Covid Veneto 18 marzo 2021, Zaia: "Abbiamo perso chi ci ha fatto grandi"

Scendono positivi (+1761) e decessi (+36). Salgono i ricoveri (+14): la percentuale dei malati di coronavirus in ospedale è più alta di quella nazionale

Zaia e il bollettino covid in Veneto del 18 marzo 2021

Zaia e il bollettino covid in Veneto del 18 marzo 2021

Venezia, 18 Marzo 2021 - Scendono i nuovi positivi al Covid-19 in Veneto, oggi sono +1.761 mentre ieri erano +2.191 (totale 361.008), anche se è in crescita l'incidenza dei positivi sui tamponi, che oggi sono stati meno di ieri. Crescono gli attualmente positivi, oggi sono 36.938 (+496). Diminuiscono i nuovi decessi: oggi sono +36, mentre ieri erano +59 (totale 10.295). Salgono i guariti: oggi sono 313775 (+1229).

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Ricoveri covid in Veneto

Crescono i ricoveri causati dal coronavirus in Veneto, oggi sono 1.821 (+14). 1.610 persone sono in area non critica (+10), di cui 1.352 positive (+15) e 258 negativizzate (-5). Sono 211 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (+4), di cui 193 positivi (+2) e 18 negativizzati (+2).

La percentuale di malati Covid in rianimazione in Veneto è superiore a quella nazionale, 13% rispetto all'11%. Lo ha precisato il dg della Sanità regionale, Luciano Flor. "Abbiamo un range - ha aggiunto - che va dal 7 al 20%; in provincia di Padova siamo al 25%, con alta frequenza della variante inglese, per cui il paziente è molto grave. Non siamo cresciuti nelle ultime 24 ore, ma il dato di un giorno non fa testo, e deve mantenerci molto attenti". Sulla situazione degli ospedali, Flor ha spiegato che "per oggi non siamo costretti a interrompere le attività delle strutture, ma tutte hanno riconvertito qualche reparto. Non c'è blocco delle attività ambulatoriali, però qualcuna subisce un rallentamento, è stato posticipato qualche intervento non essenziale", ha concluso.

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18 marzo 2021: la giornata del ricordo

"Oggi 18 marzo è stata istituita la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia da coronavirus - afferma il Governatore Zaia -, per conservare e rinnovare il ricordo di tutte le persone che sono decedute in questi 13 mesi, e riflettere sull'importanza dei nostri comportamenti, per uscire presto da questa guerra che ha sconvolto la nostra vita. Da Adriano Trevisan di Vò Euganeo, il 21 febbraio 2020, alle 10.300 vittime registrate fino ad oggi nella nostra regione. Sono i deceduti a causa del Covid, la maggior parte anziani, che le famiglie non hanno nemmeno potuto salutare con una cerimonia normale per ragioni di sicurezza sanitaria”.

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“Si fanno tanti bilanci in questi giorni - prosegue il Presidente Zaia - rispetto a questa tragedia che stiamo vivendo, voglio solo ricordare tutte quelle persone che hanno perso la vita. Siamo l'ottava regione per mortalità con 10mila morti, una tragedia vissuta da vicino. Non potrò'mai dimenticare che a febbraio si lavorava a ‘mani nude’ senza protocolli operativi, senza dispositivi, senza mascherine. Se ne sono andate, visto che l'età media è di 80 anni, le persone che hanno fatto grande questo Veneto, che hanno conosciuto l'emigrazione, che si sono spaccati la schiena e hanno conosciuto la fame, quelli che hanno visto le guerre. Se n'è andata una parte di Veneto e una parte delle storie di questa comunità”.

Vaccino covid in Veneto

"Da oggi e fino a martedì prossimo facciamo 4.500 vaccini al giorno come prima dose, e solo a ultra 80enni e soggetti fragili", ha spiegato Flor. "Ieri - ha proseguito - abbiamo finito i malati di fibrosi cistica, e per loro sono al via i richiami. Mancano circa 220mila over 80, e capite che con queste forniture andiamo molto piano; di questi finora ne abbiamo vaccinati 130mila, molti nelle Rsa".

Flor ha reso noto che sono in arrivo per sabato 30mila dosi di Moderna, martedì prossimo 83mila Pfizer e il martedì successivo altri 56.100 Pfizer. "Da aprile - ha aggiunto - dovrebbero arrivare 120mila Pfizer a settimana, e questo consente di accelerare molto sugli ultra 80enni e i fragili. Ci impegniamo a chiamarli tutti, con l'aiuto anche di associazioni e dei comuni. I fragili e fragilissimi saranno vaccinati nelle sedi di cura o dove passano le giornate", ha concluso.