Covid oggi Veneto: bollettino Coronavirus 16 gennaio. Altri 82 morti

Contagi, vittime e ricoveri: tutti i dati. La regione in zona arancione, in vigore il divieto di asporto dai bar dopo le 18

Covid Veneto: il bollettino del 16 gennaio

Covid Veneto: il bollettino del 16 gennaio

Venezia, 16 Gennaio 2021 - In Veneto come in tutta Italia oggi è il primo giorno di convivenza con il nuovo Dpcm, che rimarrà in vigore fino al 5 marzo. La Regione, che sembrava potesse passare in zona rossa, è rimasta in fascia arancione.

L'aggiornamento Covid, il bollettino contagi del 17 gennaio Rimane quindi il divieto di spostamento tra comuni, tranne che per motivi di lavoro, salute o necessità. Fanno eccezione i comuni fino a 5mila abitanti, i cui residenti si possono spostare in un raggio di 30 chilometri senza però raggiungere i capoluoghi di provincia. Bar e ristoranti sono chiusi, ma possono fare consegne a domicilio. L’asporto è consentito per i bar fino alle 18 e per i ristoranti fino alle 22.

Bollettino covid del 16 gennaio

Sono 1.929 i nuovi positivi al Covid-19 in Veneto nelle ultime 24 ore, con il totale che sale a 296.803. Gli attualmente positivi sono 72.371 (-2982). Sono 82 i nuovi deceduti a causa del Coronavirus, con il totale che sale a 7.932, mentre i guariti sono 216.500 (+4.838).

Scuola: Zaia mette in dubbio anche febbraio

Il Veneto è stata una delle regioni che per prime hanno siglato ordinanze per la chiusura delle scuole fino a fine gennaio e il governatore del Veneto Luca Zaia è determinato a mantenere fede all'impegno. Non solo ha ribadito che non ci sarà nessuna eccezione ma recentemente anche messo in dubbio una ripartenza a febbraio. "Il primo febbraio accadra' che se non ci sono rischi si apre altrimenti prenderemo i provvedimenti" ha dichiarato recentemente in un punto stampa allestito alla Protezione civile di Marghera (Venezia). E a nulla sono valse le molte proteste e flash-mob inscenate in questi giorni dagli studenti veneti che hanno protestato contro questa decisione. Sulla vicenda è intervenuto proprio ieri anche il presidente di Aifa Giorgio Palù che ha spiegato e raccomandato che "approccio ragionevole ci impone prudenza". Una riapertura degli istituti scolastici, ha ricordato, "non significa tanto esporre gli studenti al rischio di contagio ma mettere in circolazione da 8 a 10 milioni di persone tra pre e post scuola".

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