Bollettino Covid oggi: dati Coronavirus 11 dicembre. I contagi in Italia ed Emilia Romagna

Calano le vittime (oggi 61), il tasso dei positivi e anche l'indice Rt della regione (da 0,99 a 0,81). Ricoveri: terapie intensive stabili (+2) e meno malati nei reparti covid non acuti (-33). Giù anche il tasso di positività da 8,2 a 6,9%. Boom di guariti: 1.811 in più di ieri. Secondo Iss e ministero della Salute la regione resta a "rischio alto"

Covid: l'andamento dei contagi in Emilia Romagna (fonte Regione)

Covid: l'andamento dei contagi in Emilia Romagna (fonte Regione)

Bologna, 11 dicembre 2020 - Parlando del contagio da coronavirus in regione, stamattina, il presidente Stefano Bonaccini aveva sperato: "Vorremmo vedere l'indice Rt abbassarsi ancora". E così è stato: dallo 0,99 rilevato la settimana scorsa a un buon 0,81 (la media italiana è 0,82): un dato non sufficiente per togliere l'Emilia-Romagna dal novero delle regioni a "rischio alto" secondo Iss e ministero della Salute.

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Ma, nel gorno in cui tiene banco il tema degli spostamenti tra comuni a Natale e Capodanno cui il Governo apre alle critiche, tutti gli indici sul contagio da coronavirus in Emilia-Romagna sono positivi: calano i nuovi positivi (1.211 contro i 1.353 di ieri), si abbassa l'incidenza dei positivi rispetto ai temponi processati (17.459) dall'8,2% di ieri al 6,9% di oggi. Boom di guariti: 1.811 in più rispetto a ieri e cala anche il numero dei casi attivi che oggi sono 64.055 (-661 rispetto a ieri).

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Meno - finalmente - anche le vittime che oggi sono 61. Sul fronte ospedaliero, restano praticamente stabili i pazienti nelle terapie intensive (231, +2 rispetto a ieri) e ci sono 33 malati in meno dei reparti non acuti (oggi sono 2.812). L'età media cala ancora a 45,7 anni. L'unica provincia con più di 300 contagi è Bologna (361 nuovi casi), seguono Reggio Emilia (198), Modena (112), Ferrara (101). Le altre sono tutte sotto ai cento casi.

I dati del bollettino coronavirus in Italia

I nuovi casi positivi di Covid in Italia oggi sono 18.727. Quasi 2mila in più rispetto a ieri, che sono stati 16.999 (l'altro ieri: 12.756).  tamponi effettuati 190.416, quasi 20 mila in più in rispetto a ieri e quindi il tasso di positività è del 9,8%, stabile rispetto a ieri, quando era stato del 9,9%. 

Ci sono stati invece meno decessi: 761, contro i 887 di ieri. 24.169 il numero delle persone guarite o dimesse dall'infezione da Covid. Le persone attualmente positive in Italia sono 690.323 (-6.204). 

Sono 3.265 i pazienti in terapia intensiva per il Covid-19 in Italia, con un saldo negativo tra ingressi e uscite di 26 unità nelle ultime 24 ore. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 208. Nei reparti ordinari ci sono invece ricoverate 28.562 persone, in calo di 526 unità rispetto a ieri. 

Le regioni con più contagi sono Veneto (3.883), Lombardia (2.938), Piemonte (1.533), Puglia (1.813), Campania (1.340), Lazio (1.230), Emilia-Romagna (1.211). Seguono Sicilia (999), Friuli Venezia Giulia (843), Toscana (657), Marche (483).

Contact tracing

Dei 695 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 206 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 407 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

Le vittime

Tornando ai dati dell'Emilia-Romagna, si registrano 61 nuovi decessi: 4 in provincia di Piacenza (due uomini di 89 e 75 anni e due donne di 85 e 89); 2 in quella di Parma (due donne di 78 e 85 anni); 5 in quella di Reggio Emilia (tutti uomini di 62, 83, 85, 90, 70 anni); 9 in quella di Modena (5 uomini di 72, 77, 60, 69, 92 anni e 4 donne di 97, 62, 92, 66 anni); in provincia di Bologna sono 13 (di cui 5 uomini di 86, 78, 63, 86, 96 anni e 8 donne di 82, 94, 79, 94, 82, 94, 83). Nel Ferrarese ci sono stati 7 decessi (di cui 4 uomini di 93,90, 88,79 e 3 donne di 93, 77, 85 anni); 12 in provincia Ravenna (di cui 3 uomini di 96, 87, 92 anni e 9 donne di 85, 89, 95, 93, 92, 79, 85, 86,70 anni); 2 a Forlì (un uomo di 77 anni e una donna di 80); mentre in provincia di Rimini sono 7 (due uomini di 69, 70 anni e 5 donne di 96, 85, 93, 78, 69).

I ricoveri

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 231 (+2 rispetto a ieri), 2.812 quelli negli altri reparti Covid (-33). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (+3 rispetto a ieri), 17 a Parma (-1), 26 a Reggio Emilia (-1), 51 a Modena (-2), 56 a Bologna (+5), 8 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 18 a Ferrara (invariato),14 a Ravenna (invariato), 4 a Forlì (-1), 2 a Cesena (invariato) e 19 a Rimini (-1).

