Elezioni Emilia Romagna 2020, l'appello dei vescovi. "L'Europa è casa nostra"

Tra i temi affrontati dalla Conferenza Episcopale anche la povertà e l'ambiente

Il cardinale Matteo Zuppi (FotoSchicchi)

Il cardinale Matteo Zuppi (FotoSchicchi)

Bologna, 13 gennaio 2020 – Non è un'indicazione di voto, ma un appello alla partecipazione e a un “discernimento sociale e a una scelta coerente”. Quando mancano due settimane alle elezioni regionali dell'Emilia Romagna, 'scendono in campo' i vescovi.

Sono diversi i punti messi in evidenza dalla Conferenza Episcopale regionale, guidata dal cardinale Matteo Zuppi. Il primo ha un titolo eloquente: “L'Europa è casa nostra”. “La cura dell’Europa – si legge nella nota - significa cura della nostra terra, delle possibilità di valorizzare un patrimonio umano, culturale, ambientale, religioso e lo studio e l’esperienza dei nostri giovani universitari e lavoratori: pensare di tutelare la Regione contro l’Europa è una tragica ingenuità e fonte di povertà”.

Poi, c'è “l'attenzione per i poveri”. “Ogni forma di corporativismo, di esclusione sociale e dalla partecipazione attiva, ogni discriminazione di uomini e donne, italiani o immigrati, persone e famiglie, indebolisce il cammino e lo sviluppo regionale”, affermano i vescovi, che quindi richiamano l'attenzione di candidati ed elettori anche sul tema “solidarietà, differenziazione e adeguatezza”.

Infine, si parla di beni culturali e ambientali, partendo dalle conseguenze del terremoto del 2012. “Le prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna – conclude la nota della Conferenza episcopale regionale - sono un’occasione importante perché la Democrazia nel nostro Paese, che si realizza nei cammini e nelle scelte anche regionali, non venga umiliata e disattesa e i principi costituzionali ritrovino nelle nostre terre forme rinnovate di espressione e persone, delle diverse appartenenze politiche, impegnate a salvaguardarli, sempre”.