Diabete, sintomi e le ultime notizie sulla ricerca

Contro questa malattia autoimmune sempre più diffusa, purtroppo ancora non esiste una cura definitiva

Cosa sappiamo sul diabete? A che punto è la ricerca? Esiste una cura? Rispondiamo a tutte le domande nel nostro articolo

Cosa sappiamo sul diabete? A che punto è la ricerca? Esiste una cura? Rispondiamo a tutte le domande nel nostro articolo

Pesaro, 4 maggio 2023 - L’attenzione sul diabete è sempre più alta. E meno male: contro questa malattia autoimmune sempre più diffusa, purtroppo ancora non esiste una cura definitiva, per cui si può solo continuare a fare ricerca e a sostenere i malati e le loro famiglie.

Sabato a Pesaro l’associazione Diabetici ha festeggiato i suoi 35 anni con una serie di iniziative diverse tra loro, con l’obiettivo di mantenere puntati i riflettori della sanità, delle istituzioni e dell’opinione pubblica su questa patologia, riflettori già alzati recentemente grazie all’assist di Massimo Ambrosini, ex calciatore che ha scoperto pochi mesi fa che il suo terzo figlio è affetto dal diabete di tipo 1.

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Cos’è il diabete di tipo 1

Il diabete di tipo 1 è una malattia metabolica di origine autoimmune. In sostanza, le cellule del pancreas che normalmente producono l’insulina (un ormone grazie al quale il nostro corpo utilizza gli zuccheri che introduciamo col cibo) non lo producono più, causando una cascata di problemi che hanno effetti molteplici sul nostro metabolismo. provocata dalla mancanza (o insufficienza grave) di insulina, un ormone prodotto dal pancreas. Si differenzia dal diabete di tipo 2 per l’età di insorgenza (giovane nel tipo 1, avanzata nel tipo 2) e perché il tipo 2 è determinato principalmente da fattori che dipendono da noi, come dieta e sedentarietà.

I meccanismi alla base del diabete di tipo 1

La patologia ha origine dalla lesione che il nostro stesso corpo provoca alle cellule del pancreas che dovrebbero produrre insulina. Una volta danneggiate, queste cellule non la secernono più. In sostanza, il nostro sistema immunitario va a colpire le nostre cellule pancreatiche rendendole inattive e rendendo impossibile il metabolismo del glucosio a causa dell’assenza di insulina.

Diabete di tipo 1: le cause

Le cause di insorgenza purtroppo sono ancora sconosciute. Gli scienziati ipotizzano da decenni che alla base ci sia una predisposizione genetica, eventualmente scatenata da un attivatore, nonché fattori ambientali. Fondamentali saranno gli studi che la ricerca futura compirà in tal senso.

Sintomi ed esordio

I sintomi del diabete mellito di tipo 1 sono diversi: i malati urinano molto spesso, hanno sete e gola secca, sono sempre affaticati e spossati e si nota una perdita di peso ingiustificata nonostante aumenti l’appetito.

Nonostante ciò, non di rado la diagnosi avviene tramite un esordio eclatante, che altro non è che una complicazione acuta che si manifesta: tipicamente una crisi chetoacida che porta a uno stato confusionale o il coma iperglicemico preceduto da convulsioni.

Diagnosi

Il diabete di tipo 1 è diagnosticabile tramite analisi della glicemia a digiuno e dopo un pasto, con la conferma data dai sintomi e altri parametri ottenibili con analisi del sangue specifiche. Una previsione di diagnosi può essere fatta (anche se la malattia vera e propria non c’è) ricercando nel sangue gli autoanticorpi legati al diabete mellito di tipo 1.

Complicazioni a lungo termine

Le complicazioni croniche più frequenti del diabete tipo 1 (non correttamente gestito o in età avanzata) sono legate alla circolazione: si va dalle malattie del macrocircolo come ictus e infarto a quelle del microcircolo come retinopatie, nefropatie e neuropatie.

Poi possono esserci un’insufficienza renale, il piede diabetico, la cataratta, infezioni urinarie.

Da menzionare poi lo stress psicologico legato allo stile di vita del diabetico. Le iniezioni e i controlli quotidiani, le visite periodiche, la strumentazione da portare con sé: tutto contribuisce a far sì che tra le complicanze di questa patologia figuri anche la depressione.

Diabete: la terapia con insulina

Se nel diabete di tipo 2 dieta e esercizio fisico possono rappresentare una cura, i diabetici di tipo 1 sono costretti a supplire alla mancanza di insulina propria con dell’insulina sintetica. Ve ne sono diversi tipi, da assumere a intervalli diversi nel corso della giornata, sempre prestando estrema attenzione a non eccedere per evitare ipoglicemia. È inoltre importante controllare gli zuccheri che si assumono col cibo in modo da ‘prevedere’ il fabbisogno successivo di insulina.

Frequenza

Il diabete di tipo 1 rappresenta il 5-10% di tutti i casi di diabete, che rimane dunque una malattia legata per lo più all’età e allo stile di vita. Le diagnosi, che riguardano prevalentemente bambini e persone sotto i 30 anni, aumentano circa del 3% ogni anno, con differenze anche notevoli tra Paese e Paese. In Europa per esempio, 8-17 casi ogni 100.000 per anno, mentre in Giappone e Cina, 1-3 casi ogni 100.000 per anno. In Italia i diabetici di tipo 1 sono attualmente circa 300.000.