Covid oggi: bollettino Coronavirus 1 dicembre. Dati in Italia ed Emilia Romagna

I nuovi contagi sono 1.471 contro gli oltre 2mila di ieri. Il rapporto positivi-tamponi cala dal 18,5% all'8,7%. Meno ricoveri sia in terapia intensiva (-2) sia e soprattutto nei reparti covid (-26). Resta però alto il numero delle vittime: oggi 52. Ma ci sono 13.08 nuovi guariti

I nuovi dati sul Covid di oggi, in Emilia Romagna

(DIRE) Bologna, 30 nov. - Dovrebbero arrivare a marzo le prime dosi di anticorpi monoclonali 'made in Italy' da distribuire alla popolazione. Entro fine anno, infatti, la Fondazione Toscana life sciences iniziera' i test sulle persone. A fare il punto e' il coordinatore della ricerca, Rino Rappuoli, questa mattina nel corso di una conferenza stampa indetta da Coop Alleanza 3.0 e Unicoop Firenze. "Stiamo lavorando per avere i monoclonali disponibili su larga scala per marzo 2021", conferma Rappuoli. Entro fine anno dovrebbe partire la sperimentazione sulle persone e sara' in due fasi: la prima, su un numero ristretto di volontari adulti sani, testera' se l'anticorpo e' sicuro e se ha la durata giusta; la seconda fase, a distanza di una settimana, riguardera' invece 500 persone positive al covid per verificare le capacita' di cura dell'anticorpo. Il vaccino e i monoclonali "arriveranno piu' o meno nello stesso periodo, tra febbraio e marzo- sottolinea Rappuoli- prima con dosi limitate e poi il numero aumentera' nel tempo. La quantita' piu' grande dovrebbe arrivare nella seconda meta' del 2021". I due farmaci "sono complementari- rimarca lo scienziato- servono entrambi per controllare l'epidemia". Secondo Rappuoli, la procedura "ideale" vedrebbe prima l'iniezione dei monoclonali e poi del vaccino. L'anticorpo, spiega l'esperto, ha una durata di sei mesi ed e' per la copertura iniziale in attesa che cominci ad agire il vaccino. Dalla prima dose del siero infatti servono 45 giorni (richiamo compreso) perche' inizi la copertura. Inoltre i monoclonali rappresentano anche una cura contro il covid, mentre "il vaccino questo non lo puo' fare". I monoclonali, sottolinea Rappuoli, "esistono gia' per altre patologie, ma costano decine di migliaia di euro. Questi invece avranno costi piu' accessibili", garantisce lo scienziato toscano. Che poi aggiunge: "Non siamo preoccupati se anche altri producono i monoclonali. E' una pandemia globale e non ci saranno abbastanza dosi per tutto il fabbisogno. Io stesso ho suggerito al Governo di cercare intanto quelli della Eli Lilly", i primi che dovrebbero arrivare sul mercato, per iniziare a distribuirli alla popolazione. "Magari avessimo piu' dosi- aggiunge Rappuoli- c'e' bisogno di tutti". Una volta portata a termine la ricerca sui monoclonali, pero', il lavoro non e' destinato a fermarsi. "Il covid muta- ricorda lo scienziato- nel mondo ci sono gia' virus diversi. Noi dobbiamo capire come gli anticorpi reagiscono a queste mutazioni e come prevenirle". Quindi "dovremo continuare a studiare, a monitorare il virus e gli anticorpi. Dovremo essere sempre un passo avanti al virus, se ci rilassiamo vince lui", avverte Rappuoli. (San/ Dire) 14:01 30-11-2

Bologna, 1 dicembre 2020 - La zona gialla in Emilia-Romagna dovrebbe scattare tra qualche giorno e migliorano i dati sul contagio da coronavirus in Emilia-Romagna, dopo i segnali contraddittori degli ultimi giorni. Nelle ultime 24 ore, sono stati 1.471 i nuovi positivi di cui 712 asintomatici, in netto calo rispetto ai dati di ieri, 30 novembre che avevano fatto registrare 2.041 nuovi casi (+191 rispetto a domenica). Tutte buone notizie che si rispecchiano in quanto avviene ina livello nazionale dove oggi è arrivata la parità tra nuovi positivi e guariti. 

