Nuovo Dpcm Emilia Romagna zona gialla. Le restrizioni per scuola, autobus, spostamenti

Il provvedimento è in vigore da venerdì 6 novembre. Coprifuoco dalle 22 alle 5, didattica a distanza per tutti gli studenti delle scuole superiori, centri commerciali serrati nel fine settimana, chiuse le sale scommessa e le slot machine in bar e tabacchi. Vietato anche accompagare qualcuno al pronto soccorso. “Fortemente raccomandato” evitare gli spostamenti. Donini: "Qui il sistema sanitario regge"

Le regioni comprese nella zona gialla assieme a Emilia Romagna e Marche

Le regioni comprese nella zona gialla assieme a Emilia Romagna e Marche

Bologna, 4 novembre 2020 – Lotta al coronavirus, ecco la tanto attesa suddivisione delle regioni per fasce di rischio contenute nel nuovo Dpcm e annunciante dal premier Giuseppe Conte. l'Emilia-Romagna rientra nella maxi-area gialla del Paese (ex verde, secondo la suddivisione circolata in un primo momento), vale a dire quella in cui sono in vigore le limitazioni più soft. Lo prevede l'ordinanza del ministero della Salute, che colloca le singole Regioni nelle varie fasce di rischio secondo il nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e valido da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre.

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Area gialla: criticità moderata. Guida

 

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Nell'area gialla con criticità moderata, con l'Emilia Romagna rientrano anche Marche, Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Provincia di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto..

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Bonaccini: "Non esistono 'zone verdi', bisogna frenare il contagio

L' Emilia- Romagna è 'zona gialla', in base alla classificazione del ministro della Salute. "Attenzione però: non esistono zone verdi, la priorità ovunque nel Paese è una sola: invertire la curva pandemica, frenare il contagio, perché la situazione è peggiorata nelle ultime settimane", scrive in serata su Facebook il presidente della Regione Stefano Bonaccini.

"Dobbiamo evitare - aggiunge - che nelle prossime settimane le strutture sanitarie e ospedaliere subiscano una pressione tale da mettere in discussione servizi e prestazioni ordinarie, per tutelare la salute di ogni persona. In Emilia- Romagna continueremo col fare migliaia di tamponi ogni giorno, fare screening epidemiologici fra i più estesi per continuare a trovare i positivi asintomatici, fare controlli e tracciamenti, continuare con l'attività delle Usca, le unità attive nel territorio per l'assistenza domiciliare. E servono - ricorda il governatore - anche comportamenti adeguati e responsabili, rispettando le regole di sicurezza. Anche perché si rimane in zona gialla se i dati non peggiorano, se il contagio non aumenta, altrimenti si entra quantomeno in zona arancione e, a quel punto automaticamente, entrerebbero in vigore misure più restrittive".

Nuovo Dpcm, zona gialla: le restrizioni in Emilia Romagna

Coprifuoco Divieto di spostamento dalle 22 alle 5: non si potrà uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute o urgenza. Servirà l'autocertificazione (scarica il Pdf). Resta "fortemente raccomandato" di evitare tutti gli spostamenti non necessari

Cultura Chiusi (dopo cinema e teatri) anche musei e mostre

Centri commerciali Nei giorni festivi e prefestivi centri commerciali chiusi (media e grande distribuzione) ad eccezione delle farmacie, generi alimentari, tabacchi ed edicole.

Negozi, bar e ristoranti I negozi, i ristoranti e i bar restano aperti fino alle 18. Naturalmente, restano in vigore tutte le norme di distanziamenti e sanificazione della mani necessarie. Il limite delle ore 18 non vale - ma limitatamente ai propri clienti - per l’attività di ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive. Resta consentita la ristorazione da asporto fino alle 22 e il delivery senza limiti di orario. Nessun limite orario anche nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e aeroporti. Restano garantiti anche i servizi bancari, finanziari e assicurativi, l’attività del settore agricolo e agroalimentare.

Scuola didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori (ora era al 75%). Resta salva la possibilità di attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per assicurare l’effettiva inclusione degli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali. Restano le lezioni in presenza nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, ma con uso obbligatorio della mascherina fatta eccezione per i bambini con meno di sei anni e le persone con patologie incompatibili. Saranno invece totalmente a distanza le attività formative e curriculari delle Università, ad eccezione di quelle del primo anno di studi e di laboratorio. Sospesi anche i viaggi di istruzione e le uscite didattiche. 

Autobus e altri mezzi di trasporto pubblici Sui mezzi pubblici tasso riempimento non oltre il 50%.

Concorsi E' sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni "a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica".

Rsa e pronto soccorso L’accesso di parenti e visitatori alle Residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani e persone con disabilità è limitato ai casi indicati dalla direzione sanitaria, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire forme di trasmissione dell’infezione. E’ anche previsto il divieto di permanenza nella sala di attesa dei Pronto soccorso per gli accompagnatori dei pazienti.

Sport Sono ammesse le attività di tipo riabilitativo e terapeutico fornite da piscine, centri benessere e termali, così come quelle rientranti nei livelli essenziali di assistenza. E’ consentito svolgere attività motoria e sportiva all’aperto o nelle aree attrezzate dei parchi pubblici, nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro e due metri rispettivamente. Restano consentiti gli eventi sportivi di interesse nazionale così come verranno definiti in un atto del Coni – sia per quanto riguarda gli sport individuali che di squadra - ma senza la presenza di pubblico. A porte chiuse anche le sessioni di allenamento degli atleti -professionisti e non- che partecipano a tali competizioni.

Scommesse Chiuse sale bingo e scommesse. Stop anche per slot machine anche nei bar e tabaccherie.

Fiere, feste e sagre Sono sospesi i convegni, i congressi ad eccezione di quelli che si svolgono a distanza. Stop anche sagre e fiere. Vietate anche le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose. Nelle abitazioni private è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi. L’accesso ai luoghi di culto è ammesso solo con misure organizzative tali da evitare assembramenti, così come per le funzioni religiose

Autocertificazione

E' confermato il ritorno dell'autocertificazione Covid (scarica il Pdf). Sarà necessaria anche per i Comuni  inseriti nelle zone gialle per chi vuole uscire dopo le 22, orario in cui da venerdì scatta il coprifuoco in tutta Italia.

Donini: "Il sistema sanitario sta tenendo"

“Stiamo conducendo una battaglia contro il virus che non ci deve vedere arretrare - afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – pur nella consapevolezza dei sacrifici anche pesanti che questo richiederà per tutti. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, il sistema sanitario sta tenendo, ma dobbiamo ridurre la curva del contagio per evitare che raggiunga livelli di pressione che inevitabilmente ricadrebbero sulle prestazioni ordinarie. Siamo la Regione che fa gli screening epidemiologici più estesi, col più alto numero di test sierologici, per individuare i positivi asintomatici e che arriva a fare in media 18-19mila tamponi al giorno. A giorni avremo a disposizione un milione di tamponi rapidi, che saliranno a quasi 3 milioni entro fine mese. Strumenti importanti, con in primo piano lo sforzo senza sosta di medici, infermieri, operatori sanitari che ancora una volta voglio ringraziare”.

“Tuttavia- conclude l’assessore - il rischio zero non esiste e, lo ripeto, la battaglia che abbiamo davanti, in attesa del vaccino, richiede ancora uno sforzo collettivo e comportamenti individuali improntati al massimo della responsabilità. A partire dal rispetto delle tre regole fondamentali – uso della mascherina, distanziamento, igiene delle mani – che rappresentano una barriera fondamentale di difesa contro il virus”.

Dpcm, il testo definitivo in Pdf

Il post della Regione