Decreto Natale: spostamenti e regole nell'Italia rossa. Conte "Scelta sofferta"

I giorni rossi, con le misure più restrittive saranno dieci: il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e l'1, 2, 3, 5 e 6 gennaio. Quattro i giorni arancioni: 28, 29, 30 dicembre e il 4 gennaio. Spostamenti, pranzo di Natale e visite ai parenti (o amici): le nuove misure. Il premier promette ristori immediati per 645 milioni AGGIORNAMENTO / Decreto Natale: gli spostamenti dei congiunti e fuori dai (piccoli) comuni

Decreto Natale: zona rossa e zona arancione per le feste di Natale

Decreto Natale: zona rossa e zona arancione per le feste di Natale

Bologna, 19 dicembre 2020 – Interamente rossa nei giorni festivi e prefestivi e tutta arancione in quelli feriali. E' un'Italia a due facce quella in cui vivremo durante le Feste, dal 24 dicembre al prossimo 6 gennaio, secondo il decreto legge approvato nel corso di un teso Consiglio dei Ministri (e poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale), annunciato nella serata di ieri in diretta (dalle 21,53, in ritardo di quasi due ore) dal premier Conte.

AGGIORNAMENTO / Decreto Natale: gli spostamenti dei congiunti e fuori dai (piccoli) comuni

"Con un decreto legge abbiamo cercato di trovare un punto di equilibrio tra l'emergenza sanitaria e le esigenze economiche e sociali". "Un equilibrio - ha precisato - tra la stretta e deroghe in considerazione dell'importanza sociale e ideale che le festività hanno per la comunità". Le misure annunciate da Conte erano state anticipate in parte nel pomeriggio di ieri. "E' una decisione sofferta, ma sarà sostenuta da immediate misure di ristoro".

Anche Emilia Romagna e Marche si preparano dunque alle nuove regole per le festività: quello che si apre sarà l'ultimo fine settimana 'giallo' del 2020. Molte città stanno comunque attrezzando misure da mettere in campo sabato per evitare assembramenti da shopping (video). Alcuni governatori hanno deciso una stretta ulteriore già per questo fine settimana: è il caso della nuova ordinanza voluta da Zaia in Veneto che stabilisce il divieto di spostamento tra comuni dopo le 14.

"Preoccupazione di una nuova impennata"

"Le misure della divisione a zone hanno funzionato e ci hanno consentito di evitare il lockodwn generalizzato. Tant'è che nei prossimi giorni tutte le regioni potrebbero rientrare nell'area gialla. La situazione però rimane difficile e in tutta Europa. E tra i nostri esperti c'è forte preoccupazione che nel periodo natalizio la curva dei contagi possa subire un'impennata", come recita "un verbale del Cts fatto pervenire al governo". Ha detto il premier in apertura di conferenza stampa. Un pensiero rivolto alle vittime, che "resteranno per molto tempo una ferita aperta". 

Il decreto Natale

Dopo giorni di braccio di ferro, ha quindi prevalso la linea rigorista. Salvo alcune deroghe, infatti, il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e l'1, 2, 3, 5 e 6 gennaio varranno sull'intero territorio nazionale le regole già sperimentate negli ultimi mesi per le zone rosse, mentre il 28, 29 e 30 dicembre, assieme al 4 gennaio, la vita sarà scandita dai regolamenti fin qui usati all'interno delle zone arancioni. 'Gialli' i giorni 21, 22 e 23 dicembre. 

"Nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 sull'intero territorio nazionale si applicano quindi le misure" del dpcm del 3 dicembre sulle zone rosse, "nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 si applicano le misure sulle zone arancioni", ha specificato Conte.

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Le visite ai parenti

Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 (quindi i giorni 24, 25, 26 e 27 e dal 31 al 3 compresi e 5 e 6 gennaio) lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22 (quindi è obbligatorio rispettare il coprifuoco) verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi. Per esempio chi fosse andato a pranzo a casa degli zii, non potrà andare la sera stessa a cena dai nonni. Le persone che si spostano non possono essere più di due, a meno che non portino con loro figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti conviventi (che non contano). Gli spostamenti, in queste date e per queste motivazioni, saranno consentiti all'interno della "medesima regione" e non solo tra Comuni."Abbiamo voluto consentire un minimo di socialità", ha detto Conte.

