Covid oggi 27 marzo 2021: bollettino Coronavirus. Contagi Italia ed Emilia Romagna

In Italia 23.839 casi, 380 vittime. I nuovi positivi in regione sono 2.269, tasso di positività in calo al 6,8%. Altri 34 morti. Terapie intensive +1, reparti ordinari -47. Guariti +2.029, casi attivi +206. Tamponi rapidi: in regione più di mezzo milione di test in tre mesi

Covid: l'andamento dell'epidemia in Emilia Romagna. Dati e grafici

Covid: l'andamento dell'epidemia in Emilia Romagna. Dati e grafici

Bologna, 27 marzo 2021 - L'Emilia Romagna resta in zona rossa un'altra settimana, come era stato ampiamente previsto, e probabilmente lo sarà fino al 12 aprile. "Abbiamo avuto un Rt che era 1.35 poche settimane fa" e ora siamo "intorno all'1 (0,98, ndr) però abbiamo ancora i reparti di terapia intensiva e i reparti Covid" con numeri "molto alti. I contagi stanno calando quotidianamente rispetto alla settimana precedente, ma sono ancora molto alti", ha confermato ieri il presidente Stefano Bonaccini, parlando a Radio1.

Aggiornamento Il bollettino Covid Italia ed Emilia Romagna del 28 marzo

Sulla diffusione del Coronavirus in regione, il Governatore dice anche che le cose "stanno cominciando ad andare meglio, il picco della curva pandemica lo abbiamo superato ma bisogna reggere ancora in maniera robusta per fare in modo che si sconfigga questa terza ondata e, insieme, dobbiamo vaccinare sempre più persone".

Intanto, restano ancora sopra i 2mila i nuovi casi in Emilia Romagna: su oltre 33mila tamponi effettuati, sono stati rilevati 2.269 positivi (2.391 i contagi di ieri), di cui 861 asintomatici. Il tasso di positività cala al 6,8% (ieri 7,4%).

Bologna guida ancora una volta la mappa del contagio nelle province con 546 nuovi casi più (40 nel Circondario Imolese), seguita da Modena (405); poi Reggio Emilia (225) e Parma (201). Quindi Rimini (194), Ravenna (176), Ferrara (164), il territorio di Cesena (131) e quello di Forlì (129). Infine Piacenza (58).

Oggi sono 34 gli emiliano romagnoli morti di Covid (ieri 46). Quanto ai ricoveri, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 400 (+1 rispetto a ieri). Calano, invece, i posti letto occupati nei reparti ordinari: 3.467 (-47).

Dall'inizio della crisi, i casi di positività complessivi in Emilia Romagna sono 329.041, mentre i decessi sono in totale 11.706.

Ancora alto il numero delle guarigioni: 2.029 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 245.274. Purtroppo tornano a crescere i casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 72.061 (+206 rispetto a ieri).

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Coronavirus Italia: dati e tabella delle regioni

In Italia sono 23.839 i positivi al Covid 19 nelle ultime 24 ore, per un totale di 3.512.453. Ieri erano stati 23.987. Secondo i dati del ministero della Salute, sono invece 380 i morti in un giorno (457 ieri), per un totale dall'inizio della pandemia di 107.636.

Sono 357.154 i tamponi molecolari e antigenici analizzati nelle ultime 24 ore. Ieri i test erano stati 354.952. Il tasso di positività scende al 6,6%, in leggero calo rispetto a ieri quanto era al 6,8%.

I nuovi colori delle regioni

Sono 3.635 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 7 più di ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione, sono 264 (ieri erano stati 288). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.621 persone, in aumento di 149 unità rispetto a ieri.

Ad oggi  ci sono 571.878 attualmente positivi, 5.167 in più rispetto a ieri. Dall'inizio della pandemia sono invece 2.832.939 i guariti e i dimessi, con un incremento nelle ultime 24 ore di 18.287 unità.

I casi totali di Covid dall'inizio della pandemia superano quota 3 milioni e mezzo (3.512.453); la regione con il maggior numero di contagi nelle ultime 24 ore è sempre la Lombardia (4.884), davanti a Piemonte (2.636), Emilia Romagna (2.269), Campania (2.209) e Puglia (2.008).

I dati delle regioni Contagi nelle Marche - Covid in Veneto - Pandemia in Toscana

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Covid Emilia Romagna: numeri del 27 marzo

Dall’inizio della pandemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 329.041 casi di positività, 2.269 in più rispetto a ieri, su un totale di 33.234 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6,8%.

Dei nuovi contagiati, 861 sono asintomatici: 563 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 48 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 41 con gli screening sierologici, 11 tramite i test pre-ricovero. Per 198 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

Complessivamente, tra i nuovi positivi 767 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 1104 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,7 anni.

Ecco la mappa del contagio da inizio epidemia, con i dati per provincia:  21.601 a Piacenza (+58 rispetto a ieri, di cui 42 sintomatici), 22.529 a Parma (+201, di cui 117 sintomatici), 39.813 a Reggio Emilia (+225, di cui 132 sintomatici), 56.494 a Modena (+405, di cui 265 sintomatici), 71.101 a Bologna (+546, di cui 374 sintomatici), 11.419 casi a Imola (+40, di cui 24 sintomatici), 19.473 a Ferrara (+164, di cui 50 sintomatici), 25.681 a Ravenna (+176, di cui 126 sintomatici), 13.301 a Forlì (+129, di cui 89 sintomatici), 16.278 a Cesena (+131, di cui 91 sintomatici) e 31.351 a Rimini (+194, di cui 98 sintomatici).

