Discoteche riapertura 2022, i gestori: "Basta proroghe, vogliamo una data certa"

La proroga di 10 giorni decisa dal governo esaspera il sindacato: "Dobbiamo programmare la sanificazione e la chiamata del personale"

Bologna, 31 gennaio 2022 -   L'ulteriore proroga della chiusura delle discoteche per 10 giorni decisa dal Consiglio dei ministri di oggi piace pochissimo al settore, tra i più prostrati da due anni di emergenza Covid. "Dobbiamo uscire dal tunnel, ora basta. Questa deve essere l'ultima proroga", si scalda il segretario del Silb, il sindacato delle imprese di intrattenimento, Maurizio Pasca. Dai gestori, ricordiamolo,era arrivata la richiesta di riaprire per San Valentino.

Pasca sottolinea: "Ricordo a tutti che noi avremmo dovuto riaprire oggi e invece dobbiamo rimanere chiusi per altri dieci giorni. Evidentemente il governo ha voluto essere ancora prudente e ci auguriamo che questa sia veramente l'ultima proroga" per "l'unico settore in Italia che è chiuso ininterrottamente da due anni, salvo la piccola parentesi estiva nel 2021".

Una discoteca aperta, foto generica (Ansa)
Una discoteca aperta, foto generica (Ansa)

Secondo Pasca la situazione è ormai insostenibile per le 3mila aziende e i circa 100mila lavoratori del settore. "A noi hanno dato 60-70 milioni di ristori, per cinema e teatri sono stati stanziati un miliardo e cento milioni a fondo perduto". Senza contare che, aggiunge Pasca, l'ultima chiusura delle discoteche è stata decisa il 23 dicembre e, "come abbiamo visto tutti quanti, i contagi hanno continuato a salire". Dunque "non sono le discoteche che diffondono il virus. Anzi: in questo periodo si è ballato dappertutto e dunque non è meglio far ballare le persone in luoghi sicuri e controllabili come sono le discoteche?". Il 10 febbraio non ci dovrà essere una nuova proroga. "Non ci devono essere più rinvii - conclude - ci auguriamo che questa mini proroga sia definitiva".

Silb Emilia Romagna: vogliamo una data certa

"Apprendiamo con grande soddisfazione che il governo stia per mettere fine ad uno dei provvedimenti più iniqui emanati nei confronti delle discoteche italiane, ma vediamo però il bicchiere mezzo vuoto, perché ci saremmo aspettati una data certa per la riapertura, convinti che con un pizzico di buona volontà si potrà ovviare in tempi brevissimi a questo provvedimento che non ci consente una programmazione del lavoro", dice Gianni Indino, presidente del Silb dell'Emilia-Romagna dopo le decisioni del governo. La proroga di dieci giorni lascia ancora spazio alla richiesta dei gestori di poter riaprire il giorno di San Valentino. "I nostri locali - prosegue - devono programmare la riapertura, fare la sanificazione del locale, la chiamata del personale, i contratti con deejay, ballerini, vocalist, ma anche parcheggiatori e camerieri. Mi auguro che nei prossimi giorni qualcuno pensi a dare degli indirizzi precisi e che metta in evidenza una data certa. Abbiamo bisogno di una data certa. Voglio anche ringraziare - conclude -tutte le forze politiche che si sono spese appoggiando le nostre istanze".   

Garavaglia e il 'Lodo San Valentino'

Sull'argomento discoteche, e sull'obbligo di mascherine all'aperto, da segnalare lo scambio di battute in Consiglio dei ministri tra il titolare del Turismo, Massimo Garavaglia, e il premier Mario Draghi. Secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti il premier stava illustrando lo schema che prevedeva una nuova proroga di 15 giorni quando è stato interrotto da Garavaglia che ha proposto il 'lodo San Valentino': "Presidente - avrebbe detto il ministro leghista - ma pensa che il giorno di San Valentino i fidanzati mantengano il distanziamento sociale?". Il premier, con un sorriso, avrebbe convenuto col ministro: "ha perfettamente ragione - avrebbe detto - allora facciamo la proroga di 10 giorni".