Dad e covid a scuola: con quanti positivi scatta e le nuove regole

Positivi, quarantene e didattica a distanza: quando inizia e quando finisce a seconda del ciclo di istruzione

Bologna, 21 gennaio 2022 - Sulla carta, ma dopo uno studio intenso e concentrato, le regole per gestire i casi di Covid nelle scuole sono comprensibili, ma applicarle nella vita di tutti i giorni è un’impresa epica. Soprattutto in queste settimane di contagi alle stelle, dovuti alla valanga Omicron. Per la scuola, i provvedimenti si concatenano e sovrappongono tra loro e molti studenti si ritrovano catturati nel vortice di Dad e quarantene infinite che coinvolgono ovviamente anche i genitori. Ma vediamo quali sono le regole, divise per tipologia di scuole, per gli studenti che contraggono il Covid e quelle che devono seguire per poter ritornare in classe.

Aggiornamento Nuove regole dal 7 febbraio: quando si va in Dad

Dad, quarantena e scuola: la guida nelle regole
Dad, quarantena e scuola: la guida nelle regole

Scuole dell’infanzia: materne e nidi (0-6 anni)

Inizio Dad

Basta un unico caso di positività e tutta la classe finisce in quarantena per almeno dieci giorni in cui l’attività è sospesa. La disposizione di inizio quarantena dovrebbe riportare anche la data in cui eseguire il tampone di fine quarantena.

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Rientro a scuola

Per poter tornare a scuola, o al nido, ci vuole il referto di un tampone negativo, sia per i bimbi positivi che per chi è dovuto rimanere in quarantena. Per tornare in classe non è più necessaria, né per i bimbi positivi, né per quelli in quarantena, presentare, rispettivamente, la disposizione di fine isolamento - che verrà comunque inviata - e quella di fine quarantena, che invece non verrà più inviata.

In Emilia Romagna è stato introdotto l’auto-testing (il tampone fai da te con caricamento successivo dell’esito sul portale della Regione) per l'inizio e la fine della quarantena degli asintomatici e con terza dose. Attenzione però: non saranno, però, considerati validi i tamponi autosomministrati, a eccezione di quelli eseguiti dai vaccinati con dose booster e inviati tramite Fascicolo sanitario elettronico.

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Scuole elementari (primarie)

Sono quelle costrette a seguire le regole forse più complicate e concatenate tra loro. In seguito alla segnalazione di un caso positivo, dopo tampone molecolare o antigenico, effettuato in farmacie convenzionate o strutture private autorizzate (in Emilia-Romagna è escluso il ricorso ai tamponi fai da te in casa), la classe e il personale individuato come contatti del bambino saranno convocati per l’esecuzione di tamponi (non in farmacia, ma presso Drive su convocazione Ausl) per la ricerca di ulteriori positività.

Attenzione: in attesa dell’esito del tampone la didattica rimane in presenza. Sulla base degli esiti dei test, saranno disposti i provvedimenti necessari da parte del Dipartimento di Sanità Pubblica.

Con quanti positivi si va in Dad alle elementari

La procedura si ramifica attraverso più strade:

  • Se entrambi i tamponi risultano negativi, tutti gli altri componenti della classe a parte il contagiato (già in quarantena), continuano a fare lezione in presenza e applicano l’autosorveglianza.
  • Se dopo i tamponi eseguiti sulla classe, si arriva a riscontrare due casi positivi (generalmente dopo il secondo test a distanza di 5 giorni), è prevista per tutti gli alunni la didattica a distanza per 10 giorni. Durante la dad, la classe è quindi in quarantena. Sono esclusi dalla quarantena, però, gli alunni vaccinati con dose booster e vaccinati con 2 dosi o guariti da meno di 120 giorni (ossia 4 mesi). Viene sempre applicata a tutti, invece, la misura didattica che si riferisce invece al gruppo classe. 

Quanto dura la quarantena alle elementari

Anche qui ci sono due strade, il discrimine è lo stato vaccinale:

  • Di 5 giorni: per i vaccinati con 2 dosi o dose unica da più di 120 giorni o per i guariti da più di 120 giorni senza dose di richiamo.
  • Di 10 giorni: per i vaccinati con prima o seconda dose da meno di 14 giorni e per i non vaccinati.

Attenzione: Gli alunni e il personale che non si presentano alla convocazione del tampone di screening, per poter essere riammessi a scuola dovranno presentare il referto negativo di un tampone antigenico o molecolare.

