Riaperture, discoteche in rivolta: "Ancora chiusi dopo 2 anni, pronti a proteste rumorose"

Il presidente del Silp: "Silenzio assordante sulle nostre imprese". Ma anche la Siae protesta: "Insufficienti le riaperture al 75 e 80%". Tutti i pareri degli esperti

La Molo street parade del 2012 a Rimini (Ansa)

La Molo street parade del 2012 a Rimini (Ansa)

Roma, 28 settembre 2021 - Le indicazioni del Cts per le nuove capienze di cinema e teatri, palazzetti dello sport e stadi, verranno discusse dal governo - ed eventualmente tradotte in provvedimenti di legge - nel consiglio dei ministri di domani. Ma parallelamente si alza alta la protesta della categoria forse più penalizzata dai provvedimenti anti Covid: le discoteche. Il motivo? Gli esperti non hanno neppure esaminato la richiesta arrivata dal ministero dello Sviluppo economico di verificare la possibilità di riaprire i locali da ballo. I gestori delle discoteche soo esasperati: dopo due anni di chiusura - annunciano - "pronti a forme di protesta rumorose". Anche la Siae esprime il suo malumore per le riaperure parziali di cinema e teatri, giudicandole "insufficienti e non oggettivamente motivate".

Sommario:

 

La rivolta delle discoteche

"Nella riunione del Cts, il Comitato tecnico scientifico, ancora una volta non si è parlato di riaprire le discoteche: dopo due anni di chiusura riteniamo servano decisioni forti dal governo e dalla politica rispetto a un comportamento al limite del persecutorio verso imprese e lavoratori. Dopo tante nostre esternazioni soft e composte, siamo pronti a forme di protesta rumorose, di cui si parlerà", attacca Gianni Indino, presidente regionale del Silb, Sindacato italiano locali da ballo. "Mentre il governo già con il prossimo consiglio dei ministri in programma domani – continua – è pronto a tradurre un Decreto le indicazioni degli esperti che vogliono l’aumento le capienze di musei (al 100%), teatri, sale da concerto e cinema dal 50% all’80% al chiuso e al 100% all’aperto, degli stadi (dal 50% al 75%) e dei palazzetti che dal 25% salgono al 50%. Ma sul futuro delle nostre imprese rimane un silenzio assordante, nonostante le sollecitazioni del ministro Giancarlo Giorgetti, titolare del Mise".

Secondo Indino,  il destino è già scritto: "Il Cts, a quanto appreso, ha dato parere negativo per la riapertura dei locali da ballo. Cosa farà la politica adesso? Accetterà supinamente le decisioni del comitato, oppure farà valere il suo ruolo a favore di imprese e lavoratori?". 

Spettacoli, la protesta Siae

"Le decisioni assunte dal Comitato Tecnico Scientifico relativamente all'aumento delle capienze dei luoghi di spettacolo tra il 75% e l'80% sono insufficienti e francamente non oggettivamente motivate", sostiene la Siae, sottolineando come "paradossalmente in Italia abbiamo il numero di vaccinati più alto d'Europa e le misure più restrittive". La Società Italiana Autori ed Editori ricorda come attualmente "la percentuale di persone almeno parzialmente protette dal Coronavirus è dell'83,24% mentre il 77,99% è completamente vaccinato. Ci era stato detto che con queste percentuali si raggiungeva l'immunità di gregge. Cosa è cambiato?". "Come dice il nostro Presidente Giulio Rapetti Mogol - continua la nota - non vogliamo morire 'sani'. Per questo reiteriamo il nostro invito a firmare l'appello su www.cultura100x100.it che in pochi giorni ha già raggiunto circa 15mila firme". Secondo la Siae, "un intero comparto, quello dell'industria della cultura, dello spettacolo e dell'intrattenimento rischia di essere cancellato, soprattutto con riferimento a quei settori (musica, concerti, discoteche e locali da ballo) che non vivono di contributi pubblici. Ormai è un rischio reale e vicino e per capirlo basterebbe un pò di buonsenso.

Green pass 15 ottobre: le Faq sul nuovo decreto

Le aperture del Cts

Sono arrivate ieri, al termine di una riunione durata quasi tre ore, le attese aperture del Cts per lo sport e lo spettacolo: la capienza negli stadi e nei luoghi all'aperto può passare dall'attuale 50% al 75%; nei palazzetti e nei luoghi al chiuso si sale al 50% dall'attuale 25%. Per quanto riguarda cinema, teatri e sale concerti si passa al 100% all'aperto e all'80% al chiuso. Nessuna restrizione per i musei.  Tutti dovranno essere ovviamente muniti di Green pass

Gli eventi sportivi

Il Cts raccomanda che "la capienza negli impianti debba essere rispettata utilizzando tutti i settori e non solo una parte al fine di evitare il verificarsi di assembramenti in alcune zone e che siano rispettate le indicazioni all'uso delle mascherine chirurgiche e ci sia la vigilanza sul rispetto delle prescrizioni". 

Teatri, cinema, concerti

L'indicazione per teatri, cinema e sale concerti potrà essere rivista nell'arco del prossimo mese. Il Comitato invita anche in questo caso a "rispettare le indicazioni all'uso delle mascherine durante tutte le fasi degli eventi", nonché a porre "massima attenzione alla qualità degli impianti di aereazione", con la vigilanza sul rispetto delle indicazioni.

La quarantena dei vaccinati

Questo è un altro punto su cui potrebbe esserci a breve una valutazione da parte degli esperti del. "Credo - ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri - che arriveremo a togliere la quarantena ai vaccinati passando per una ulteriore riduzione. È un momento di transizione questo, le cose stanno andando molto bene, osserviamo ciò che accadrà nelle prossime settimane come i contagi dopo aver riaperto tutto, comprese le scuole. Poi penso che sia auspicabile e di buonsenso liberare chi è vaccinato dalle quarantene". Se non si fa subito, ha sottolineato, "è perché vi è sempre il rischio di varianti".