Aggiornamento Il bollettino Covid del 2 dicembre

In Emilia Romagna, il rapporto positivi-tamponi è sceso drasticamente dal 18,5% di ieri all'8,7% di oggi. Calano di due pazienti i ricoveri in terapia intensiva 8arrivando a quota 247 e ci sono ben 26 letti nei reparti covid liberi rispetto a ieri. L'unico dato negativo restano le vittime, che sono state 52: più delle 39 di ieri. L’età media dei nuovi positivi è 46,7 anni. Alto il numero delle persone guarite in un solo giorno: 1.308. I casi attivi sono 71.842 (+111 rispetto a ieri). 

Coronavirus Italia, il bollettino di oggi. Contagi Covid del 1 dicembre - Emilia Romagna e Marche zona gialla: perché si va verso il cambio di colore - Veneto, oggi record di vittime

È un dato "molto confortante rispetto ai giorni scorsi",  assicura l'assessore alla Sanità, Raffaele Donini riferendosi al numero dei contagiati. Tornano sotto 1.500 i contagi giornalieri in un giorno feriale. In commissione Donini ha confermato la tenuta del sistema sanitario: sono 747 i posti di terapia intensiva realizzati finora e 108 di semintensiva. Inoltre "in pochi mesi sono stati assunti quasi 6.000 professionisti sanitari". Secondo l'ultimo report del ministero della Salute, datato 27 novembre, infatti, ci sono indicatori che 'salvano' la Regione: le terapie intensive e l'incidenza.

Modena resta la provncia più colpita con 352 nuovi casi, seguono Reggio Emilia (199), Ravenna (141), Parma (137), Bologna (136).

Grafici e tabelle

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Il bollettino coronavirus in Italia

Sono  in crescita i nuovi contagi in Italia che oggi arrivano a quota 19.350 (contro i 16.337 di ieri) secondo i dati del ministero della Salute illustrati da Gianni Rezza dell'Iss in conferenza stampa. Sono stati effettuati circa 180mila tamponi (182.100 per l'esattezza), oltre 50mila più di ieri. "La percentuale di positività è intorno al 10% - ha detto Rezza - un dato tra i più alti in Europa che resta critico". Le vittime sono oggi 785 contro le 672 di ieri. Il numero di dimessi o guariti hanno raggiunto quello degli attualmente positivi da coronavirus: gli attualmente positivi in Italia sono 779.945, mentre i guariti sono 784.595, con una differenza di appena 4.650 casi.

I morti

Purtroppo, si registrano 52 nuovi decessi: 8 in provincia di Piacenza (5 donne - di 68, 69, 86, 87 e 95 anni - e 3 uomini, di 76, 88 e 91anni); 5 in quella di Parma (una donna di 93 anni e 4 uomini rispettivamente di 67, 71, 72 e 83 anni); 2 in quella di Reggio Emilia (una donna di 96 anni e un uomo di 70); 8 in quella di Modena (4 donne, rispettivamente di 79, 81 92 e 99 anni, e 4 uomini di 81, 84, 91 e 95 anni); 9 nel ferrarese (6 donne rispettivamente di 58, 83, 90, 97 e due di 99 anni; 3 uomini di 37, 74 e 90 anni); 14 a Ravenna (8 donne di cui due di 80 anni, 2 di 88, 1 di 89, 1 di 90, 1 di 91 e una di 93; 6 uomini rispettivamente di 57, 66, 80, 83, 84 e 86 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 77 anni e due uomini di 71 e  64); 3 nel riminese (2 donne - rispettivamente di 87 e 96 anni - e un uomo di 95 anni). Nessun decesso nella provincia di Bologna.

I ricoveri covid

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 247 (-2 rispetto a ieri), 2.729 quelli negli altri reparti Covid (-26). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 15 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 14 a Parma (-1), 34 a Reggio Emilia (invariato), 56 a Modena (-3), 56 a Bologna (invariato), 4 a Imola (invariato), 21 a Ferrara (+1),14 a Ravenna (-2), 7 a Forlì (+1), 3 a Cesena (invariato) e 23 a Rimini (+1).

