge che "il consumo di eparine a basso peso molecolare a livello territoriale, farmaci di prima linea per la terapia anti Covid-19, è aumentato di oltre il 19% in quasi tutte le regioni italiane nel trimestre ottobre-dicembre 2020 rispetto al medesimo trimestre del 2019", Sebbene l'agenzia "non ne abbia mai approvato l'uso per Covid-19, l'azitromicina continua a registrare aumenti notevoli sia a livello territoriale che ospedaliero, in particolar modo in Campania (+250%) e Lazio (+300%)".

E ancora, secondo la fotografia scattata dall'Aifa, "nonostante la grande pressione a carico delle strutture ospedaliere, gli acquisti ospedalieri di farmaci oncologici e immunoppressori nel 2020 risultano stabili rispetto all'anno precedente in tutte le regioni, anche in quelle maggiormente gravate dall'emergenza". Tra i farmaci non specifici per Covid-19, "si evidenzia rispetto al 2019 un aumento generalizzato degli stimolanti cardiaci iniettivi utilizzati nelle terapie intensive e subintensive (+127%). In particolar modo, i primi due mesi del 2021 hanno fatto registrare un incremento superiore rispetto al 2020 per le regioni Molise, Basilicata, Piemonte ed Emilia Romagna".

Covid, le altre notizie di oggi

"I vaccini ci salvano ma ora più trasparenza". Altolà del farmacologo: basta allarmismi

Il bollettino delle Marche

Vaccino AstraZeneca: nelle Marche bloccato un secondo lotto