Covid oggi Marche: bollettino coronavirus 5 gennaio. Dati e contagi

Calano il tasso di positività e le vittime marchigiane. Aumentano però i ricoveri. La provincia più colpita è Pesaro-Urbino. Vaccini covid: dal 18 gennaio parte la somministrazione della seconda dose. Acquaroli: "Scuole chiuse a gennaio? I numeri sono preoccupanti". La protesta di insegnanti, genitori e studenti davanti alla sede della Regione

Covid oggi Umbria: i dati sui contagi del 9 gennaio

Covid oggi Umbria: i dati sui contagi del 9 gennaio

Ancona, 5 gennaio 2020 - Scende ancora il tasso di positività dei contagi da coronavirus nella regone Marche: sono infatti 458 i nuovi positivi a fronte di 3.248 tamponi analizzati, con un rapporto pari al 14,1%. Ieri questa percentuale era al 15,2%. Calano anche le vittime: oggi sono 13, ieri 19. A crescere sono invece i ricoveri.

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Le vittime

Sono 13 le persone malate di covid che hanno cessato di vivere nelle ultime ore, 8 uomini e 5 donne. Sette era residenti nella provincia di Pesaro-Urbino, compresa la meno giorvane: una donna di Fano che aveva 94 anni. Due abitavano dalla provincia di Ascoli, dove stava la vittima più giovane di oggi: un uomo di 57 anni di San Benedetto del tronto con patologie pregresse. Due vivevano nella provincia di Ancona, 1 nel Fermano e 1 nel Maceratese.

I ricoveri

Sono otto pazienti covid in più (da 552 a 560) negli ospedali marchigiani e 25 dimessi. In aumento i ricoveri in semintensiva (157, +12) mentre scendono quelli in reparti non intensivi (338, -4) e resta invariato il numero di degenti in Terapia intensiva (65). Intanto gli assistiti nei pronto soccorso passano da 52 a 43 (-9) e gli ospiti di strutture residenziali sono 229 (-1). I positivi in isolamento domiciliare salgono a 12.146 (+381) e i guariti a 24.447 (+50); mentre gli isolati in casa per contatto con contagiati sono 13.047 (-358), tra i quali 4.104 con sintomi e 600 operatori sanitari.

I tamponi

Nel percorso screening antigenico sono stati effettuati 1.650 test e sono stati riscontrati 103 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.

La mappa del contagio

I positivi nel percorso nuove diagnosi sono dunque 458 e così distribuiti: 92 in provincia di Macerata, 106 in provincia di Ancona, 127 in provincia di Pesaro-Urbino, 52 in provincia di Fermo, 64 in provincia di Ascoli Piceno e 17 fuori regione.

Come ci si contagia

Questi casi comprendono soggetti sintomatici (57 casi rilevati), contatti in setting domestico (98 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (156 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (18 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (7 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (7 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 97 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. 

I vaccini covid

Nelle Marche la campagna di vaccinazione anti covid procede a rilento: al momento, la regione ha somministrato solo il 33,2% delle dosi consegnate (8.974), la maggior parte delle quali (925 in valori assoluti) nella fascia d'età tra i 50 e i 59 anni.

Questa mattina è arrivata all'aeroporto di Falconara la seconda fornitura, sempre di 8.975 dosi, partite alla volta dei 7 hub di stoccaggio e somministrazione: Inrca di Ancona, Fossombrone, San Benedetto del Tronto, Fermo, Jesi, Camerino e Civitanova Marche. Saltamartini ha confermato che va avanti anche l'organizzazione della macchina operativa che si occuperà della vaccinazione di tutte le fasce non prioritarie, "utilizzando lo stesso personale impiegato per lo screening di massa" con il tampone rapido. 

La somministrazione della seconda dose di vaccino Pfizer-Biontech al personale sanitario e agli ospiti delle Rsa, che stanno ricevendo in questi giorni la prima, inizierà il 18 gennaio - spiega l'assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. La prima fase della campagna vaccinale "da ieri si è iniziato con gli ospiti delle Rsa, e successivamente tocchera' agli over 80".

