Covid e asintomatici, verso nuove regole. Via libera dopo 5 giorni senza tampone negativo

Il ministro alla Salute Orazio Schillaci spiega come stia prendendo forma un nuovo disegno di legge: "Ma si dovrà indossare la mascherina"

Bologna, 1 dicembre 2022 - Prendono forma le nuove regole per il ritorno al lavoro dopo un test positivo al Covid-19, delineate dal ministro alla Salute Orazio Schillaci nelle ultime ore e, a stretto giro, oggetto di un nuovo disegno di legge pronto a entrare in vigore.

La novità più rilevante è che si va verso il rientro al lavoro dopo 5 giorni per chi è risultato positivo al Coronavirus (ed è asintomatico), anche senza il tampone negativo. Mentre il rientro resta fissato a sette giorni per chi, invece, ha sintomi.

Covid, per chi è asintomatico rientro al lavoro dopo 5 giorni senza tampone negativo
Covid, per chi è asintomatico rientro al lavoro dopo 5 giorni senza tampone negativo

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Covid e lavoro, le nuove regole

Con la pandemia che prosegue a singhiozzi e mentre i contagi in diverse zone stanno risalendo, il governo annuncia un nuovo "modello" basato su un approccio soprattutto "pragmatico". Questo perché il virus è ormai in una “fase endemica”, e quindi è necessario adeguarsi come fatto, ad esempio, da altri Paesi esteri.

Questo riguarda soprattutto l’isolamento per chi risulta positivo al Covid-19, ma asintomatico, che sembra pronto a passare da 7 a 5 giorni anche in assenza di tampone negativo. Secondo le idee del ministro Schillaci, è chiaro come in questi casi debba comunque rimanere un atteggiamento precauzionale e “l’utilizzo della mascherina” per proteggere gli altri.

Nuove misure Covid, cosa ha detto il ministro Schillaci

"Siamo pronti a passare al nuovo modello. Valutiamo quale sia lo strumento corretto per attuarlo. Forse non basterà una circolare”, spiega in un’intervista al Corriere della Sera il ministro Orazio Schillaci in merito alle nuove norme sulla convivenza con il Covid-19. È chiaro che chi esce dall’isolamento senza la prova diagnostica dovrà avere senso di responsabilità e indossare la mascherina in caso di contatti con persone fragili. Puntiamo sulla persuasione non sugli obblighi".

"In Italia c'è un eccesso di tamponi - prosegue Schillaci - e, per ora, anche se i casi sono in aumento, non ci sono segnali di preoccupazione”. Schillaci ribadisce anche che "i vaccini sono fondamentali" e "non vada messa in dubbio la loro efficacia", ricordando la partenza della nuova campagna del ministero sulla quarta dose, raccomandata per i pazienti fragili insieme al vaccino anti influenza, che “quest’anno ha già cominciato a mostrarsi aggressiva".