Cuneo fiscale 2020, nelle Marche busta paga più ricca per 420 mila dipendenti

Da luglio in arrivo un taglio delle tasse fino a 240 euro annui. La Cgil: "Un buon risultato, ma è solo il primo"

Le buste paga saranno meno gravate dalle tasse

Le buste paga saranno meno gravate dalle tasse

Ancona, 29 gennaio 2020 - Buone notizie per il ceto medio marchigiano. Saranno oltre 420mila i lavoratori e le lavoratrici dipendenti che nelle Marche beneficeranno del taglio al cuneo fiscale concordato dal Governo con le organizzazioni sindacali. Dunque il 72% dei lavoratori dipendenti marchigiani vedrà una riduzione delle tasse in busta paga a partire dal mese di luglio.

“Tutti coloro che già percepivano il bonus 80 euro, cioè chi guadagna tra 8.173 e 24.600 euro lordi annui e che nelle Marche sono circa 316 mila lavoratori e lavoratrici, avranno diritto a un ulteriore taglio delle tasse di 240 euro l’anno – spiegano dalla Cgil Marche -. Chi ad oggi non riceve il bonus 80 euro, o lo riceve solo parzialmente, cioè chi percepisce tra i 24.600 e i 28.000 euro, avrà diritto a un beneficio mensile fino a 100 euro. Si tratta di una platea di oltre 43mila lavoratori marchigiani”.

“Coloro che guadagnano tra i 28.000 e i 35.000 euro, ovvero 42 mila lavoratori marchigiani – aggiungono dalla sigla sindacale - avranno una riduzione delle tasse di almeno 80 euro al mese. Chi ha una retribuzione annua tra i 35.000 e i 40.000 euro, circa 19 mila lavoratori nelle Marche, potrà usufruire di una detrazione che si abbassa gradualmente fino ad azzerarsi.I lavoratori che guadagnano fino a 12.500 euro saranno esentati dal pagamento dell’Irpef”.

Secondo Daniela Barbaresi, segretaria generale della Cgil Marche, il taglio del cuneo fiscale “è un risultato importante, frutto delle mobilitazioni e delle lotte che Cgil Cisl e Uil stanno portando avanti da tempo a partire dalla grande manifestazione a piazza San Giovanni a Roma del febbraio scorso. Dunque, dopo tanti anni, c’è un provvedimento che garantisce una riduzione delle tasse dei lavoratori dipendenti e un conseguente aumento delle retribuzioni nette”.

Per Barbaresi è un risultato concreto che però “deve essere il primo passo verso una complessiva riforma fiscale incentrata sulla progressività e su maggiore equità fiscale. In particolare, occorre abbassare ulteriormente il peso fiscale sui lavoratori ed estendere la riduzione anche ai pensionati, rivedere il sistema delle aliquote e delle detrazioni e, inoltre, vanno detassati gli aumenti contrattuali per sostenere la contrattazione collettiva. Occorre poi intervenire sui lavoratori poveri e sugli incapienti”. Da questo punto di vista, occorre ricordare che nelle Marche sono 121mila i lavoratori dipendenti che percepiscono una retribuzione inferiore a 8.000 euro lordi l’anno: dunque sono lavoratori poveri e incapienti. “E’necessario - aggiungono dal sindacato - rendere effettive le misure di contrasto all’evasione fiscale che sottrae ogni anno alle casse dello Stato oltre 110 miliardi di euro”.