Lo screening covid nelle Marche

Da venerdì 8 a mercoledì 13 gennaio inizia nell’Area Vasta 1 la fase 2 dell’operazione di screening Marche Sicure. Saranno coinvolte le città di Fano, Mondolfo, San Costanzo, Mombaroccio, Cartoceto

Scuole chiuse a gennaio, Acquaroli: "Numeri preoccupanti"

Il governatore Acquaroli, visti i dati alti dell'indice Rt e dei contagi, ha deciso di chiudere le scuole superiori per tutto il mese di gennaio (così come il suo collega del Veneto Zaia). Al contrario di quello che si farà a livello nazionale, dove la riapertura è prevista per l'11 gennaio. "Numeri preoccupanti" nelle Marche, dei ricoveri (552) e in particolare in Terapia intensiva (65), "davanti all'ipotesi di una terza ondata". In un post sul proprio profilo Facebook il presidente della Regione Francesco Acquaroli spiega la decisione di mantenere la didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori marchigiane fino a fine gennaio.

"Questi che stiamo vivendo sono giorni molto complessi - scrive - Le scelte devono essere dettate da un forte senso di responsabilità. Quella di rinviare la riapertura delle scuole superiori in presenza è stata difficile e combattuta - aggiunge - perché avremmo voluto dare un senso di ritorno alla normalità. Ma purtroppo ci sono due ostacoli insormontabili". "Il primo è inerente alla tenuta delle strutture ospedaliere: - osserva - dopo due mesi di restrizioni abbiamo oltre 550 ricoveri e 65 persone in terapia intensiva. Numeri preoccupanti davanti all'ipotesi di una terza ondata". "Dall'altra parte - prosegue Acquaroli - abbiamo purtroppo la necessità di limitare l'avanzata del contagio e con esso le misure restrittive che stanno producendo danni economici enormi. Con l'ipotesi del Governo che riduce il parametro per cui con l'indice RT superiore a 1 si diventerebbe 'arancionì e a 1,25 'rossì, - avverte il presidente - il rischio di passare anche le prossime settimane 'chiusì diventa elevatissimo".

"In questo senso la mole di persone che si rimetterebbe in movimento con la riapertura delle scuole superiori, anche al 50 %, è molto importante in un momento così delicato. - conclude Acquaroli - Per questo non possiamo far altro che mettere in campo tutte le misure per cercare di evitare scenari sanitari e socioeconomici peggiori. Non è una situazione semplice ma ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, noi ci stiamo provando".

Scuola, la protesta

Un centinaio tra insegnanti, genitori e studenti aderenti al Comitato Priorità alla Scuola hanno protestato questa mattina davanti alla sede della Regione Marche contro l'ordinanza del governatore Francesco Acquaroli, che proroga fino al 31 gennaio la didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori. "Scuole chiuse = Giunta Acquaroli incapace" c'era scritto su uno striscione, perché - secondo quanto ha spiegato Silvia Mariotti, una delle fondatrici del comitato - "quella del presidente della Regione Marche è una ordinanza che contrasta con l'apertura delle scuole stabilita a livello nazionale".

Marche a rischio tra zona arancione e rossa

Le Marche ballano pericolosamente tra il giallo, l’arancione e addirittura il rosso. Il responso definitivo non c’è ancora, ma il pericolo concreto è che dal 7 gennaio la regione non abbia più la "libertà" della zona gialla che farebbe riaprire anche bar e ristoranti. Bensì quella arancione se non addirittura rossa. Gli inizi sono tutti in peggioramento. In caso di Rt, l’indice del rapporto di trasmissione del virus, superiore a 1 l’aranmcione sarebbe automatico. Stesso discorso per la zona rossa che scatterebbe con un Rt superiore a 1.25.

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