Covid Veneto oggi: bollettino 15 dicembre. 165 morti nel giorno più nero

Registrato il dato più alto di vittime per Coronavirus in questa seconda ondata. Zaia: "Natale e restrizioni, domani il Governo decide"

Covid, bollettino 15 dicembre. In Veneto boom di morti (foto Ansa)

Covid, bollettino 15 dicembre. In Veneto boom di morti (foto Ansa)

Venezia, 15 Dicembre 2020 - Prosegue l’interlocuzione tra Regioni e Governo per decidere le nuove misure restrittive per contenere la diffusione del contagio da coronavirus. Ieri il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha incontrato i sindaci per fare fronte comune e non procedere in ordine sparso. Il Governatore ha auspicato delle restrizioni nazionali per evitare gli assembramenti. Il Presidente Zaia è poi tornato a chiedere certezze per i ristori, viste le chiusure attuali e quelle che potrebbero essere imposte nelle prossime settimane. Intanto nel nuovo bollettino Covid ci sono oggi 165 vittime, numero mai così alto dall'inizio della seconda ondata. Continuano a crescere i contagiati dal coronavirus in Veneto, che oggi sono 196790 (+3320 nelle ultime 24 ore, ieri +2829). Salgono gli attualmente positivi, che toccano quota 92690 (+162). Aumenta anche il numero di deceduti, oggi sono 4992 (+165 nelle ultime 24 ore, ieri +26). Continuano a crescere i ricoverati negli ospedali, che oggi sono 3324 (+57), 2951 sono in area non critica (+57), 373 in terapia intensiva (dato stabile).

Nelle ultime 24 ore, in Veneto, sono stati effettuati 16.810 tamponi molecolari e 35.831 tamponi rapidi, per un totale complessivo di 52.641 test. Sono state riscontrate 3.320 nuove positività. La percentuale di tamponi positivi rispetto al totale dei tamponi effettuati sulla popolazione esposta al contagio è quindi pari al 6,30%. “La situazione è pesante - afferma il Governatore Zaia -, i ricoveri sono molti. Qui stiamo parlando di oltre tremila pazienti complicatissimi e di una patologia contagiosa. Ieri ho incontrato i sindaci, abbiamo concordato che il problema c'è, per adesso non faremo scelte autonome perché è partita un'interlocuzione delle Regioni con il Governo per capire quali misure adottare. Cerchiamo di non procedere in ordine sparso. Noi i provvedimenti con le ordinanze li abbiamo preso anche recentemente e ci siamo assunti le nostre responsabilità. Il tema degli assembramenti è nazionale, non è un problema solo del Veneto. E io non sono ostile alle restrizioni che Roma provvederà, le avrei prese anche io come ho già fatto, purtroppo con zero ristori per le chiusure. Adesso vedo che il Governo e i ministri stanno discutendo, capisco che il tema è nazionale, dobbiamo fare squadra”. “La Germania - prosegue il Presidente della Regione - il 10 gennaio avrà appiattito moltissimo le curve di contagio con il lockdown dal 16 dicembre fino al 10 gennaio, mettendoci 11 miliardi di misure e ristora del 90% le imprese. Se noi dessimo le stesse garanzie non discuteremmo neppure se chiudere o meno, e sono sicuro che anche per noi le misure servano, ma senza ristori si può far ben poco”.

 

Natale e restrizioni: "Domani il Governo decide"

"Alla volta di domani credo ci sarà una decisione del governo sulle misure da prendere". Ha sottolineato il presidente del Veneto nel corso del punto stampa. "Domani mattina ci sarà il primo confronto in Parlamento, poi ci sarà il parere del Cts sulla situazione nazionale, e il suo parere sarà una pietra miliare, dopodiché sicuramente ci sarà una riunione di presidenti e/o dei presidenti con il governo e quindi la decisione per vedere la partita chiusa nel fine settimana", ha spiegato Zaia. "La voce di corridoio è che alle misure restrittive dovrebbero essere affiancati i ristori", ha spiegato Zaia che ha anche tenuto a sottolineare che "da domani al 10 gennaio la Germania andrà in lockdown e quindi per quella data avrà appiattito moltissimo le curve di contagio. Ma il lockdown sarà accompagnato da 11 miliardi di euro di misure con il ristoro fino al 90% per le imprese. Se noi dessimo le stesse garanzia non staremmo qui neppure a discutere se chiudere o meno. E, sono sicuro che anche per noi le misure servono, ma senza ristori si può fare ben poco".

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