Fase 2 Emilia Romagna, Bonaccini. "Se tutto va bene anticipo le riaperture"

Per bar, ristoranti, estetisti e parrucchieri. Il Governatore parla in tv anche dei centri estivi. E poi: "Già da mercoledì possiamo togliere qualche restrizione"

I ristoranti potrebbero riaprire in anticipo in Emilia Romagna (Fotoprint)

I ristoranti potrebbero riaprire in anticipo in Emilia Romagna (Fotoprint)

Bologna, 5 maggio 2020  - La Fase 2 è iniziata e l'Emilia Romagna potrebbe antici pare la riapertura di bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti (prevista ora per il primo giugno) se l'andamento dell'epidemia continua ad essere favorevole. A ribadirlo, al Tgr Rai, è il Governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che precisa: la riapertura "deve andare di pari passo con una curva epidemiologica che non torni ad essere preoccupante".

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Bonaccini parla anche della possibile l'apertura di centri estivi per i bambini a giugno in Emilia Romagna: "Stiamo lavorando per questo e l'impegno sarà massimo proprio per garantire servizi alle famiglie". "Stiamo discutendo - ha aggiunto - ormai è pronto un piano di intervento per cercare di capire come possiamo garantire da un lato sicurezza e dall'altro servizi che sono indispensabili nei prossimi mesi".

Sulla Fase 2, invece, afferma: "Non abbiamo avuto difficoltà nemmeno dove c'era qualche preoccupazione, cioé nella ripresa dei trasporti. Invitiamo comunque a rispettare le regole di distanziamento e l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. In generale - dice al Tgr Rai - mi sembra si sia ripartiti come ci auguravamo, cioé con grande tranquillità e compostezza. Dobbiamo proseguire così perché è evidente che si potranno riaprire le attività, oggi chiuse, in ragione di una curva epidemiologica che non torni a salire".

La giunta regione dell'Emilia Romagna "domani potrebbe togliere ed eliminare qualche restrizione", ha annunciato nel pomeriggio Bonaccini in diretta su Facebook alla luce dei dati odierni dell'epidemia in regione che ha visto 100 casi, record verso il basso, di nuovi contagiati da coronavirus. "I sacrifici che abbiamo chiesto sono serviti e servono", ha commentato il governatore, sottolineando come "il 75% delle imprese emiliano- romagnole sta lavorando ma non possiamo dire di aver vinto la partita".

Bonaccini ha quindi invitato la popolazione al rispetto delle norme di distanziamento "per permettere - ha detto - al restante 25% di riaprire". I 100 tamponi positivi si oggi confermano l'ipotesi che molte realtà "possano riaprire prima", ha aggiunto.   

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Sicurezza sui luoghi di lavoro, a breve il protocollo

Un protocollo regionale sulla sicurezza, che sia condiviso da tutti i componenti del Patto per il Lavoro. È l’obiettivo comune al centro dell’incontro, in videoconferenza, svoltosi ieri sera tra Bonaccini, l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Luigi Giove, Filippo Pieri Giuliano Zignani. "Un confronto sulla delicata fase di transizione dalla fase acuta dell’emergenza sanitaria a quella della ripartenza, con una priorità su tutte: il rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro", fa sapere la Regione in una nota.

Obiettivo dell’incontro, definito “positivo” dal presidente Bonaccini e dall’assessore Colla, è stato quello di strutturare in forma definita il protocollo regionale sulla sicurezza e verificare le condizioni per un testo condiviso da tutti i componenti del Patto per il Lavoro. In particolare, si è concordato di affidare ai tavoli provinciali per la sicurezza sul lavoro un ruolo più organizzato e definito, con il rafforzamento del coordinamento regionale.

“Molte delle proposte avanzate dalle organizzazioni sindacali sono accoglibili– hanno dichiarato Bonaccini e Colla-. Ora la Regione si confronterà anche con le altre organizzazioni sindacali e imprenditoriali per arrivare a un testo condiviso da sottoporre al Patto, che verrà convocato nei prossimi giorni. In quella occasione verrà avviata anche una prima discussione per impostare il nuovo Patto per il Lavoro”.

Scuole e banda ultra larga

Pronto il Piano per portarela banda ultra-larga in tutte le scuole dell’Emilia-Romagna e per distribuire voucher a cittadini e imprese per dotarsi di connettività e strumentazioni informatiche. La Regione ha ottenuto oggi l’assegnazione di 49 milioni di euro da parte del Comitato nazionale Banda Ultra-Larga (COBUL) del ministero dello Sviluppo economico.  

Di questi, nell’ambito dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, con 24 milioni di euro la Regione collegherà alla rete in fibra ottica di Lepida tutti i plessi scolastici che ancora non sono raggiunti dalla banda ultra-larga. Oggi, circa 1.200 scuole sono già collegate, oltre il 50% degli istituti presenti nel territorio regionale. Al termine di questo intervento, la cui progettazione è già iniziata, tutte le scuole dell’Emilia-Romagna avranno accesso gratuitamente alla rete pubblica in fibra ottica regionale.

Circa 25 milioni di euro saranno invece destinati dalla Regione ad erogare voucher a 45mila famiglie e a 9mila imprese della regione. Per le famiglie si sono previsti tagli da 200 euro per la connettività ad almeno 30 Mbps, da utilizzare con tutte le tecnologie, incluso il satellitare. Per le famiglie a basso reddito saranno previsti anche voucher da 500 euro, di cui 200 per la connettività e 300 per avere in comodato d’uso un tablet o un Pc. Per le imprese, i voucher saranno da 500 euro per la connettività ad almeno 30 Mbps, da utilizzare con tutte le tecnologie, incluso il satellitare, oppure da 2mila euro per la connettività fino a 1 Gbits in fibra. I voucher saranno distribuiti direttamente ai destinatari che potranno spenderli presso gli operatori autorizzati. Ancora da definire le priorità territoriali e le specifiche filiere produttive su cui intervenire per ottimizzare impatto dell’azione.