Emilia Romagna: zona arancione confermata. Rt a 1,1

Zona arancione scuro, c'è l'ordinanza: dal 27 febbraio al 14 marzo stretta nel Bolognese. Spostamenti, visite, seconde case, scuole, bar e ristoranti, negozi: cosa si può fare

La provincia di Bologna in zona arancione scuro

La provincia di Bologna in zona arancione scuro

Bologna, 26 febbraio 2021 - Oggi si sono decisi i colori delle regioni. L'Emilia Romagna, mentre l'Rt sale a 1,1, è stata confermata nella zona arancione. Intanto è stata firmata l'ordinanza della Regione sulla cosiddetta zona arancione scuro.

AGGIORNAMENTO Romagna in zona arancione scuro da martedì, scuole chiuse

Bologna e tutti i comuni della Città Metropolitana, da domani e fino al 14 marzo, infatti, saranno arancione scuro. Le scuole saranno chiuse dal 1° marzo, con lezioni in presenza solo per i bimbi di nidi e materne (fascia 0-6 anni). La decisione è stata presa dopo che l'Ausl di Bologna ha registrato il record di contagi da inizio pandemia: 672 nuovi casi in un giorno. Sono già da ieri in questa fascia rinforzata dieci comuni del Circondario imolese (tutti quelli dell’Ausl di Imola: Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio) e quelli confinanti in provincia di Ravenna, quindi Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme.

Bollettino Covid Italia ed Emilia Romagna: dati del 26 febbraio

Zona arancione scuro, l'ordinanza. Bonaccini: "Misura indispensabile"

Firmata l'ordinanza del presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini che, ieri sera, sulla sua pagina Facebook ha spiegato le motivazioni del provvedimento. “Nell'area bolognese – ha sottolineato - nelle ultime settimane i casi positivi stanno crescendo a un tasso quasi tre volte superiore alla media nazionale. Il virus viaggia soprattutto tra giovani e giovanissimi. Anche i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva crescono. Dunque, le nuove misure sono indispensabili, soprattutto di fronte a varianti del virus che comportano una diffusione più estesa e più veloce”.

Bonaccini ha lasciato intravedere una speranza per tutti quei genitori che continueranno ad andare a lavorare mentre le scuole saranno chiuse (tranne nidi e materne). “Ero a Roma per confrontarmi con il Governo sulle nuove misure che saranno adottate e per chiedere che vengano riconosciuti con urgenza i congedi parentali: non si possono lasciare le famiglie con figli piccoli senza risposte. Le risposte ricevute su questo punto sono positive, così come le misure di indennità che si stanno preparando con il prossimo Decreto ristori”. “Stiamo affrontando l'inizio della terza ondata: non possiamo mollare ora, nel momento in cui stiamo mettendo tutto il nostro impegno per accelerare la campagna vaccinale, indispensabile per battere questo terribile virus" ha concluso, chiedendo agli emiliano-romagnoli di tenere duro.

L'ordinanza in Pdf

Zona arancione rafforzata: le regole e cosa si può fare

Spostamenti, visite a parenti e amici

Come accade per le zone rosse, saranno ulteriormente ristretti gli spostamenti, sia all'interno del comune di residenza sia verso comuni limitrofi, escludendo le visite giornaliere di due persone a parenti e congiunti, fin qui possibili, e limitando le uscite dall'abitazione alle sole comprovate esigenze lavorative, alle situazioni di necessità (come acquisto di beni) o ai motivi di salute. Non si potrà uscire dal proprio comune, anche se di popolazione inferiore a 5.000 abitanti (come ora previsto e disciplinato per le zone rosse dall’articolo 2 del Decreto legge numero 15 del 23 febbraio scorso): resta la possibilità di recarsi in quelli limitrofi, ma solo per particolari necessità, come per esempio per l’acquisto di prodotti che nel proprio comune sono introvabili.

Seconde case

Vietato lo spostamento verso le seconde case, che restano possibili - anche se fuori regione - solo per chi vive in una zona gialla o arancione. Nella zona arancione rafforzata o nella zona rossa stop a questa possibilità anche se la seconda casa si trova in zona gialla o arancione standard. Ogni spostamento fuori da casa andrà autocertificato, mentre rimane sempre consentito rientrare al proprio domicilio o alla propria residenza, tenendo però presente il coprifuoco notturno in vigore dalle 22 alle 5. 