I comuni piccoli

Inoltre, nel decreto Natale è prevista una deroga per gli abitanti dei borghi più piccoli, nei giorni arancioni. Potranno uscire dal proprio comune, entro un raggio di 30 chilometri, coloro che risiedano in centri di meno di 5mila abitanti, senza però recarsi nei capoluoghi di provincia, anche se rientranti nel raggio. 

Emilia Romagna, i Comuni con meno di 5mila abitanti

Provincia di Bologna Gaggio Montano Mordano Castel Guelfo di B. Loiano San Benedetto Val di S. Grizzana Morandi Monghidoro Casalfiumanese Castel di Casio Borgo Tossignano Lizzano in Belvedere Fontanelice Castel d'Aiano Camugnano Castel del Rio Provincia di Ferrara Lagosanto Voghiera Goro Jolanda di Savoia Masi Torello Provincia di Forlì-Cesena Modigliana Santa Sofia Civitella di Romagna Roncofreddo Sarsina Sogliano al Rubicone Borghi Galeata Rocca San Casciano Verghereto Montiano Dovadola Tredozio Portico e San Benedetto Premilcuore Provincia di Modena .Zocca Bastiglia Guiglia Prignano sulla Secchia San Possidonio Montese Camposanto Fanano Lama Mocogno Sestola Pievepelago Montefiorino

Palagano Frassinoro Polinago Fiumalbo Montecreto Riolunato Provincia di Parma Soragna Neviano degli Arduini Bedonia Polesine Zibello Roccabianca Varano de' Melegari Albareto Bardi Tizzano Val Parma Calestano Berceto Corniglio Solignano Terenzo Varsi Compiano Palanzano Pellegrino Parmense Tornolo Monchio delle Corti Bore Valmozzola Provincia di Piacenza Caorso Alseno Ponte dell'Olio Cortemaggiore Gragnano Trebbiense Castell'Arquato Vigolzone Lugagnano Val d'Arda Bobbio Alta Val Tidone Sarmato Bettola Ziano Piacentino Calendasco Gropparello Pianello Val Tidone Travo Gazzola Vernasca Agazzano Villanova sull'Arda Ferriere Farini Besenzone Morfasso

Coli San Pietro in Cerro Piozzano Corte Brugnatella Ottone Cerignale Zerba

Provincia di Ravenna Solarolo Sant'Agata sul Santerno Casola Valsenio Bagnara di Romagna Provincia di Reggio Emilia Casina Toano Vezzano sul Crostolo Ventasso Rolo Carpineti Canossa Villa Minozzo Viano Baiso Vetto Provincia di Rimini Saludecio San Leo Pennabilli Montefiore Conca Sant'Agata Feltria Mondaino Gemmano Talamello Montegridolfo Maiolo Casteldelci

Marche, i Comuni con meno di 5mila abitanti

Provincia di Ancona Corinaldo Agugliano Polverigi Cupramontana Arcevia Santa Maria Nuova Sirolo Numana Serra de' Conti Cerreto d'Esi Castelplanio Monsano Ostra Vetere Monte Roberto Serra San Quirico Camerata Picena Staffolo Belvedere Ostrense Offagna San Marcello Rosora Montecarotto Morro d'Alba Genga Castelleone di Suasa Barbara Mergo San Paolo di Jesi Poggio San Marcello  

Provincia di Ascoli Piceno Offida Monsampolo del Tronto Ripatransone Acquaviva Picena Colli del Tronto Comunanza Castignano Acquasanta Terme Castorano Maltignano Montefiore dell'Aso Montalto delle Marche Venarotta Roccafluvione Appignano del Tronto Massignano Force Arquata del Tronto Carassai Cossignano Rotella Montemonaco

Montedinove Montegallo Palmiano  

Provincia di Fermo Altidona Amandola Grottazzolina Falerone Pedaso Monte San Pietrangeli Servigliano Petritoli Monterubbiano Rapagnano Torre San Patrizio Campofilone Ponzano di Fermo Montappone Magliano di Tenna Santa Vittoria in M. Lapedona Montefortino Francavilla d'Ete Massa Fermana Montottone Monte Giberto Ortezzano Montelparo Monte Vidon Corrado Monsampietro Morico Belmonte Piceno Moresco Monte Vidon Combatte Montefalcone Appennino Monteleone di Fermo Monte Rinaldo Smerillo  

