Covid, lo studio Unibo: "Con i vaccini rischio reinfezioni dimezzato"

La ricerca su un campione da 18 milioni di persone. L'Alma Mater: "Informazioni strategiche per le future politiche di controllo della pandemia"

Bologna, 24 novembre 2022 - Il vaccino è ancora un valido scudo contro il Covid? Secondo un recente studio dell'Università di Bologna sì. "Chi ha ricevuto due o tre dosi di preparato ha un rischio di reinfezione tra l’50% e il 60% minore rispetto a chi non è vaccinato”, spiega Lamberto Manzoli, medico epidemiologo e direttore della Scuola di Sanità Pubblica e Igiene dell'Unibo -. “Considerando che le persone guarite sono ormai centinaia di milioni in tutto il mondo, e 23 milioni solo in Italia, questi risultati appaiono particolarmente positivi, e forniscono informazioni strategiche per le future politiche di controllo della pandemia”.

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Covid e vaccino, lo studio Unibo svela quanto è ancora efficace
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In buona sostanza quindi, tra chi è guarito dopo un’infezione da coronavirus, i vaccinati hanno un rischio dimezzato di infettarsi una seconda volta o di contrarre nuovamente il COVID-19 in forma severa rispetto a chi non è vaccinato. L'analisi è stata pubblicata sulla rivista Frontiers in Medicine.

Un campione da 18 milioni di persone

L’indagine – che ha coinvolto anche studiosi dell’Università di Ferrara e della Sapienza Università di Roma – è stata realizzata raccogliendo e analizzando i dati di 18 studi sul tema svolti in diverse parti del mondo: nel complesso, il campione preso in considerazione comprende oltre 18 milioni di persone. Attraverso una serie di analisi sui dati raccolti, gli studiosi hanno valutato diversi aspetti della reinfezione da coronavirus, tra cui le differenze tra vaccinati con due e tre dosi, la persistenza della protezione a 12 mesi dall'ultima infezione, la severità e contagiosità delle diverse varianti.

Sono due i principali risultati emersi. Il primo mostra che, rispetto alla sola immunità naturale acquisita dopo essere guariti dal coronavirus, la vaccinazione permette di dimezzare la possibilità di contrarre nuovamente il COVID-19. In secondo luogo, anche nel caso di una seconda infezione da coronavirus, i dati mostrano che tra i vaccinati è dimezzata la possibilità di sviluppare una forma grave della malattia. Livelli di protezione simili sono stati osservati anche per le persone vaccinate con una sola dose, anche per la variante Omicron e fino a 12 mesi dall'ultima infezione.

“È importante notare che i vaccini hanno ridotto un rischio fortunatamente già basso: in termini assoluti il numero di reinfezioni può sembrare preoccupante, ma i casi di COVID-19 grave o mortale tra le persone guarite sono relativamente poco frequenti; meno di 1 su 1.000”, aggiunge Manzoli. “Questi risultati possono quindi essere utili per pianificare strategie di immunizzazione specifiche per le persone che hanno già contratto il coronavirus”.