Emilia Romagna, nuovo piano ferroviario: "Ecco la rivoluzione"

Sicurezza, transizione ecologica e ricucitura urbana per un programma da 325 milioni di euro. Soppressione dei passaggi a livello, elettrificazione delle linee e interramento delle linee a Bologna e Ferrara tra le novità più importanti

Nuovo piano ferroviario (Foto Dire)

Nuovo piano ferroviario (Foto Dire)

Bologna, 19 aprile 2021 - Prima il rinnovo della 'flotta' su binari e ora la 'rivoluzione' delle infrastrutture che come esposta da Andrea Corsini, assessore a Infrastrutture e Trasporti ruota attorno a tre assi portanti: sicurezza, transizione ecologica e ricucitura urbana. Vengono così esposte le linee guida del nuovo piano ferroviario regionale, in parte già intrapreso, che si svilupperà nei prossimi 4 anni: si parla di 325 milioni di euro investiti, di cui circa 119 milioni per il sistema controllo marcia treno e soppressione dei passaggi a livello, oltre 81 milioni per l'elettrificazione delle linee e quasi 125 milioni per interventi di ricucitura urbana per l'interramento delle linee nelle città di Bologna e Ferrara

Tra gli investimenti per la sicurezza troviamo il cantiere per la linea Budrio-Mezzolara nel bolognese e il ripristino della sicurezza della tratta Budrio-Mezzolara dopo l'alluvione dell’Idice di fine 2019, che termineranno a settembre 2021. Negli investimenti per la transizione ecologica, invece sono stati destinati oltre 81 milioni per l’elettrificazione delle linee: sono già in corso i lavori per il completamento dell'elettrificazione delle linee reggiane a partire dalla Reggio Emilia-Guastalla (5,6 milioni; termine cantiere nella primavera 2022), la Reggio Emilia-Sassuolo (5,9 milioni; termine estate 2022) e la Reggio Emilia-Ciano (11,6 milioni; termine dicembre 2021).

Apriranno invece entro quest'anno i lavori per l'elettrificazione della linea Guastalla-Suzzara (15,2 milioni; termine cantiere nel 2022). Mentre sono programmati nel 2023, con chiusura nel 2025, i lavori per l'elettrificazione delle linee del parmense: Suzzara-Poggio Rusco (23 milioni) e Parma-Guastalla (20 milioni). Per quanto riguardo l’ultimo asse, a Bologna è in fase di chiusura il progetto per il prolungamento, nella tratta urbana del capoluogo, dell'interramento della ferrovia Bologna-Portomaggiore con la chiusura del cantiere prevista a settembre 2024; le risorse previste per questo intervento sono pari a 59 milioni di euro. Mentre a Ferrara stanno iniziando i lavori, che dovrebbero poi concludersi nel 2023, per l’interramento nel tratto urbano della Ferrara-Ravenna e Ferrara-Codigoro.

"Garantire il diritto alla mobilità dei cittadini scegliendo la sostenibilità associata al trasporto pubblico - afferma Bonaccini - è uno dei punti centrali dell'azione regionale». Il presidente della Regione ha poi spiegato come questo nuovo piano gioverà su diversi piani: "Dopo la gara del ferro, che ha visto il completo rinnovo della flotta, avviato nel luglio 2019, con la sostituzione di 86 convogli di nuova generazione per un investimento di oltre 750 milioni di euro, interveniamo ora sull’infrastruttura della rete regionale ferroviaria con cantieri già aperti o pronti a partire. Cantieri che significano anche occupazione per agganciare con ogni mezzo la ripartenza dopo le chiusure imposte dalla pandemia". Infine, Andrea Corsini ha introdotto la possibilità di un treno ad idrogeno su una linea regionale. "Abbiamo la volontà di arrivarci, ma avremo informazioni più concrete solo nei prossimi mesi- ha dichiarato l’assessore a Infrastrutture e Trasporti- per ora si sta studiando la possibilità di introdurre queste modalità innovativa sulla linea Ferrara-Codigoro".