Provincia di Macerata Mogliano Castelraimondo Appignano Montelupone Montefano San Ginesio Sarnano Urbisaglia Loro Piceno Apiro Esanatoglia Petriolo Belforte del Chienti Caldarola Pieve Torina Sant'Angelo in Pontano Fiuminata

Colmurano Serravalle di Chienti Pioraco Visso Penna San Giovanni Valfornace Serrapetrona Muccia Ripe San Ginesio Gualdo Monte San Martino Fiastra Gagliole Camporotondo di F. Cessapalombo Sefro Ussita Castelsantangelo SN Poggio San Vicino Bolognola Monte Cavallo  

Provincia di Pesaro-Urbino Gradara Sassocorvaro Auditore San Costanzo Acqualagna Sant'Angelo in Vado Mondavio San Lorenzo in Campo Monte Porzio Petriano Montecalvo in Foglia Montefelcino Cantiano Piandimeleto Mombaroccio Macerata Feltria Piobbico Apecchio Carpegna Lunano Sant'Ippolito Sassofeltrio Mercatello sul Metauro Frontone Monte Grimano Terme Montecopiolo Mercatino Conca Serra Sant'Abbondio Fratte Rosa Tavoleto Belforte all'Isauro Peglio Monte Cerignone Pietrarubbia Isola del Piano

Borgo Pace Frontino

Focus Qui l'elenco dei Comuni con meno di 5mila abitanti in Emilia Romagna e Marche

Transenne nel Quadrilatero di Bologna (Schicchi)

Zona rossa

Vige nei giorni rossi il divieto di uscire di casa se non in ragione di comprovate necessità da autocertificare (principalmente per salute, lavoro ed emergenze giustificabili) e stop a ogni spostamento, anche entro i confini comunali. Ma nei giorni di festa, come spiegato sopra (al capito 'Le visite ai parenti') sarà consentito uscire di casa per andare in visita nelle abitazioni di parenti e amici, pur se rispettando alcune regole precise. E' poi prevista la chiusura totale di bar e ristoranti e di tutti i negozi che non siano alimentari, farmacie, tabacchi, edicole e librerie. Consentito l'asporto fino alle 22 e il delivery. Aperte anche le parrucchierie e le chiese fino alle 22. 

Zona arancione

Nei giorni arancioni (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio): ci si potrà spostare solo entro il proprio Comune. Il coprifuoco totale scatterà alle 22 e, se bar e ristoranti dovranno comunque tenere abbassata la serranda, saranno aperti i negozi, fino alle 21 e con obbligo del rispetto delle misure di prevenzione e distanziamento, da affiancare alla sempre obbligatoria autocertificazione. I viaggi tra regioni e comuni, d'altra parte, saranno ugualmente vietati e l'attività sportiva potrà avere luogo all'aperto e all'interno del proprio comune. Deroghe agli spostamenti tra Comuni sotto i 5mila abitanti ed entro i 30 chilometri, ma non verso i capoluoghi di provincia

Ristori: 645 milioni

Nel decreto Natale sono previste "misure immediate di ristoro per circa 645 milioni per ristoranti e bar: riceveranno il 100 per 100" dei ristori", ha precisato il presidente del consiglio. E con il dl ristori di gennaio il Governo provveerà anche per altri operatori che "non riusciamo ora a ristorare, per evitare ingiuste differenziazioni di trattamenti", ha detto. 

Vaccino: "Speriamo lo facciano tutti"

Il Vaccino day è in programma per il 27 dicembre, insieme agli altri Paesi europei. "Non prevediamo l'obbligatorietà del vaccino - ha detto Conte -, è una scelta precisa, lo offriamo facoltativamente ma abbiamo già inziato a promuovere una campagna per spiegare che il vaccino è testato dalle istituzioni più qualificate in Europa. Sarà un vaccino sicuro, sarà offerto a tutti e speriamo tutti si predispongano a farlo".

Scuola: ritorno in presenza

Conte auspica un ritorno in presenza dal 7 gennaio. "La pandemia ci sta insegnando, tra le lezioni, che dobbiamo mantenerci sempre pronti a intervenire. Abbiamo programmato al momento un recupero della didattica in presenza al 7 gennaio. Nel corso del Cdm c'è stata una pausa durante la quale i ministri Azzolina, Boccia, e De Micheli mi hanno informato che i tavoli presso i prefetti stanno funzionando molto bene, con sinergia. Questo ci dà maggiore fiducia per la ripresa in presenza a gennaio". 

Decreto Natale: testo in pdf

Le regole in sintesi