Rientro a scuola alle elementari

Per poter tornare in classe, alla scuola primaria, ci vuole il referto di un tampone negativo, sia per i bimbi positivi che per chi è dovuto rimanere in quarantena. La disposizione di inizio quarantena dovrebbe riportare anche la data in cui eseguire il tampone di fine quarantena. Per tornare in classe non è più necessaria, né per i bimbi positivi, né per quelli in quarantena, presentare, rispettivamente, la disposizione di fine isolamento - che verrà comunque inviata - e quella di fine quarantena, che invece non verrà più inviata.

In Emilia-Romagna, dove è stato introdotto l’auto-testing (il tampone fai da te con caricamento successivo dell’esito sul portale della Regione) per gli asintomatici e con terza dose, non saranno, però, considerati validi i tamponi autosomministrati, a eccezione di quelli eseguiti dai vaccinati con dose booster e inviati tramite Fascicolo sanitario elettronico.

Scuole superiori e medie (secondarie di 1° e 2° grado)

Anche per questa categoria di studenti le regole sono abbastanza macchinose e vanno studiate con attenzione.

La Dad alle scuole medie e alle superiori

Abbiamo tre diverse casistiche:

  • Primo caso: se un alunno contrae il Covid, la classe deve esercitare l’autosorveglianza e ha l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2. Prosegue dunque l’attività didattica in presenza
  • Secondo caso: i contagiati sono almeno due. A questo punto, scatta la Dad di 10 giorni per: i non vaccinati, per chi non ha completato la dose di richiamo e per i vaccinati o guariti da 120 giorni. Per tutti gli altri (seconda dose effettuata entro 4 mesi oterza dose) è prevista la prosecuzione dell’attività in presenza con l’autosorveglianza e l’obbligo della mascherina Ffp2.
  • Terzo caso: i contagiati sono almeno tre. L’intera classe lavorerà con la Dad per 10 giorni.

Attenzione: Fino al 28 febbraio, gli studenti e alunni in autosorveglianza dopo il primo caso positivo, potranno sottoporsi a un tampone antigenico gratuito nelle farmacie o nelle strutture sanitarie, purché muniti di ricetta del medico di famiglia o del pediatra di libera scelta.

Rientro a scuola alle scuole medie e superiori

Per poter tornare in classe alla scuola secondaria, ci vuole il referto di un tampone negativo (con la convocazione Ausl eseguito al Drive o con la disposizione di quarantena anche in farmacia), sia per gli studenti positivi che per chi è dovuto rimanere in quarantena. La disposizione di inizio quarantena dovrebbe riportare anche la data in cui eseguire il tampone di fine quarantena. Per tornare in classe non è più necessaria, né per gli studenti positivi, né per quelli in quarantena, presentare, rispettivamente, la disposizione di fine isolamento - che verrà comunque inviata - e quella di fine quarantena, che invece non verrà più inviata.

In Emilia-Romagna, dove è stato introdotto l’auto-testing (il tampone fai da te con caricamento successivo dell’esito sul portale della Regione) per gli asintomatici e con terza dose, non saranno, però, considerati validi i tamponi autosomministrati a eccezione di quelli eseguiti dai vaccinati con dose booster e inviati tramite Fascicolo sanitario elettronico.

La proposta del sottosegretario alla salute,  Andrea Costa

Le regole per i casi Covid e le quarantene a scuola paiono essere in continuo aggiornamento. Dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa arriva, per esempio, la sollecitazione a liberare gli asintomatici dalla quarantena senza tamponi. “Se un alunno è in quarantena in Dad per 10 giorni ed è senza sintomi, è ragionevole farlo tornare a scuola senza tampone” sottolinea. Ora si attende di vedere se il Governo recepirà questo suggerimento.

Il ministro Bianchi: pochi studenti in dad, ma presidi e cgil contestano i dati

Intanto, dal ministero all’Istruzione arrivano dei dati che parlano di “più di 9 classi su 10 in presenza”. Il numero è stato diffuso dal ministro Patrizio Bianchi e smentisce la stima fatta dai presidi delle scuole che segnalano una classe su due in dad, con l'ultima ondata di Covid.

Contesta i dati del dicastero dell'Istruzione anche la Flc-Cgil Emilia-Romagna, regione di provenienza del ministro: “Bianchi – affonda la sigla - si limita a smentire i dati forniti dai sindacati che parlano di una scuola semi-paralizzata. Ma i numeri sui contagiati e sulle classi in Dad o Did sono un’amara verità e nessuno può confutarla.

I dati dell’Emilia Romagna riferiti al 16 gennaio registrano che, tra gli studenti, oltre 13.000 sono stati contagiati, quasi 400 tra il personale scolastico (in gran parte che non si riesce a sostituire) che si trasformano in oltre un migliaio di classi in Dad o Did. Questa è la verità”.

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