Covid Veneto oggi, Zaia: "Vaccino? La partita non è chiusa"

I nuovi positivi da coronavirus sono 1.062 e tornano a crescere da inizio gennaio. Zaia poi lancia l'allarme: "Quando i ricoveri superano le dimissioni significa che il trend si sta riaccentuando"

Bollettino Covid: in Veneto risalgono i casi

Bollettino Covid: in Veneto risalgono i casi

Venezia, 23 Febbraio 2021 - Salgono i nuovi positivi al Covid-19 in Veneto, oggi sono +1062 mentre ieri erano stati +509 (totale 328078). Crescono gli attualmente positivi, oggi sono 22297 (+13). Aumentano i nuovi decessi: oggi sono +21 mentre ieri erano +9 (totale 9742). Salgono i guariti, che toccano quota 296.039 (+1028). L'incidenza dei positivi sui tamponi effettuati in Veneto è pari a 2,81%

Crescono i ricoveri causati dal coronavirus in Veneto, oggi sono 1.394 (+49). 1255 persone sono in area non critica (+46), di cui 806 positive (+34) e 449 negativizzate (+12). Sono 139 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (+3), di cui 105 positivi (+2) e 34 negativizzati (+1).

Zaia: "La partita dei vaccini non è chiusa"

“Dal primo gennaio al 22 febbraio - dichiara il Governatore Zaia - abbiamo avuto un calo, oggi è il primo giorno di risalita e non va sottovalutato, noi siamo molto preoccupati. In queste ore il bollettino sta iniziando a dare dei segnali: io dico che invece di guardare l'Rt occorre porre l'attenzione sui ricoveri: quando superano le dimissioni significa che il trend si sta riaccentuando, non possiamo abbassare la guardia”.

"Una partita chiusa l'acquisto di vaccini? Assolutamente no, nel senso che io penso che sia meritorio il lavoro della procura di Perugia e spero che questo riesca a chiarire se c'è costrutto oppure no. Il dottor Flor mi ha raccontato di proposte molte circostanziate e noi abbiamo verificato proposte di vaccini che poi sarebbero andati nel patrimonio nazionale perchè cosa ce ne facevamo di 27 milioni di dosi. Dovevamo farla questa verifica, noi abbiamo fatto il nostro dovere", ha detto Zaia.

"Prevedo un prossimo incontro con Gelmini - conclude il presidente del Veneto -, Speranza e forse con Draghi: penso che questo dpcm andremo a scriverlo con il Governo; dovrà rappresentare, io spero, un grande spartiacque tra l'inverno e la primavera che comincia". 

“Dal 22 febbraio al 31 marzo - afferma Luciano Flor, direttore generale della sanità veneta - abbiamo una fornitura di vaccini di 610mila dosi. A marzo possiamo vaccinare di più, si parla di Pfizer, AstraZeneca e Moderna. Oggi è la prima giornata di controtendenza nell'andamento dell'epidemia, il lento calo quotidiano dei contagi e dei ricoveri si è invertito. In queste prossime ore cercheremo di capire quale sia stata la fonte di contagio, dagli ospedali ci sentiamo dire che arrivano pazienti direttamente da casa abbastanza impegnativi, che si aggravano in pochissimo tempo. Stiamo all'erta per capire le modalità di questi nuovi contagi. Questo è un segnale che non ci saremmo aspettati perché da subito abbiamo un numero che cresce di pazienti in terapia intensiva. Non sono passati i giorni standard tra ricovero e ingresso in terapia intensiva”.

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