Depressione post partum: sintomi e cosa fare per uscirne

La psicologa: "Tristezza estrema, sbalzi d'umore repentini e attacchi di panico, se non riconosciuti possono sfociare nell'ideazione suicidaria o nell'infanticidio"

Pesaro, 3 novembre 2022 - Nel Pesarese ieri sera una giovane mamma ha tentato di togliersi la vita gettandosi dal terrazzo. Fortunatamente il marito è riuscito ad afferrarla evitando il peggio. Pare che la donna soffrisse di depressione post partum. Patologia troppo spesso sottovalutata o non riconosciuta. Cerchiamo di capirne qualcosa di più con la psicologa e psicoterapeuta pesarese Elena Eusebi. 

Depressione post partum, sintomi e quanto dura
Depressione post partum, sintomi e quanto dura

Dottoressa che cos'è la depressione post partum?

"Innanzi tutto la depressione post partum presenta sintomi molto simili a quelli della depressione" 

Quali?

"La tristezza estrema, sbalzi d'umore repentini, per cui si salta da momenti di contentezza ad angoscia profonda con crisi di pianto. Si riscontrano spesso anche forte irritabilità e insonnia o al contrario ipersonnia. Quindi in questo caso la mamma tende a manifestare stanchezza profonda nell'arco di tutta la giornata"

Quindi in questo caso in cosa si differenzia dalla depressione? "Beh c'è un disinteresse nei confronti del bambino. Ci si sente inadeguate come madri, sempre in ansia. Quest'ansia poi può crescere e sfociare in attacchi di panico fino all'ideazione suicidaria oppure, come spesso ci raccontano le cronache, all'infanticidio"

Quando si manifestano i sintomi? "In genere i sintomi si manifestano nei primi tre mesi del neonato, ma si può arrivare anche fino ai 6 mesi"

Come viene diagnosticata la depressione post partum? "Per poter diagnosticare la depressione post partum bisogna intanto distinguerla dal baby blues"

Baby blues? "Sì. E' una depressione leggera e transitoria che compare frequentemente in molte donne, nei primi giorni tre dopo il parto, fino massimo due settimane. La differenza è nell'intensità dei sintomi e nella durata. Una stanchezza legata anche agli sbalzi ormonali e alla fatica fisica dell'evento parto. Per diagnosticare la dpp devono manifestarsi 5 o più sintomi, tra quelli precedentemente elencati e per un periodo superiore alle due settimane"

C'è una fascia di età più colpita? "No, l'età non c'entra, si verifica in una donna su 10. Ma alcune donne sono più a rischio di altre. Per esempio quelle che hanno già una storia di vita con momenti depressivi pregressi. Stress importanti vissuti nell'ultimo peridodo di vita, liti col partner, abbandono del lavoro, problemi economici. Su tutti gli indicatori, è incisiva la solitudine e la mancanza di supporto, prima di tutto del partner e poi della rete sociale. Oppure tra le cause scatenanti più frequenti ci prò essere un aborto spontaneo precedente, un parto pretermine, un neonato con problemi"

Come prevenie la depressione post partum? "E' importante che la mamma abbia una buona rete sociale, per esempio aiuti per occuparsi della casa o anche solo per permetterle di farsi una doccia o semplicemente due chiacchiere. E' fondamentale accettare i cambiamenti fisici e psicologici che la nascita del bambino porta con sé. Centrale diventa allora potersi raccontare o sfogare liberamente, senza sentirsi giudicata o etichettata come una cattiva mamma".