Covid Marche, monito di Acquaroli: "Più prudenza o non torniamo gialli"

Il presidente: "Se non stiamo attenti, il 7 gennaio non torniamo zona gialla. Una terza ondata sarebbe pesantissima, nessuno faccia il furbetto"

Il governatore delle Marche Francesco Acquaroli

Il governatore delle Marche Francesco Acquaroli

Ancona, 31 dicembre 2020 - Presidente Francesco Acquaroli, a tre mesi dalla sua elezione alla guida della Regione Marche quali sensazioni prova umanamente? "Una grande soddisfazione e tanta responsabilità. I marchigiani hanno riposto in me tante speranze e adesso si devono dare le risposte tenendo presente del quadro difficile rappresentato dalla pandemia. Siamo al lavoro per affrontare le problematiche sul tavolo con una visione diversa rispetto al passato. Una rottura con quanto fatto negli ultimi 25 anni con tutto il rispetto per il centrosinistra che ha governato prima. Il desiderio è proiettare le Marche nel futuro".

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Come è cambiata la sua vita? "Ho sempre cercato di dare il massimo e continuerò a farlo anche adesso anzi cercando di trovare ulteriori energie. Sia da sindaco che da parlamentare mi sono sempre messo a disposizione della comunità, adesso lo faccio con una dimensione più importante. La vità privata? Non c’è più".

image Governatore, lei ha mantenuto la delega al Turismo uno dei settori più in crisi: come pensa di rilanciarlo? "Dal punto di vista tecnico diamo vita a un’agenzia specifica che si occuperà anche di internazionalizzazione. L’obiettivo è andare oltre il classico periodo estivo e destagionalizzare promuovendo i nostri paesaggi, la cultura, i borghi, insomma riorganizzare il sistema e conquistare altri visitatori". Nelle sue mani anche il Porto e l’Aeroporto: il primo ha il nodo della nomina del nuovo presidente mentre lo scalo di Falconara ha bisogno di essere sostenuto.

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"Nel primo caso sono in attesa del ministro per capire le sue intenzioni per poi valutare. Per il Sanzio la situazione è difficile perché è tutto bloccato per il Covid. Lavoriamo attraverso i bandi per sostenere nuovi voli. Una cosa è certa: si deve creare interesse per far venire le persone nelle Marche. E per farlo è necessario mettere in piedi un’offerta adeguata". Lei appena eletto ha scritto al Presidente Mattarella per tenere alta l’attenzione sul sisma. In questi primi mesi cosa si è mosso? "Anche oggi (ieri, ndr) ho una riunione su questo punto. Manteniamo ferma l’impostazione del commissario Legnini. Non vogliamo stravolgere nulla e vediamo nei prossimi due mesi se tutto funziona sul fronte della ricostruzione privata. Poi faremo le valutazioni per capire se proseguire così o mettere in piedi la filiera istituzionale". Presidente arriviamo alla pandemia: nel malaugurato caso di una terza ondata il sistema sanitario riuscirà a reggere? "Una terza ondata sarebbe pesantissima. Per questo ricordo a tutti la massima attenzione alle prescrizioni. Nessuno faccia il furbetto. Abbiamo un aumento di positivi, di ricoveri, di sintomatici e l’Rt è a 0,99. Se non stiamo attenti il 7 gennaio rischiamo di non tornare gialli ma andare avanti con limitazioni più dure". Il Covid l’ha sfiorata avendo avuto un positivo in casa, sarebbe disposto a fare prima il vaccino per dare l’esempio? "Una cosa è certa: lo farò. Credo sia giusto aspettare il proprio turno senza il bisogno di dare esempi. Non posso pensare che ci siano persone che pensano che sia tutta una trappola o che possa fare male. Ci sono tante cose che non fanno bene alla salute, come per esempio le sigarette, ma tanti fumano. Quindi il vaccino è da fare senza troppe discussioni". Ci sono sanitari che non vogliono vaccinarsi così come dipendenti della pubblica amministrazione. Pensa si possa andare verso l’obbligatorità? "Non condivido l’obbligatorietà, credo serva un senso di responsabilità. Io lo faccio per non essere pericoloso per gli altri e anche per me stesso. Incontro tante persone ogni giorno e non vorrei mai essere responsabile di un problema di salute per qualcuno. Chi ha una funzione pubblica deve fare il vaccino, è una forma di rispetto per gli altri". Lei come passerà la fine dell’anno? "Saremo io e mia moglie. Cena in casa e poi videotelefonate con parenti e amici. Abbiamo anche fissato gli orari. Poi dopo la mezzanotte andrò a dormire, la stanchezza si fa sentire". Un invito e un augurio ai marchigiani. "Rispettate le raccomandazioni anche se capisco che è pesante. L’augurio è quello di avere tanta salute e serenità per il prossimo anno. Solo così si possono affrontare i problemi e le sfide che ci troveremo davanti. Buon anno a tutti".