Expo Dubai, il regista Salvatores racconta le Regioni italiane

Svelato il progetto che vedrà i nostri territori protagonisti alla prossima Esposizione Universale al via in ottobre. Il regista: "Lavorerò sui sorrisi, sui volti, mostrerò le mani della gente"

Il regista Gabriele Salvatores (FotoSchicchi archivio)

Il regista Gabriele Salvatores (FotoSchicchi archivio)

Bologna, 9 marzo 2021 - "Lavorerò sui sorrisi, sui volti, mostrerò le mani della gente oltre al saper fare delle regioni italiane anche con immagini in bianco nero, ispirandomi, fra le altre cose, ad un libro di Sebastiao Salgado". La Grande Bellezza italiana vista attraverso l'emozione dei territori sbarcherà all'Expo 2020 di Dubai, il grande evento previsto per ottobre (fino al 31 marzo successivo) anche grazie alla narrazione di Gabriele Salvatores, Premio Oscar, e ideale ambasciatore d'Italia per il cinema nel mondo.

"Sono onorato di essere stato scelto per questo compito - ha spiegato il regista in collegamento nell'incontro in streaming organizzato dalla Stampa Estera a Roma per presentare il Padiglione Italia - che non è semplice ma pieno di possibilità, emozioni e idee. Le Regioni che prendono parte all'evento mi forniranno suggerimenti per raccontare i loro territori, ma  come accade per un film, la luce e le emozioni di una giornata possono suggerire sul momento altri aspetti".

 La concezione generale del Padiglione Italia è pensata da Davide RampeIlo, il direttore artistico.

"Il mio compito sarà quello di filmare il lavoro e il saper fare delle persone nelle varie regioni e raccontarle attraverso paesaggi, monumenti, opere d'arte - spiega ancora Salvatores - l'Italia è un Paese diverso per regione, cambia anche spostandosi di poco. L'Italia è sempre stata un ponte soprattutto con il Mediterraneo e con il mondo arabo e mediorientale che ha nutrito la nostra cultura. Lavorerò su due impostazioni diverse a seconda delle due sale nel padiglione. In una ci sarà un grande schermo tecnologicamente molto avanzato dove racconterò il saper fare e nella seconda sala ci sarà una serie di schermi, un ottagono dedicato alla bellezza delle regioni, che illustrerò con strumenti di riprese avanzati, come droni e riprese a 360 gradi in modo che lo spettatore si senta al centro".

Paolo Glisenti, commissario per la partecipazione italiana all'evento, ha anche aperto speranze per l'economia: "Si creeranno grandi opportunità di investimenti verso l'Italia da parte di aree del mondo come Asia e Medioriente e proprio all'Expo le aziende italiane avranno modo di incontrare i grandi fondi mondiali. Contiamo di avere un ritorno almeno per i 5 anni successivi".

"Expo Dubai hanno già aderito Emilia Romagna, Marche, Lazio, Calabria, Basilicata, Puglia, Val d'Aosta, Sicilia e Veneto e ci sono accordi in via di definizione con Piemonte, Abruzzo, CampaniaFriuli Venezia Giulia", ha spiegato ancora Paolo Glisenti.

"I termini per partecipare non sono scaduti, altre regioni che vogliono aderire possono farlo". L'auspicio è che "tutte le regioni italiane partecipino, anche perché l'interesse è legato non solo ai filmati magistrali che realizzerà Salvatores, ma anche alle decine di eventi che organizzeremo e nei quali le regioni potranno essere protagoniste".

All'incontro dedicato alla Grande Bellezza italiana è intervenuto anche lo scrittore Sandro Veronesi, presidente della giuria che ha scelto il regista Gabriele Salvatores. "Il Padiglione Italia è un gioiello. Per come è stato concepito è degno di grandi elogi, mi ha incantato. Il contenitore è già di per se segnale preciso di quello che il nostro paese cercherà di essere durante l'Expo. Pensare che all'interno ci sarà la presenza costante di immagini realizzate da Salvatores mi sembra che prometta cose egregie per il nostro Paese".

E Davide Rampello in chiusura ha dato una buona notizia nella notizia: "Il padiglione Italia potrebbe rimanere nell'area del Golfo anche in futuro proprio per ampliare i rapporti con quell'area. A Dubai ce lo hanno già chiesto". E' un annuncio di speranza, una porta aperta per il turismo che verrà appena l'emergenza sanitaria sfumerà via e rimarrà un brutto ricordo.