Sintomatici e asintomatici per provincia

Ecco come sono suddivisi i 1.471 nuovi positvi: 130  Piacenza (di cui 59 sintomatici), 137 a Parma (di cui 111 sintomatici), 199 a Reggio Emilia (cui 101 sintomatici), a 352 Modena (di cui 231 sintomatici), 136 a Bologna (di cui 48 sintomatici), 36 casi a Imola (di cui 10 sintomatici), 81 a Ferrara (di cui 16 sintomatici), 141 a Ravenna (di cui 46 sintomatici), 50 a Forlì (di cui 27 sintomatici), 88 a Cesena (di cui 62 sintomatici) e 121 a Rimini (di cui 48 sintomatici).

Donini: "Le prime dosi del vaccino Pfizer anti Covid a febbraio"

"Contiamo di avere per gennaio, più probabilmente febbraio, le prime dosi del vaccino Pfizer anti-Covid". Lo ha affermato Raffaele Donini. "La prima disponibilità di dose vaccinale sarà rivolta al personale sanitario, a chi lavora nelle residenze per anziani e ai loro degenti. Tutto questo - aggiunge - dovrebbe comprendere circa 170mila dosi".

Bonaccini: "Sono d'accordo con Zuppi: chi nega la pandemia mette a rischio la vita degli altri"

Bisogna comunque continuare a mantenere alta l'attenzione con prudenza e con l'utilizzo delle precauzioni. A proposito dei negazionisti del Covid, tra l'altro il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, la pensa come il cardinale di Bologna, Matteo Zuppi. L'ha comunicato con un post su Facebook: "Condivido pienamente le parole del cardinale Matteo Zuppi: chi nega l'esistenza della pandemia e adotta comportamenti irresponsabili mette a rischio la vita degli altri".

DL Ristori quater

Salgono a 31 milioni i fondi per i ristori economici in Emilia-Romagna. Risorse disponibili per tutte quelle categorie che hanno dovuto sospendere o limitare le proprie attività, a causa delle restrizioni anti-Covid. Si tratta di bar e ristoranti, taxi e noleggio con conducente, ma anche operatori della cultura e il comparto sport, con palestre e piscine.

Ai 10 milioni di euro già stanziati dalla Regione, inseriti nel bilancio di previsione 2021 e “disponibili fra poche settimane”, confermano da Viale Aldo Moro, si aggiungono quindi più di 21 milioni (per la precisione 21 milioni e 266mila euro) messi a disposizione dal Governo attraverso l'ultimo decreto-legge, il quarto, sulle ulteriori misure connesse all'emergenza epidemiologica. Questi fondi saranno disponibili in tempi brevi, fra fine dicembre e inizio gennaio.

Nel provvedimento, oltre a stanziare ulteriori misure dirette a favore delle imprese, l'esecutivo ha ripartito fra le Regioni a statuto ordinario ulteriori 250 milioni di euro per aiutare le categorie colpite dall'ordinanza regionale che aveva chiuso alcune categorie, come i parchi commerciali il sabato e la domenica.

"Il Governo ci ha ascoltati – afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – accogliendo la richiesta che avevo avanzato, anche a nome delle altre Regioni, subito dopo aver approvato a inizio novembre l'ordinanza regionale anti-assembramenti, che interveniva in particolare sugli esercizi commerciali. Ringrazio il presidente Conte e il ministro Gualtieri. Agli esercenti e agli operatori di altri settori come i servizi, la cultura e lo sport stiamo chiedendo un sacrificio enorme, per proteggere la salute delle persone e dell'intera comunità: per questo dobbiamo sostenerli, oltre a ringraziarli per la responsabilità che continuano a dimostrare. Adesso dobbiamo garantire loro aiuti in tempi veloci – chiude Bonaccini – e stiamo lavorando con i nostri uffici per individuare i criteri più equi e gli strumenti più rapidi perché ciò avvenga, su cui ci raccorderemo come sempre con le associazioni di categoria".