Vaccini under 12, la pediatra: "Effetti futuri? Improbabili. Nessun timore per i bimbi"

La pediatra Bozzola: l’antidoto ai 12enni è sicuro, ma è una scelta politica. "I miei figli li immunizzo appena posso, i danni da Long Covid fanno più paura"

Vaccinazione ai bambini

Vaccinazione ai bambini

Perché immunizzare un bambino di 12 anni con vaccini dei quali ignoriamo gli effetti da qui a dieci anni?

"Questa è una domanda che mi viene rivolta spesso dalle altre mamme – risponde Elena Bozzola, segretario nazionale della Società italiana di pediatria –. Mi chiedono un consiglio nel mio duplice ruolo di madre e di medico".

Bollettino con i contagi del 25 luglio

E lei cosa dice?

"Consiglio la vaccinazione, prima di tutto per proteggere dal Covid-19 gli adolescenti, poi per la comunità, perché così spezziamo la catena dei contagi. Vero che i giovanissimi si ammalano meno rispetto agli adulti, tuttavia anche loro possono contrarre l’infezione e trasmetterla e possono talora anche sviluppare forme severe, come la MIS-C, la sindrome infiammatoria multisistemica".

Ma come possiamo escludere effetti indesiderati a distanza di anni derivanti dalla profilassi anti Covid?

"Non si tratta di un vaccino sperimentale. I nostri figli non sono cavie, quelle ci sono già state, gli studi sperimentali ci sono già stati: adolescenti della stessa età hanno completato studi di fase II e di fase III. Gli enti regolatori hanno approvato il vaccino Pfizer a mRna per questa fascia di età. Ci sono genitori preoccupati, ma parliamo dello stesso vaccino somministrato a milioni di individui adulti nel mondo".

Eppure c’è chi manifesta scetticismo.

"Si sono diffuse voci infondate sulle chat. Un falso rapporto sostiene che la proteina Spike sia uguale a un’altra molecola coinvolta nella crescita e nel fissaggio della placenta e che questo possa portare a infertilità. In realtà si tratta di proteine distinte. Donne vaccinate arruolate nello studio Pfizer hanno portato a termine la gravidanza senza conseguenze. Un articolo su Jama ha poi ribadito: nessun impatto sui parametri del liquido seminale. Semaforo verde negli Usa è venuto anche dai CDC".

E ragionando sui grandi numeri nell’infanzia?

"Al momento attuale, per come è concepito il vaccino, mancano motivi per far pensare a reazioni tardive. In parallelo le agenzie regolatorie, Ema e Aifa, continuano a vigilare. Sopra i 7 giorni dalla somministrazione abbiamo meno del 5 per cento dei casi di reazioni avverse. La certezza in ogni caso non la darà nessuno".

Si possono formulare congetture?

"Qui nessuno possiede la sfera di cristallo. Posso dire che la fascia sotto i 40 anni è più risparmiata dagli eventi avversi secondo il rapporto Aifa che evidenzia più sospetti eventi avversi segnalati intorno ai 48 anni. I bambini vengono protetti normalmente da tante malattie, vedi rosolia o morbillo. Anche quella leggenda sul presunto legame tra autismo e vaccinazioni morbillo-parotite-rosolia è stata smentita, si è rivelata falsa".

All’estero sotto i 17 anni c’è meno propensione a vaccinare.

"I minori fragili, ad esempio in Germania, vengono vaccinati eccome, sono scelte politiche. L’Italia ha preso una decisione che dal punto di vista scientifico, come Società italiana di pediatria, condividiamo".

Perché hanno stabilito la soglia dei 12 anni, c’entra qualcosa con la pubertà?

"Solo per questa fascia e non per i più piccoli sono stati conclusi gli studi sperimentali e si è avuta approvazione di Ema e Aifa, verificati i livelli di efficacia e sicurezza. In realtà sono in corso da tempo studi clinici anche nei bimbi piccoli, per estendere la vaccinazione anti-Covid in sicurezza dai sei mesi in su".

Lei cosa farà con i suoi figli?

"Sono piccoli ancora. Ma non appena ci sarà il vaccino anche per loro, li immunizzerò. Quello che deve preoccupare è l’effetto della pandemia, il danno che il long Covid può provocare all’organismo anche dopo anni. Io ho visto il dramma dei bambini ricoverati per malattia da Coronavirus. Proteggere i più piccoli è un gesto responsabile".