Scuole chiuse, Dad per tutti

In zona 'arancione rafforzata' potranno recarsi in classe solo i bambini iscritti ai servizi educativi e alle scuole dell'infanzia 0-3 anni, mentre tutti gli studenti delle scuole di ogni altro ordine e grado e le Università dovranno ricorrere alla Didattica a distanza. La didattica a distanza viene attivata per tutti gli alunni dai 3 anni in su, a meno che l'alunno non sia iscritto a un istituto che resta fuori dalla zona arancione scuro. In quest'ultimo caso, ad esempio per i bimbi imolesi che frequentano l'asilo a Bologna, sarà possibile uscire dal comune di residenza.

Il tampone di controllo

Nei territori interessati dall'ordinanza l'isolamento del caso confermato non potrà essere interrotto dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi, ma dovrà proseguire fino all’effettuazione di un test molecolare con risultato negativo.

Lavoro

I datori di lavoro pubblici sono tenuti a limitare la presenza del personale per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell'emergenza; il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile. 

Bar e ristoranti

Non sono previsti cambiamenti, rispetto alla 'zona arancione' tradizionale, in merito alle aperture e al funzionamento delle attività legate alla ristorazione. Bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti, quindi, potranno sollevare la serranda ospitando al loro interno i clienti solo per il tempo necessario al ritiro dei prodotti d'asporto. Dalle 5 alle 18 nei normali bar e, fino alle 22, solo per le attività diverse dai bar non provvisti di cucina e dai commercianti al dettaglio di bevande. La consegna di cibo a domicilio per i ristoranti, invece, è libera da limiti di orario, anche fuori comune, mentre possono restare aperti dopo le 18 gli esercizi che vendono cibi e bevande, attivi nelle aree di servizio e rifornimento carburante delle autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.

Negozi

Stesso discorso per gli esercizi commerciali non legati alla ristorazione, con i negozi che restano tutti aperti negli orari di lavoro canonici dei giorni feriali e i centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Nel fine settimana, dunque, serrande abbassate per le attività commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, con le significative eccezioni delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Restano consentite le attività economiche, comprese quelle di servizio alla persona, permesse nelle zone arancioni del Paese e restano aperti i mercati. A Bologna, il Comune ha prolungato il divieto agli esercizi di vicinato del settore alimentare e misto, del centro storico, di vendere bevande alcoliche dalle 18 alle 6 del giorno successivo.

Uffici pubblici

Resta consentito, previa prenotazione telefonica di un appuntamento nei canonici giorni di apertura all'utenza, l'espletamento delle pratiche amministrative che richiedono la presenza materiale del cittadino presso un ufficio o sportello pubblico.

Musei e cultura

Restano chiusi musei e accademie, anche durante i giorni feriali e pure i cinema, i teatri e i centri ricreativi, mentre resta possibile, come nella canonica 'zona arancione', sfruttare gli spazi di teatri e cinema per trasmettere spettacoli in streaming.

Matrimoni, funerali e manifestazioni

Nessuna significativa nuova limitazione, poi, neanche per lo svolgimento delle cerimonie religiose e dei funerali, ai quali si può partecipare nel rispetto delle norme sul distanziamento e sull'uso delle mascherine. Stesso discorso nel caso delle manifestazioni, possibili purché svolte in forma 'statica' e distanziata

Sport

Stop a tutti gli eventi e competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come sarà impossibile svolgere attività ginnica nei centri sportivi all’aperto. Resterà consentito, dunque, lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto, oltre allo svolgimento di attività motoria individuale in prossimità della propria abitazione, purché sia rispettata la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina.

Le regole della zona arancione

Di seguito in sintesi le regole in vigore nella zona arancione. Negozi: aperti. Bar e ristoranti: aperti fino alle 22 solo per asporto (dalle 18 vietato l'alcol) e consegna a domicilio. Parrucchieri e centri estetici: aperti. Visita agli amici: sì, una volta al giorno nel proprio Comune. Nella stessa auto due adulti e minori di 14 anni. Visita ai parenti: sì, una volta al giorno nel proprio Comune. Passeggiate e jogging: sì, nel proprio Comune. Chiuse palestre e piscine. Aperti icentri sportivi. Centri commerciali: aperti