La Regione precisa che "sono stati eliminati 4 casi, positivi al test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare. In seguito a verifica, è stato eliminato un decesso della provincia di Forlì-Cesena, in quanto avvenuto non a causa del Covid-19". 

Coronavirus e morti in Emilia Romagna

Il bollettino di oggi registra 34 vittime legate al Covid: uno a Piacenza (un uomo di 81 anni); 4 nella provincia di Parma (una donna di 87 anni e 3 uomini di 74, 81 e 89 anni), 4 nella provincia di Reggio Emilia (2 donne, di 80 e 93 anni, e 2 uomini, di 73 e 81 anni); 4 nella provincia di Modena (3 donne, rispettivamente di 80, 83 e 93 anni, e un uomo di 84 anni); 11 in provincia di Bologna (3 donne, rispettivamente di 73 anni – deceduta a Imola – poi 78 e 93 anni; e 8 uomini: 50, 76, 83, 84, 81 anni – deceduto a Imola – poi 86, 88 anni – quest’ultimo deceduto a Imola –, infine un uomo di 92 anni); uno nella provinca di Ferrara (un uomo di 65 anni); 6 in provincia di Ravenna (una donna di 85 anni, e 5 uomini rispettivamente di 79, 2 di 81, 87, 91 anni); uno in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 73 anni); 2 in provincia di Rimini (entrambi uomini, di 78 e 87 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.706.

Covid: bimba morta a 11 anni

Una bambina di 11 anni, di Finale Emilia (Modena), già affetta da patologie gravi, ha contratto il Covid ed è morta dopo circa una settimana di ricovero. Il coronavirus sarebbe sopraggiunto su un quadro già compromesso per altre malattie. La piccola si trovava ricoverata al Policlinico Sant'Orsola di Bologna.

Terapie intensive in Emilia Romagna

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 400 (+1 rispetto a ieri): 8 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 28 a Parma (invariato), 31 a Reggio Emilia (invariato), 82 a Modena (+3), 121 a Bologna (-1), 25 a Imola (-2), 34 a Ferrara (-1), 19 a Ravenna (invariato), 11 a Forlì (+1), 8 a Cesena (-1) e 33 a Rimini (+1).

Sono invece 3.467 quelli negli altri reparti Covid (-47).

Bologna: vaccinazioni fino a mezzanotte

A Bologna dalla prossima settimana il punto vaccinale della Fiera estenderà la propria attività sino alla mezzanotte. L'apertura straordinaria notturna riguarderà, inizialmente, le giornate di lunedì 29, mercoledì 31 marzo e venerdì 2 aprile.

A vaccinarsi in questa fascia oraria aggiuntiva tra le 20 e le 24 non saranno le persone anziane o quelle vulnerabili, a cui sono destinate le sedute vaccinali diurne nell'arco della settimana.

Le vaccinazioni notturne, infatti, saranno dedicate a 350 persone ogni sera appartenenti alle seguenti categorie: operatori sanitari e sociosanitari, forze dell'ordine, veterinari e gli iscritti agli ordini delle professioni sanitarie.

Tamponi rapidi in farmacia: i numeri

In Emilia Romagna la campagna di screening con i tamponi rapidi, promossa su base volontaria dalla Regione, ha fatto registrare in tre mesi, dal 21 dicembre al 21 marzo, più di mezzo milione di test nelle 829 farmacie aderenti. Per la precisione, 531.318 i test effettuati, di cui il 3% (16.092) è risultato positivo, con paziente asintomatico. Dalle successive verifiche con tampone molecolare effettuate di cui è già noto il risultato, sono 12.197 i positivi confermati, vale a dire il 2,3% sul totale dei test rapidi eseguiti.

"Una adesione così importante a questa campagna di screening, la prima del genere in Italia, ha dato un contributo significativo all'attività di contrasto alla diffusione del virus - ha detto l'assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - permettendo di circoscrivere e isolare migliaia di positivi asintomatici che avrebbero altrimenti potuto infettare tantissime altre persone".

In termini assoluti, il territorio con più tamponi rapidi effettuati è stato quello dell’Ausl di Bologna (168.657 test, di cui il 2,6% positivi al test rapido), seguito dalla Romagna (122.350, 3,3% di positività), poi Modena (75.572, 3,8%), Reggio Emilia (43.007, 3,1%), Parma (42.139, 2,8%), Ferrara (38.589, 3,1%), Piacenza (21.922, 2,5%) e infine Imola (19.082, 2,9%).

Per effettuare il test occorre prendere appuntamento con il farmacista (qui l'elenco aggiornato delle farmacie aderenti). Non è necessaria la ricetta medica.

Poiché si tratta di uno screening rivolto unicamente a persone prive di sintomi, per la sicurezza di cittadini e farmacisti non si può effettuare il test se negli ultimi 10 giorni si sono avuti contatti stretti con persone affette da Covid-19, se si ha febbre superiore a 37,5° C o sintomatologia respiratoria.

La campagna di screening era nata per chi vive il mondo della scuola, i loro familiari e altre categorie più a rischio, che potevano e possono accedere al test in maniera gratuita, ma successivamente è stata allargata anche a tutti gli altri cittadini, a cui però viene richiesta una compartecipazione della spesa.