Sintomatici e asintomatici per provincia

Ecco come sono distribuit i 1.211 nuovi casi in regione di oggi: 92 a Piacenza (di cui 34 sintomatici), 77 a Parma (di cui 47 sintomatici), 198 a Reggio Emilia (di cui 57 sintomatici), 112 Modena (di cui 47 sintomatici), 361 a Bologna (di cui 157 sintomatici), 61 casi a Imola (di cui 23 sintomatici), 101 a Ferrara (+101, di cui 33 sintomatici), 88 a Ravenna (di cui 62 sintomatici), 12 a Forlì (di cui 8 sintomatici), 23 a Cesena (+23, di cui 12 sintomatici) e 86 a Rimini (di cui 36 sintomatici).

Vaccino anche nella sanità privata

Il bollettino di ieri: calano ancora i ricoveri, ma i morti sono 72 In Emilia Romagna ci si potrà vaccinare contro il Coronavirus anche nelle cliniche private. L’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini spiega che "utilizzeremo anche la rete privata per irrobustire tutte le opportunità" e l’Aiop (associazione del’ospedalità privata) si dice a disposizione. Aspettando il vaccino, il bollettino Covid in Emilia Romagna di ieri ci dice che sono 1.453 i nuovi positivi, scovati sulla base di 17.556 tamponi.

Continuano a diminuire i ricoveri, ma si contano 72 morti, fra loro anche un uomo di 51 anni a Ravenna. La metà dei nuovi positivi continua a essere asintomatica. Aumentano le guarigioni (2.506) e di conseguenza calano i casi attivi, che sono 64.717: il 95,2% è in isolamento domiciliare. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 229 (-4 rispetto a ieri), 2.845 quelli negli altri reparti Covid (-12).

Bonaccini: "Mi vaccinerò perché credo nella scienza"

"Io mi vaccinerò certamente", garantisce il governatore dell'Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, oggi in conferenza stampa. "Credo che andrò in coda, avendo contratto la polmonite. Ma certamente lo farò. Avendo reso obbligatori i vaccini al nido, con risultati straordinari, figurarsi se non sono d'acccordo". E aggiunge: "Io mi affido alla scienza. Ne vedo troppi tra i politici, i cittadini e anche tra i giornalisti che parlano senza aver mai aperto un libro di medicina. Prima prendano una laurea, e poi possono dire la loro". Secondo Bonaccini, "solo i vaccini possono aiutarci sconfiggere la pandemia. Poi, chiaramente tutto andrà fatto a rigore di norma".

"Confidiamo in Rt in discesa"

Sempre Bonaccini, a margine della conferenza stampa sulla presentazione della campagna di screening in farmacia, si è detto ottimista sull'indice Rt. "Credo che questa sera vengano resi noti, dal Ministero e dal Cts, i dati relativi al Rt, confidiamo di essere da 0,99 ulteriormente in discesa". "I dati - ha aggiunto - che verranno dati oggi, raccolti ieri, danno un numero di contagi, in percentuale sui tamponi fatti, ulteriormente in discesa. Continuiamo a dire a tutti che non si è ancora vinto nulla, ma vediamo che le misure restrittive di 3-4 settimane stanno pagando. Continuiamo ad appellarci ai cittadini che abbiano responsabilità nei loro comportamenti".

E sugli spostamenti tra comuni a Natale, va in pressing su Conte per dire sì ai ricongiungimenti famigliari, lo ha fa questa mattina intervistato da Radio Capital. 

Tamponi rapidi in farmacia

Un'altra massiccia campagna di screening, su base volontaria e gratuita per i cittadini, per testare sempre più persone, intercettare il più rapidamente possibile i nuovi positivi asintomatici e spegnere sul nascere eventuali focolai, a partire da quelli in famiglia o a scuola. L'Emilia Romagna raddoppia: dopo i test sierologici rapidi destinati al mondo della scuola - dal personale agli studenti, con relativi familiari - arrivano in farmacia anche i test nasali per la rilevazione dell'antigene del Coronavirus, noti come tamponi rapidi, con esito in soli 15 minuti.

Riapertura scuole: enigma in Emilia Romagna

Orari sfalsati in ingresso e uscita da scuola, controlli anti-folla alle fermate e più bus. Ecco il bilancio a fine di una giornata convulsa che ha visto la Regione prendere le redini di una partita tutt’altro che semplice. Il sette gennaio suonerà (davvero) la campanella per i ragazzi delle superiori, con un ritorno alla didattica in presenza al 75%, ma intanto occorre sbrogliare il nodo trasporti.

E’ stato un giovedì decisamente incandescente, scandito da richiami sempre più pressanti della giunta Bonaccini, rivolte ai tavoli tecnici delle province coordinati dalla Prefetture. L’appello – diventato con lo scorrere delle ore, quasi un monito – era chiaro: o si trovano strategie ad hoc modellate sulle esigenze dei territori, o arriverà un’ordinanza univoca 'calata dall’alto', come disposto dal Dpcm. Così ieri è andato in scena un tavolo tecnico fiume convocato dall’assessorato regionale alla Mobilità e Trasporti della Regione con le agenzie e le aziende del trasporto pubblico locale da Piacenza a Rimini. Obiettivo: ascoltare le esigenze dei singoli bacini e trovare soluzioni operative. Dal canto suo, la giunta Bonaccini ha fatto sapere che è pronta a potenziare ulteriormente il servizio dei mezzi pubblici, incrementando sia il 'pacchetto' di chilometri/bus messi a disposizione, sia fornendo nuovi autobus (70-80, oltre ai 350 di inizio stagione). E questo su tutto il territorio regionale.

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